Laddove un tempo c’erano fabbriche dismesse, caserme abbandonate o cantieri mai completati, oggi prende forma l’arte. Sempre più spesso, la rigenerazione urbana passa attraverso la creatività, trasformando spazi dimenticati in luoghi di cultura, comunità e bellezza.
Dall’Italia alla Germania e alla Francia, ecco cinque storie esemplari di progetti di riqualificazione urbana attraverso l’arte contemporanea.
Parco Dora – Torino
Sorto sulle rovine degli stabilimenti Fiat e Michelin, Parco Dora è oggi un parco urbano postindustriale che conserva strutture in acciaio e cemento come segni del passato. L’area è oggi palcoscenico di eventi culturali e musicali, come il Kappa FuturFestival, e ospita anche il MAca, museo dedicato all’ambiente. Un esempio dove natura, memoria e innovazione convivono.
Ex Asilo Filangieri – Napoli
Ex scuola, oggi laboratorio culturale autogestito, l’Asilo Filangieri è animato da una comunità trasversale di artisti contemporanei e cittadini. In un sistema cooperativo, lo spazio ospita teatro, danza, cinema, incontri e laboratori. Un modello partecipativo riconosciuto anche dal Comune di Napoli, che ne ha affidato la gestione agli stessi “abitanti dell’asilo”.
Z-Bau – Norimberga
Nel cuore di Norimberga, un’ex caserma militare è diventata un centro pulsante di arte contemporanea. La Z-Bau accoglie mostre, concerti, laboratori e installazioni sperimentali, offrendo spazio ad artisti contemporanei locali e internazionali. Il suo giardino e il beer garden ne fanno anche un luogo di ritrovo per la comunità, in perfetto equilibrio tra cultura e socialità.

Street Art City – Lurcy-Lévis
Un ex sito industriale di 22.000 mq è diventato una “città del graffito” che ospita artisti contemporanei da tutto il mondo. Street Art City unisce murales monumentali e residenze artistiche, con opere d’arte che cambiano nel tempo, a contatto diretto con la natura. Tra i progetti più originali, l’Hôtel 128, dove ogni stanza è una creazione immersiva.

Les Frigos – Parigi
Da antichi magazzini frigoriferi a centro d’arte contemporanea: Les Frigos ospita oltre 200 artisti contemporanei in atelier ricavati da un edificio industriale del 1921. Sostenuto dal Comune di Parigi, rappresenta un modello virtuoso di rigenerazione urbana che dà spazio alla cultura indipendente e non convenzionale.
