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Gli aeroporti del futuro: tecnologia, servizi e investimenti

Check in, controllo passaporti, un giro al duty free e un caffè veloce davanti alle vetrate del boarding gate guardando gli aerei in pista pronti al decollo. Anche così si genera ricchezza. C’è uno stretto rapporto di causa-effetto tra sistema aeroportuale e sviluppo economico: più si viaggia, più si cresce. Secondo uno studio della società PricewaterhouseCoopers, una crescita del 10% del traffico aereo determina un aumento del 5% degli investimenti esteri.

Airports Council International (l’ente che rappresenta i principali scali al mondo) ha calcolato che nel 2015 il traffico aereo globale ha raggiunto i 7,2 miliardi di passeggeri, +6,4% rispetto al 2014, mettendo a segno il tasso di crescita più elevato dal 2010. Una crescita che va di pari passo con quella dell’economia globale: non a caso l’Asia è la regione dove il traffico aereo è aumentato più che in altri continenti, con 2,5 miliardi di passeggeri e +8,6% rispetto al 2014.

Il futuro si chiama digital revolution

Secondo un Rapporto di Airports Council International, nel 2015 gli investimenti degli aeroporti in nuove tecnologie hanno superato i 9 miliardi di dollari e il 58% degli scali aumenterà ancora i budget per il 2017. Quasi sei aeroporti su dieci hanno investito in nuove strutture digitali per servizi come check in, trasporto bagagli, trasporto delle persone e assistenza in generale.

Con l’obiettivo di mettere il passeggero in condizione di svolgere più funzioni possibili con il suo cellulare, nei prossimi tre anni il numero degli scali che gestirà le operazioni con un cloud passerà dall’attuale 50% all’80%. A guidare la digital revolution saranno gli aeroporti cinesi, che già contano su un flusso di oltre 4 miliardi di voli sul suolo nazionale.

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Ricchezza e impatto economico

La ricchezza generata dagli aeroporti non si ferma solo alle nuove tecnologie, ma riguarda anche i settori economici più tradizionali. Il sistema aeroportuale europeo garantisce lavoro a più di 12 milioni di persone, genera reddito per oltre 350 miliardi di euro e assicura un valore aggiunto per almeno 670 miliardi. L’impatto di un aeroporto si misura con l’indotto sul territorio, ma anche con le attività indirette come agenzie di viaggi, compagnie petrolifere, catering, compagnie assicurative. Non solo. Gli aeroporti generano anche un impatto sullo sviluppo di commercio, turismo e investimenti.

Per capire nel complesso il loro peso sul territorio, la parola chiave è la capacità di accoglienza. In base a uno studio dell’Aspen Institute, il sistema aeroportuale e le sue infrastrutture rappresentano in media quasi il 4% del pil di ciascuno stato e sono un elemento cardine per la crescita. In generale il successo dipende dalla capacità dello scalo di accogliere e collegare il più alto numero possibile di viaggiatori e destinazioni. In sostanza, bisogna investire nelle strutture aeroportuali dirette e indirette compresi i sistemi stradali.

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I record del 2016

In termini di transito lo scalo più frequentato è quello di Atlanta negli Stati Uniti, con più di 100 milioni di viaggiatori all’anno, grazie soprattutto alla posizione strategica a due ore di volo dall’80% della popolazione americana. In termini di sistema aeroportuale (sommando tutti gli scali cittadini), Londra è il primo al mondo con sei aeroporti e 155 milioni di passeggeri, seguita da New York, che mantiene la seconda posizione con 123 milioni di passeggeri distribuiti su tre aeroporti. Infine, Tokyo occupa il terzo scalino del podio con 113 milioni di passeggeri.

Una delle strutture più all’avanguardia è l’aeroporto Chonqgi di Singapore: nell’ultimo anno ha registrato 55 milioni di utenti e a settembre 2016 ha vinto il premio World Routes per l’efficienza non solo nei servizi interni, ma anche in quelli esterni come i collegamenti con la città di Singapore. Chonqgi raggiunge più di 300 destinazioni in 70 paesi, è il sesto aeroporto al mondo per numero di passeggeri ed è tra i primi tre per traffico merci.

I piccoli non stanno a guardare

Se Chonqgi ha vinto il premio nella categoria “over 50 milioni di passeggeri”, anche gli scali più piccoli hanno capito il ruolo giocato dagli aeroporti ed investono nel settore: il premio “World Routes 2016” per gli aeroporti superiori a 20 milioni è andato allo scalo di Dublino, considerato il migliore in Europa per accessibilità e accoglienza. Nell’ultimo anno lo scalo irlandese ha superato i 27 milioni di passeggeri con una crescita di oltre il 15%, la più alta in Europa. Inoltre ha migliorato le strutture di accesso e ha aperto nuove rotte arrivando a 183 destinazioni in 40 paesi.