Le infrastrutture che cambiano il mondo

I quattro grandi progetti che stanno scrivendo nuovi record mondiali nelle grandi opere

Il mondo delle infrastrutture pubbliche pigia il piede sull’acceleratore e lo fa con quattro campioni internazionali che raccontano l’eccellenza raggiunta nel settore e interpretano il desiderio di spingersi verso opere sempre più complesse e capaci di riscrivere modelli di vita, relazioni commerciali, sistemi economici, non di un Paese ma di interi continenti.

La linea ferroviaria ad alta velocità della California, il Nuovo Canale di Panama, il corridoio economico Cina-Pakistan e la metropolitana di Riyadh: sono questi, per grandiosità, complessità tecnica e impatto economico generato, i quattro mega-progetti attualmente in corso nel mondo.

I quattro grandi confermano la vitalità del mercato che vive nel 2016 – come certificato da Kpmg nell’ultimo “Global Infrastructure Perspective” – «un importante momento di crescita».

Maggior afflusso di capitali internazionali nel comparto, nuovi bisogni da soddisfare, allineamento delle posizioni dei governi con le esigenze dei cittadini, sono alcune delle ragioni che sottendono al buon andamento del settore.

Una tendenza che non nasce oggi, ma ha messo solide basi già nel 2015. Secondo il “2016 Preqin Global Infrastructure Report” pubblicato poche settimane fa e realizzato dalla società Preqin, gli investimenti nel settore infrastrutturale hanno confermato o addirittura superato le aspettative di ritorno economico per il 76% degli investitori internazionali.

Tutto questo trova sostanza nei nuovi cantieri aperti e nelle opere avviate da più tempo ed esprime il suo massimo valore nei quattro più grandi progetti in corso di realizzazione.

Alta velocità in California

Quello della California High-Speed Rail è un progetto visionario sia per l’impegno economico, che lo rende il più costoso al mondo, sia per la capacità di rivoluzionare il sistema dei trasporti dello stato americano.

Si tratta infatti di un sistema ferroviario ad alta velocità che permetterà di raggiungere San Francisco da Los Angeles in meno di tre ore. Per farlo i treni copriranno la distanza di 837 km che divide le due città ad una velocità massima di 354 km/h.

I lavori per la realizzazione della linea ferroviaria sono iniziati nel 2015 dopo circa 20 anni di progetti e dibattiti e – secondo le previsioni – vedranno la fine solo nel 2029. Questo sia per la morfologia della regione sia per le caratteristiche tecniche del progetto, così evoluto che arriverà a costare 68 miliardi di dollari, un valore che lo rende il progetto pubblico più costoso nella storia degli Stati Uniti.

Amtrak California
Amtrak California

A realizzare la linea ferroviaria più innovativa degli Stati Uniti sono imprese private, alle quali è stato aggiudicato l’appalto dopo una gara pubblica.

Ma il progetto completo non si ferma qui e prevede il prolungamento dell’alta velocità per altre 1.287 km, raggiungendo Sacramento a Nord e San Diego a Sud. Un’evoluzione che tuttavia rimane ancora solo nelle carte dei progetti.

Panama: l’autostrada tra gli oceani

Dopo sette anni di duro lavoro il Nuovo Canale di Panama è vicino alla sua inaugurazione. Come impatto economico, fascino e storia è forse questa l’opera ingegneristica attualmente più significativa al mondo.

Il Nuovo Canale, realizzato dal Consorzio Grupo Unidos por el Canal (Gupc) di cui è parte Salini Impregilo, permetterà infatti il transito delle grandi navi Post-Panamax (366 metri di lunghezza e una portata di 14mila container), dando un forte impulso al commercio mondiale.

Ogni anno transitano nelle acque dell’istmo merci che valgono 270 miliardi di dollari, ma già dal 2016 il loro valore potrebbe arrivare a triplicarsi. Non solo: il passaggio delle grandi navi porta con sé una rivoluzione nel commercio marittimo che passa prima di tutto per l’espansione dei porti, capaci di “ospitare” i giganti del mare. A questo proposito Miami, New York, Norfolk in Virginia e altre città degli Stati Uniti si stanno già organizzando con investimenti ingenti e piani di sviluppo serrati. E lo stesso stanno facendo in Europa scali marittimi come quello di Liverpool. L’obiettivo è intercettare il nuovo flusso lungo le 144 rotte percorse dalle 12mila navi che già oggi transitano nel Canale di Panama.

Panama
Panama

Per realizzare un’opera tanto imponente a livello costruttivo (250mila tonnellate di acciaio di armatura, 4,7 milioni di metri cubi di calcestruzzo, 52 milioni di metri cubi di scavi) è stato necessario il ricorso alle tecniche ingegneristiche più evolute, oltre all’apporto di una manodopera massiccia, che ha coinvolto in un solo progetto fino a 20mila persone.

Il tutto con un enorme ritorno economico diretto per la Autoridad del Canal de Panama (l’ente pubblico panamense che da sempre gestisce il Canale). Se il Canale attuale genera incassi medi annuali pari a 2,5 miliardi di dollari, la Acp ha calcolato che il Nuovo Canale, in termini di indotto e incassi diretti, farà crescere questa cifra fino a 5 miliardi.

Un corridoio tra Cina e Pakistan

Integrare i trasporti con la produzione di energia, e insieme realizzare un corridoio per le persone e le merci che unisca alcuni dei mercati più vitali al mondo, dal Sud dell’Asia al Medio Oriente fino all’Africa.

È questa la filosofia che ha ispirato la progettazione del “corridoio economico Cina-Pakistan”, un’autostrada intermodale nel vero senso del termine, perché mette insieme la costruzione di strade, ferrovie, linee energetiche capaci di mettere in collegamento Kashgar nell’Ovest della Cina con Gwadar, una città portuale in Pakistan.

Il cuore del progetto è la realizzazione dell’autostrada Karakoram, iniziata proprio quest’anno, e insieme ad essa di altri dieci progetti infrastrutturali. Il piano di collegamento tra Cina e Pakistan è così strategico che le autorità cinesi hanno annunciato di aver raccolto 46 miliardi di dollari di investimenti esteri destinati alla sua realizzazione.

Autostrade, quindi, linee ferroviarie, ma anche un corridoio energetico che collegherà due Paesi. E infatti, insieme alla rete di transito, è prevista entro il 2017 la realizzazione di centrali idroelettriche, solari, eoliche e a carbone in grado di produrre 10.400 megawatts di energia.

Autostrada Karakoram, Cina

Riyadh in metropolitana

Iniziata nel 2013 e da concludere – secondo le previsioni – entro il 2018, la metropolitana di Riyadh è il più grande sistema di linee metropolitane mai costruito in una volta sola. Il progetto prevede la realizzazione praticamente contemporanea di sei linee che si intrecciano lungo un percorso di 176 chilometri, al quale si aggiungono i 1.150 km coperti da un sistema di autobus. Un’opera colossale, con un valore complessivo di 22,5 miliardi di dollari che comprende la costruzione di 85 stazioni, 11 ponti, 26 km di tunnel. Alla sua realizzazione sono state chiamate a partecipare alcune delle principali imprese internazionali attive nel settore delle grandi opere. Tra queste la tedesca Siemens, la francese Alstom, la canadese Bombardier e l’italiana Salini Impregilo. Salini Impregilo, come parte del consorzio ArRiyadh New Mobility, è impegnata oggi nella costruzione della linea 3 della metropolitana (la più lunga delle sei linee che si estende per 41,2 chilometri), divisa in 22 stazioni e con un costo di 5,94 miliardi di dollari.

L’opera, per la cui realizzazione sono impegnate fino a 50.000 persone, è anche un esempio di bellezza e stile architettonico. I progetti di molte stazioni sono infatti stati disegnati da architetti di fama internazionale come Zaha Hadid e lo studio Snøhetta.

Il valore unico al mondo dell’opera è dato dalla sua capacità di rispondere, in pochi anni, alla rivoluzione demografica che sta vivendo Riyadh e di conseguenza alla crescente domanda di trasporto pubblico. Da qui al 2030 la città vedrà crescere la sua popolazione da 5,7 a 8,2 milioni di abitanti. E una volta raggiunta la sua piena capacità, la Metro di Riyadh sarà in grado di mettere in movimento 3 milioni di persone al giorno.