Fame di infrastrutture

Cresce la presenza degli investitori istituzionali nei progetti infrastrutturali

Gli investitori istituzionali hanno una gran voglia di scommettere sulle infrastrutture.
Banche, assicurazioni, fondi pensione, gestori di portafogli finanziari, fondi statali stanno guardando con interesse all’evoluzione del settore, attirati dalla sua profittabilità confermata negli ultimi anni, che li porta a destinare sempre di più le loro risorse verso le grandi opere.
A confermare tutto questo è la società di consulenza Preqin all’interno dell’“Investor Outlook: Alternative Assets H1 2017”, una ricerca condotta intervistando 140 investitori istituzionali di tutto il mondo per raccogliere commenti e analisi sul mercato delle infrastrutture.

I risultati confermano che le infrastrutture sono un buon affare per i grandi player: l’89% degli intervistati dichiara che gli investimenti fatti negli ultimi dodici mesi hanno rispettato o migliorato le aspettative iniziali. Parlando di cifre, Preqin calcola che nel 2015 gli introiti per gli investitori sono stati pari a 60 miliardi di dollari, praticamente il doppio rispetto ai 31 miliardi del 2014. Questo risultato dovrebbe dare una forte spinta alle prospettive di investimento per il 2017. L’88% degli intervistati prevede infatti per l’anno in corso di confermare o in alcuni casi aumentare il valore degli investimenti effettuati lo scorso anno.
Un segnale importante per il futuro e una conferma del ruolo crescente che questi soggetti ricoprono nello sviluppo delle infrastrutture su scala mondiale.

Investitori

Dal 2013 ad oggi la corsa alle infrastrutture si è fatta più serrata. Negli ultimi tre anni il numero di investitori istituzionali attivi sul mercato è aumentato del 116%. Preqin ne censisce almeno 2.900 attivi sui mercati internazionali, che stanno investendo o considerando di investire nelle grandi opere. Ma chi sono, tra gli investitori istituzionali, i soggetti che mostrano una capacità di investimento maggiore? A guidare la classifica sono i fondi pensione privati che, al gennaio del 2017, rappresentano il 17% del totale degli investitori attivi nel settore. Seguono i fondi pensione di matrice statale (15%), i private wealth management (12%), le fondazioni (10%), le compagnie assicurative (9%), fondazioni private con finalità filantropiche (8%), le banche o banche di investimento (7%), asset manager (7%) e altri (15%).
Il più importante investitore istituzionale nel settore infrastrutturale è l’Abu Dhabi Investment Authority, che attualmente alloca in progetti di sviluppo di grandi opere 23,8 miliardi di dollari.

In quali settori investono

L’interesse degli investitori istituzionali è molto diversificato, anche se alcuni settori appaiono più attrattivi rispetto ad altri e riescono così a cumulare una quota maggiore degli stanziamenti previsti. L’indagine Preqin indica le energie rinnovabili come il comparto che offre le migliori opportunità di business, seguito dalle energie tradizionali, dai trasporti e dalle utilities.

In quali mercati operano

Il principale mercato di riferimento per questi soggetti rimane il Nord America, non solo perché offre più opportunità ma anche perché la maggior parte degli investitori istituzionali ha sede negli Stati Uniti. Oltre al Nord America, dalle interviste sono indicati i mercati dell’Europa e dell’Asia. In coda, Australia, Nuova Zelanda e Isole del Pacifico, Medio Oriente e America Latina.