Storia, numeri e segreti del terzo ponte sul Bosforo

La maestosa opera domina la città di Istanbul unendo lo stretto dove corre il confine tra l’Europa e l’Asia

Con i suoi 16 milioni di abitanti, Istanbul è la città numero 15 al mondo per numero di abitanti. Ma ciò che la rende unica è l’essersi sviluppata nei secoli lungo le due sponde del confine fra Europa e Asia, tanto da qualificarsi come la più grande città europea e una delle prime dieci asiatiche. A Unire le due sponde c’è uno dei ponti più iconici al mondo, il terzo ponte sul Bosforo, intitolato a Yavuz Sultan Selim, il sultano dell’Impero Ottomano dal 1512 al 1520.

Tutti i numeri di un’opera maestosa

Il ponte di tipo ibrido, ovvero contemporaneamente sospeso e strallato, è stato costruito da Webuild tra il 2013 e il 2016, e ancora oggi mantiene vari record nel suo genere. Con le sue due torri, ciascuna alta 322 metri, una decina in più della Torre Eiffel, è uno dei più alti al mondo, mentre la larghezza di 58,4 metri, che comprende otto corsie autostradali e due binari ferroviari, oltre a un doppio attraversamento pedonale, lo classifica come uno dei ponti sospesi più larghi del mondo. Per avere un termine di paragone, il Golden Gate Bridge di San Francisco ha una larghezza di 28 metri, dunque appena la metà. Il terzo ponte sul Bosforo, inoltre, è lungo 2.164 metri, con una campata centrale di 1.408 metri, che equivale al ponte sospeso ferroviario più lungo al mondo.

Per questi numeri da record, il progetto ha richiesto la messa in opera di 176 cavi d’acciaio per sostenere le travi. Due anni di ingegneria e studi per definire il modello più adatto per realizzare il ponte che fa parte della autostrada della Marmara settentrionale (di 260 km) ed è stato progettato con una stima di traffico pari a 135.000 veicoli al giorno, capace di decongestionare il traffico di Istanbul e creare un corridoio per il transito commerciale con la Grecia.

Dopo aver realizzato le torri, l’impalcato ha preso vita mediante l’assemblaggio di 59 conci di acciaio lunghi 24 metri e pesanti circa 840 tonnellate ciascuno, arrivati con chiatte che hanno risalito lo Stretto. Complessivamente la realizzazione dell’opera ha previsto l’impiego di oltre 241.000 metri cubi di calcestruzzo e di 125.000 tonnellate di acciaio (fra strutture, armature lente e precompresse), oltre alla movimentazione di 897.000 metri cubi di terre.

Le velocità di transito previste sono 120 km/h per il traffico stradale, 160 km/h per i treni passeggeri e 80 km/h per quelli merci. Il ponte è percorribile anche a piedi grazie a due passerelle realizzate lungo i bordi esterni dell’impalcato, con una larghezza di 2,5 metri, per una passeggiata tanto sicura quanto mozzafiato, viste le altezze, il vento e l’immensa distesa d’acqua sovrastata da questo ponte delle meraviglie.

Il ponte è stato testato per una resistenza al vento fino a 300 chilometri l’ora, ma viene chiuso al traffico quando le correnti d’aria superano i 100 km/h perché, sebbene il viadotto tiene bene, i mezzi di trasporto po’ meno. Salvo, forse, l’iconica Batmobile che ha attraversato lo Yavuz Sultan Selim Bridge nel 2016 in occasione del lancio del film d’azione ‘Batman VS Superman, Dawn of Justice’.

Uno sguardo sul Mar Nero dal terzo ponte di Bosforo

L’infrastruttura domina l’accesso al Mar Nero, tra Garipçe a Sarıyer sul lato europeo e Poyrazköy a Beykoz sul lato asiatico, rimarcando l’importanza strategica del Bosforo (dal greco boos poros, letteralmente “guado dei buoi”). Questa striscia di mare ha una lunghezza di 30 km e una larghezza massima di 3,7 km all’ingresso nord e una minima di 750 metri tra le fortificazioni ottomane di Rumelihisarı e Anadoluhisarı. La sua profondità varia da 36,5 a 124 metri a metà del canale.

Percorrendo il ponte Yavuz Sultan Selim sul versante orientale, l’orizzonte si allarga a dismisura con il Mar Nero, al di là del quale oggi c’è la guerra in Ucraina, che si percepisce osservando l’intensificazione del transito navale militare al di sotto dell’impalcato. Sul versante opposto, l’altezza del ponte offre una panoramica dell’area attorno alla metropoli turca, con altri ponti e strutture prima di arrivare a Istanbul e al Mare di Marmara, che conduce il traffico marittimo prima attraverso l’Egeo, poi nel Mediterraneo.

Una volta oltrepassato il ponte Yavuz Sultan Selim, in direzione di Istanbul, il Bosforo è attraversato da altri due ponti, entrambi sospesi, il primo con una campata di 1.074 metri (3.523 piedi) costruito nel 1973 e dedicato ai Martiri del 15 Luglio; il secondo, il Fatih Sultan Mehmet Bridge, costruito nel 1988 anche questo da Webuild, lungo 1.090 metri e dedicato a Maometto il Conquistatore. Ai tre ponti si aggiungono due tunnel sotto il Bosforo, uno ferroviario aperto nel 2013 e uno stradale inaugurato nel 2016.