Beyond

110 ANNI DI INFRASTRUTTURA GLOBALE

Salini Impregilo celebra lo sviluppo delle grandi opere nel mondo dai primi anni del Novecento fino ad oggi. Opere complesse che hanno avvicinato le persone, creato energia, portato acqua dove non c’era, alimentato gli scambi commerciali.
Il loro impatto sul benessere dei popoli rivive nei 110 anni della storia del Gruppo, che vengono festeggiati con l’inaugurazione presso la Triennale di Milano della Mostra “Beyond: Delivering the future for the past 110 years”, con un evento dedicato al tema “Presente e futuro delle infrastrutture”, con la presentazione di un libro edito da Rizzoli e di un francobollo celebrativo e con la proiezione di un video realizzato da Giovanni Minoli.

Nella mostra lo spettatore percorre un viaggio sorprendente nel mondo delle grandi infrastrutture complesse, attraverso un’esperienza immersiva che coinvolge tutti i sensi, con visioni spettacolari dall’interno di un universo spesso poco conosciuto.
Nelle sale scorre la storia di Salini Impregilo, un Gruppo presente oggi in 50 Paesi con 35mila dipendenti di 100 nazionalità, leader mondiale nel settore dell’acqua e uno dei player principali nel panorama delle grandi opere a livello globale.

Nato nel 1906 su iniziativa di alcune famiglie di imprenditori italiani, Salini Impregilo è cresciuto anno dopo anno realizzando progetti che hanno trasformato la vita di milioni di persone in Italia e nel mondo, che diventano testimoni del progresso dell’ingegneria e della tecnica nell’ultimo secolo.
Dighe, impianti idroelettrici, autostrade, strade, ponti, metropolitane, ferrovie, aeroporti, canali, edilizia civile e industriale sono l’espressione di un impegno lungo oltre cento anni.
La loro storia è la storia del progresso che viene raccontata all’interno della Mostra “Beyond”, attraverso un percorso nello spazio e nel tempo che dimostra come, grazie al contributo delle grandi infrastrutture, l’uomo è stato capace di andare Oltre i propri limiti.

La mostra

Una mostra interattiva, un viaggio nella storia delle grandi opere attraverso la lente di un’impresa industriale che ha iniziato il suo percorso di crescita 110 anni fa in Italia, prima di esportare il suo know how in tutto il mondo.
Beyond”, la mostra che dal 27 settembre è esposta presso la Triennale di Milano, vuole accompagnare il visitatore nel mondo delle infrastrutture complesse, mostrandone la bellezza e la funzionalità, lungo un viaggio che lo porta attraverso canali che uniscono gli oceani, come il Canale di Panama; dighe ed impianti idroelettrici che producono energia pulita in alternativa alle megacentrali nucleari, come le dighe in Cina, Etiopia, Argentina e Colombia; strade e ponti che hanno costituito la colonna dorsale di paesi immensi come gli Stati Uniti; metropolitane e ferrovie che connettono in modo sostenibile città e spostano persone e merci, come la metro di Parigi, quelle di New York e di Riyadh; edifici iconici, che replicano la bellezza della natura andando oltre l’immaginazione, come il Centro Culturale di Stavros Niarchos ad Atene, l’Auditorium a Roma o la grande Moschea di Abu Dhabi.
Un viaggio che si sviluppa in 8 sale, ognuna delle quali racconta la sfida di intere popolazioni verso il futuro.

Panama: the journey between the oceans
Le prime due sale sono dedicate a una delle opere ingegneristiche più complesse al mondo: il nuovo Canale di Panama. La mostra inizia con un viaggio virtuale dentro il Canale, a bordo di una delle meganavi che lo attraversano, per ripercorrere le fasi di costruzione che ne hanno segnato la nascita e la realizzazione.
Un percorso emozionale, che si conclude con un video e un plastico che riproducono il funzionamento tecnico delle chiuse, mostrando come l’ingegno italiano permette un risparmio del 60% di acqua dolce nel passaggio delle navi.

Water is life
La terza sala conduce il visitatore tra le le opere più significative mai realizzate nel mondo per imbrigliare l’acqua e produrre energia pulita, alimentare le produzioni agricole, dissetare le popolazioni di intere città come Addis Abeba. Un viaggio lungo i confine del mondo, che va dall’Etiopia fino alla città statunitense di Las Vegas e mostra i segreti delle dighe, opere che – fin dal 3.000 a.C. – hanno permesso all’uomo di andare oltre la natura, sfruttandone la potenza a suo vantaggio.

The road to growth
Dalla Via della Seta che per ottomila chilometri univa l’Impero Cinese a quello Romano, fino alla corsa all’Ovest che ha alimentato per anni il sogno americano, le strade sono strumenti per avvicinare i popoli, favorire il commercio, superare le diversità. La quarta sala della Mostra è dedicata alle strade e ai ponti percorrendo idealmente quelle vie che hanno creato collegamenti in tutto il mondo.

Leading a sustainable future
All’interno di questa sala il visitatore è guidato dentro un tunnel insieme ad un treno ad alta velocità o ad una TBM (la cosiddetta “Talpa”) vivendo un’esperienza immersiva totale, che lo conduce in un viaggio sorprendente, sbalzandolo in pochi minuti tra le città di Roma, Copenhagen, Doha, Riad e facendolo viaggiare sui binari della ferrovia ad alta velocità in Italia, del San Gottardo in Svizzera, dell’antico viadotto di Recco o della mitica transiraniana.

Building beauty
La sesta sala è dedicata agli edifici ispirati alla bellezza della natura, progettati e costruiti per emozionare e per essere allo stesso tempo utili.
Un viaggio all’interno di un’intera area dedicata all’opera simbolo della perfetta fusione tra la visione avveniristica di un grande architetto come Renzo Piano e la capacità ingegneristica: il Centro Culturale Stavros Niarchos di Atene.

110 years of future
In questa sala il viaggio diventa un momento di immersione nella storia delle grandi opere del Gruppo in tutto il mondo, attraverso i video firmati da autori famosi come Ermanno Olmi, insieme ad un video documentario, che attraverso una serrata ricostruzione di 5 mega progetti racconta la storia del Gruppo nel mondo.

Connectivity is the future
L’ultima sala proietta il visitatore in un futuro prossimo, raggiunto seguendo un percorso di crescita che ha portato Salini Impregilo a realizzare 1.017 progetti in Europa, 412 in Africa, 222 in Nord America, 213 in Sud America, 54 nel Medio Oriente e 66 in Asia e Oceania per un totale di circa 2.000 opere.

Lo Speciale

Oltre alla Mostra, Salini Impregilo celebra i suoi 110 anni e l’evoluzione delle infrastrutture in oltre un secolo di storia, attraverso questo Speciale pubblicato su “We Build Value” che racconta 7 opere simbolo, scelte tra le 2.000 completate dal 1906 ad oggi.
Si tratta di grandi opere significative non solo per la complessità tecnica o l’impatto sullo sviluppo del territorio, ma perché – per il loro posizionamento geografico e per l’epoca storica in cui sono state realizzate – sono utili a ripercorrere l’evoluzione del settore delle grandi infrastrutture complesse nel mondo.
Si parte con il racconto della realizzazione del sistema autostradale statunitense, per arrivare alla costruzione – dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale – del ponte di Recco in Italia; si attraversano i continenti e si raggiunge l’Asia, ripercorrendo le fasi salienti che hanno portato alla realizzazione della diga di Tarbela in Pakistan e del Kingdom Center a Riyadh, la capitale dell’Arabia Saudita. Gli anni Duemila vengono raccontati attraverso tre opere: l’evoluzione del progetto delle dighe Gibe I, Gibe II, Gibe III in Etiopia; il ponte Rosario-Victoria in Argentina, e il Tunnel del San Gottardo in Svizzera.
Un racconto che rappresenta la testimonianza di una visione industriale improntata al progresso e alla volontà di prendere parte a quel cambiamento che fa evolvere intere nazioni.