La sfida di Lake Mead

Portare l’acqua a Las Vegas dal lago artificiale più grande degli Stati Uniti

Las Vegas è una città incredibile, se non impossibile.

Incredibile nel senso che offre tanti luoghi inattesi dove i turisti possono intrattenersi nel gioco d’azzardo e nelle altre attrazioni che l’hanno resa famosa nel mondo.

Molti edifici lungo la via principale sono repliche di famosi palazzi e monumenti come la Torre Eiffel, le piramidi egizie o i grattacieli di Manhattan. Passeggiando per la città, ci si imbatte perfino in un canale veneziano con tanto di gondolieri.

Anche dal punto di vista architettonico, la città stessa è un luogo incredibile: uno spazio vibrante di vita urbana sorto nel mezzo del deserto.

E tutte le gesta e i progetti che nascono nella città raggiungono lo stesso livello di incredulità, specialmente quando sono collegati con la sopravvivenza stessa di Las Vegas.

Costretta ad affrontare oggi una siccità che minaccia i suoi approvvigionamenti di acqua, La Vegas si è dotata di un tunnel che attraversa il sottosuolo di un lago per fare in modo che residenti e turisti possano bere, cucinare e lavarsi per gli anni a venire.

Sono anni che Las Vegas e tutto il resto del Sud Est statunitense soffrono di siccità. Il fiume Colorado, che porta l’acqua alla regione e non solo, sta gradualmente riducendo la sua portata e come conseguenza il Lake Mead, il lago artificiale che garantisce la fornitura di quasi tutte le riserve di acqua per Las Vegas, si sta lentamente svuotando.

La città, da parte sua, ha già adottato diverse misure per non sprecare acqua, come incentivi che incoraggino i residenti a sostituire i prati erbosi con rocce e cactus in modo da ridurre la dispersione di acqua. Ma queste misure rischiano di non essere sufficienti, come ha confermato un rapporto realizzato nel giugno 2014 da Fitch Ratings.

«Mentre molte città del deserto sono abituate alla siccità e hanno pianificato già dal passato soluzioni per non rimanere a secco di acqua – spiega il Rapporto – un cambiamento climatico permanente potrebbe influenzare drammaticamente le previsioni di crescita a lungo termine».

E non è stato certo di aiuto per contrastare il problema nemmeno l’aumento della popolazione della città alla quale negli ultimi due anni si sono aggiunti quasi due milioni di nuovi abitanti.

Lo scavo del tunnel sotto Lake Mead, è stato realizzato dal Gruppo Salini Impregilo sotto al letto di uno dei più grandi laghi artificiali degli Stati Uniti, stabilendo così un record mondiale nel campo dell’ingegneria.

Per realizzare lo scavo di quattro chilometri, necessario per raggiungere il centro del bacino idrico, Il Gruppo ha infatti dovuto affrontare la complessità geologica del terreno. Tuttavia, una volta concluso il lavoro, il tunnel sotterraneo realizzato diventerà il principale fornitore di acqua per i residenti di Las Vegas, che vivono a circa 30 chilometri di distanza dal lago.

Tunnel idraulico di Lake Mead
Tunnel idraulico di Lake Mead

I rischi del progetto sono elevati, a cominciare dalla pressione dell’acqua che corre sopra la testa degli operai e può raggiungere i 15 bar, di gran lunga superiore rispetto alla media tradizionale che va dagli uno ai tre bar.

«È l’unico lavoro minerario al mondo fatto sotto una pressione del genere», spiega Jim Nickerson, il project manager dell’opera. «Tecnicamente è ed è stato uno degli progetti più ambiziosi di sempre».

Nel dicembre del 2014, la macchina foratrice ha completato i metri finali di perforazione rompendo il muro di cemento situato proprio al centro del lago, a cento metri di profondità dalla superficie esterna dell’acqua. «Questa opera – ha commentato l’amministratore delegato del Gruppo, Pietro Salini – è una nuova pietra miliare per Salini Impregilo».

Iniziato nel 2008, il progetto, che arriverà a costare oltre 300 milioni di euro, dovrebbe essere completato entro la fine dell’anno dal Vegas Tunnel Constructors, la joint venture costituita da Salini Impregilo con la società statunitense, S.A. Healy.
L’opera è composta da un condotto posto sulla riva del lago che arriva a 200 metri di profondità fino all’imboccatura del tunnel. L’acqua corre dall’invaso aperto al centro del lago, e passa attraverso una serie di tunnel prima di essere pompata in un impianto di trattamento. A quel punto è pronta per la città.
Soprannominato la “terza cannuccia”, il tunnel sarà la prima fonte di approvvigionamento idrico per La Vegas perché le altre due condotte, costruite negli anni passati, stanno diventando insufficienti dopo l’abbassamento del livello dell’acqua registrato a seguito della lunga siccità.

Lake Mead nasce dalla Hoover Dam, che blocca il corso del fiume Colorado. Drenare acqua dal fondo del lago contribuirà anche a risparmiare denaro perché la stessa acqua è molto più pura rispetto a quella raccolta in superficie. E la sua pulizia significa naturalmente un risparmio di tempo e di risorse necessari per il suo trattamento.