Cina, un nuovo maxi collegamento sul fiume Pearl

Sarà inaugurato nel 2024 lo Schenzhen-Zhongshan Bridge, il collegamento di 50 chilometri tra le due città della Greater Bay Area

I numeri sono da record e il termine dei lavori già annunciato. Il futuro sembra scritto per lo Schenzhen-Zhongshan Bridge, destinato a diventare nel 2024 – anno previsto per la sua inaugurazione – il più lungo e più largo collegamento autostradale al mondo.

L’opera (per la quale è previsto un investimento di 6,69 miliardi di dollari) rappresenta uno dei progetti infrastrutturali più importanti tra quelli in corso in Cina e avrà un impatto significativo sui trasporti del paese anche perché si trova all’interno della Greater Bay Area, la ricca regione cinese della quale fanno parte anche Hong Kong e Macao.

Il solo tunnel sottomarino raggiungerà una lunghezza di 6,8 chilometri, avrà una durata di servizio di 100 anni, mentre la velocità massima prevista al suo interno sarà di 100 chilometri orari.

Ma il tunnel è solo una parte di un’opera ben più grandiosa, un collegamento autostradale che collega da est e ovest le città del Pearl River Delta attraverso un percorso lungo 24 chilometri.

Secondo la stampa cinese, una volta in funzione l’opera garantirà una riduzione dei tempi di percorrenza tra Zhongshan e Shenzhen da due ore a 30 minuti.

Il gigante d’acciaio

Sono sufficienti i numeri per capire la grandezza di questa infrastruttura. Secondo il quotidiano China Daily per realizzare la struttura di questo link autostradale a 8 corsie e largo 46 metri ci vorranno 320.000 tonnellate di acciaio. Oltre al tunnel, il collegamento è costituito anche da 19 ponti, di cui il più lungo raggiunge i 10 chilometri con una campata di 1.666 metri, e da una serie di raccordi che portano la lunghezza finale del collegamento a circa 50 chilometri.

Nell’insieme si tratta di un’infrastruttura complessa dove tunnel e ponte poggiano le loro fondamentale sul fondale marino, ma anche su isole artificiali che sono state realizzate ad hoc.

Shenzhen Bay Bridge

Un progetto di lungo termine

LL’idea di realizzare un collegamento sul fiume Pearl che avvicinasse alcune delle aree urbane più produttive e ricche della Cina risale al 2002, quando il governo del Guangdong ha iniziato a verificare la possibilità di costruire un primo ponte tra Shenzhen e Zhuhai. Lo studio di fattibilità del nuovo ponte, quello tra Shenzhen e Zhongshan risale invece al 2008, mentre nel 2015 la National Development and Reform Commission ha approvato ufficialmente la costruzione dell’opera. Tra il 2016 e il 2018 è stata avviata la realizzazione delle isole artificiali, ma adesso il cantiere è in piena attività e come prevedono anche le autorità locali entro il 2024 il ponte sarà inaugurato. Un altro appuntamento decisivo per lo sviluppo di uno dei conglomerati urbani più popolosi e ricchi del mondo.

Un acceleratore di sviluppo per la regione

Il nuovo ponte avrà un impatto significativo sullo sviluppo della regione.

Secondo il China Daily, infatti, il raccordo alimenterà gli scambi tra la terraferma e le due regioni speciali di Hong Kong e Macao, rafforzandone così il potere economico. In particolare l’impatto dell’opera sarà raddoppiato perché il suo contributo si aggiunge a quello dell’Hong Kong-Zhuhai-Macao Bridge, l’altro ponte già aperto che collega le due città e sul quale viaggiano ogni giorno 29.100 veicoli e 126.000 persone.

Ma il nuovo collegamento non contribuirà solo a decongestionare il già affollatissimo Hong Kong-Zhuhai-Macao Bridge, ma collegherà tra loro le sponde più lontane dell’estuario del fiume Pearl.

Le sue corsie saranno così al servizio della Greater Bay Area, dove 11 grandi città stanno sviluppando reti di trasporto per accrescere gli scambi. In una regione di 56mila chilometri quadrati dove vivono 70 milioni di persone e che produce il 12% del Pil cinese, gli investimenti nelle infrastrutture di mobilità sono considerati fondamentali. Treni veloci, autostrade, linee metropolitane sono in via di costruzione con un obiettivo chiaro e dichiarato dal governo cinese all’interno dell’Outline Development Plan (il piano di sviluppo presentato al 19° Congresso del Partito Comunista della Cina): creare una rete infrastrutturale che permetta di raggiungere qualunque centro urbano della regione in meno di un’ora.