Giovani talenti e ricercatori, i vincitori della 3° edizione del “Premio Alberto Giovannini”

Promosso da Webuild, il premio va alle migliori le tesi di laurea su innovazione e digitalizzazione nelle infrastrutture

La siccità come tema di progettazione territoriale; le tecnologie digitali per guidare la crescita del settore delle infrastrutture nel Paese; un nuovo sistema per calcolare la resistenza degli acciai da armatura. Solo alcuni degli argomenti delle otto tesi di laurea e del progetto di ricerca che hanno vinto l’edizione 2023-2024 del “Premio Alberto Giovannini”, il riconoscimento istituito da Webuild e intitolato all’economista scomparso nel 2019 già Presidente del Gruppo.

Giunto alla terza edizione, il Premio è rivolto a laureandi e laureati di Ingegneria, Economia e Informatica e viene assegnato alle migliori tesi sull’innovazione e la digitalizzazione delle infrastrutture. Inoltre, il “Premio Alberto Giovannini” è anche una call for ideas per le facoltà sempre di Ingegneria, Economia e Informatica di tutti gli Atenei italiani per presentare un progetto di dottorato di ricerca. Quest’anno il vincitore è stato il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse (DiSTAR) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

La premiazione dei vincitori di questa edizione del premio si è svolta il 12 giugno nella Sala Buzzati del Corriere della Sera a Milano alla presenza dell’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, che ha sottolineato il valore dei vincitori e l’importanza di investire e credere nel talento e nella formazione.

Premio Alberto Giovannini

Dalla teoria alla pratica: il lavoro in cantiere

Il “Premio Alberto Giovannini” non è solo un riconoscimento alla capacità di studio e di elaborazione di progetti innovativi, ma anche un’occasione per trasformare quell’attitudine in pratica. Premiare il merito e alimentare la voglia di crescita dei giovani talenti sono due obiettivi centrali di questa iniziativa che guarda soprattutto alle applicazioni delle innovazioni sul terreno dei grandi progetti che Webuild sta realizzando in Italia e nel mondo. Gli otto vincitori per le migliori tesi di laurea entreranno nel Gruppo Webuild, in una delle sedi Corporate o nei principali cantieri italiani, con un contratto a tempo determinato di 12 mesi; mentre al DiSTAR è andato un finanziamento di 50.000 euro per il dottorato di ricerca.

Investire sul talento

I vincitori per le migliori tesi di laurea di questa edizione del Premio arrivano da Università Bocconi di Milano, Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Università degli Studi di Catania. Storie differenti, una passione in comune: l’innovazione e la sua applicazione nelle grandi opere, la ricerca e la scoperta. Ѐ a questi giovani che Webuild guarda per formare le leve del futuro, farle crescere per diventare il motore delle grandi infrastrutture da realizzare in Italia e nel mondo. Non a caso, il 45% delle persone in Webuild ha meno di 35 anni, un dato che spiega bene la propensione verso i giovani e la fiducia riposta nei talenti da parte del gruppo.