Città sostenibile: significato e caratteristiche

Quello di città sostenibile è un concetto molto vasto e complesso: ecco un approfondimento

Negli ultimi anni sono partite a livello internazionale delle iniziative volte a moltiplicare le città e i comuni sostenibili. Ma cosa si intende nel concreto con il termine “città sostenibile”? Va detto che, di volta in volta, sono state date delle definizioni differenti. Nell’ambito dell’Agenda 2030, e quindi tra gli obiettivi di sviluppo sostenibili messi a punto dall’ONU, al punto 11 si trova l’obiettivo di “rendere le città inclusive, sicure, resilienti e sostenibili”, con l’ultima parola che, da un certo punto di vista, riassume anche le precedenti.

Vediamo quindi perché è fondamentale parlare di città sostenibile e come rendere una città effettivamente sostenibile.

Città e comuni sostenibili: per quale motivo è una priorità

I 193 stati dell’Assemblea Generale dell’ONU hanno inserito nell’agenda 2030 il punto relativo a città e comuni sostenibili in base a una semplice analisi della realtà in cui viviamo: la popolazione urbana mondiale è cresciuta moltissimo nell’ultimo secolo, e continuerà a farlo nei decenni che seguiranno. Diventa quindi di fondamentale importanza, di volta in volta, progettare delle città sostenibili.

Per capire quanto sia cambiata la distribuzione della popolazione nell’epoca moderna, basta pensare al fatto che nel 1900 solo il 13% dell’umanità viveva nelle città. Nel 1950, questa percentuale era già arrivata al 29%, per sfiorare il 50% nel 2005. Per il 2030, numeri alla mano, si stima che la popolazione urbana costituirà il 60% del totale. Lasciando da parte le percentuali, e guardando alle statistiche demografiche dell’epoca, si capisce che nel 1900 la popolazione urbana era di 220 milioni, mentre nel 2005 era di 3,2 miliardi; nel 2030 sarà, probabilmente, di 4,9 miliardi di persone.

In America del Nord l’82% delle persone abita in città, percentuale di poco più bassa in America del Sud (80%). In Europa la popolazione urbana è il 74% del totale, di poco superiore a quella di Australia e Oceania (71%); in Nord Africa si parla invece del 52%, in Asia del 48%, per arrivare al 38% del Sud Africa. Di fronte a una tale urbanizzazione, avviare dei progetti per delle città sostenibili è imprescindibile.

Il significato di città sostenibile

Come anticipato, nel tempo sono state date diverse definizioni di città sostenibile. Per capire il significato che si attribuisce a livello istituzionale a questo termine può essere utile guardare ai criteri adottati da uno dei più importanti studi dedicati alle città e a i comuni sostenibili, ovvero l’Arcadis Sustainable City Index.

In questo caso si parla dei tre pilastri delle città sostenibili: social performance, fattori ambientali/energetici e salute finanziaria. Come si può intuire, quindi, la sostenibilità in questo caso viene intesa nel modo più ampio e generale: una città è sostenibile nel momento in cui le persone che la abitano possono crescere socialmente ed economicamente, in modo salutare e rispettoso dell’ambiente.

Il pilastro relativo alla social performance utilizzato nell’Arcadis Sustainable City Index fa riferimento in modo specifico – ma non esclusivo – alla qualità di vita delle persone, tenendo quindi in considerazione fattori come l’aspettativa di vita, il tasso di criminalità, l’obesità, il costo della vita e così via.

Il secondo gruppo di fattori è più squisitamente legato alla progettazione urbana, con una città sostenibile che deve prestare particolare attenzione alle questioni legate all’ambiente e all’energia. Si parla dunque dell’inquinamento, dell’utilizzo di energie pulite e rinnovabili, della gestione dei rifiuti, della qualità dell’acqua e via dicendo.

Infine c’è il terzo pilastro, legato alla situazione finanziaria di aziende e persone: vengono quindi considerati fattori come la semplicità di avviare delle nuove attività e la salute delle imprese.

Esempi di città sostenibili

Sono molte le classifiche stilate dai vari enti per indicare le città più sostenibili in Europa o a livello internazionale. Il già citato Arcadis Sustainable City Index, per esempio, nell’ultima edizione vede primeggiare Londra, seguita da Stoccolma, Edimburgo, Singapore e Vienna.

Per quanto riguarda l’Italia, è possibile guardare ai dati e alla classifica stilata dallo Smart City Index di EY, che analizza ogni anno tutte e 109 le città capoluogo d’Italia. Nel rapporto 2020 primeggia la città di Trento, seguita da Torino e da Bologna. La città trentina, nello specifico, vanta ottimi risultati per quanto riguarda energia, ambiente e trasporti, mentre Milano – classificata al quinto posto – emerge per esempio per la qualità dei servizi di sharing mobility.

Come rendere una città sostenibile

La città del futuro deve essere quindi sostenibile. Ma quali sono i fattori concreti su cui lavorare per rendere effettivamente i vari comuni sostenibili?

Per progettare una città sostenibile è necessario prendere in considerazione una lunga serie di aspetti. Sono necessari degli investimenti importanti nel campo energetico, per aumentare sempre di più la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, nonché per riqualificare gli edifici dal punto di vista dell’efficienza energetica.

Un’altra fondamentale questione, legata a doppio filo sia alla tutela dell’ambiente che alla gestione energetica, è poi quella del trasporto urbano. In una città sostenibile è infatti necessario offrire un sistema di trasporto pubblico di alta qualità, per velocizzare e semplificare gli spostamenti e per rendere la mobilità urbana meno inquinante, incentivando in ogni caso i cittadini a non usare le proprie automobili preferendo bus, metro, car sharing, bike sharing, biciclette e altri mezzi green e smart.

Si parla poi ovviamente della raccolta differenziata, nonché del verde urbano, concetto che negli ultimi anni si traduce non solo nella cura dei parchi, ma anche nella creazione di orti urbani e di tetti verdi. In una città sostenibile è poi necessario istituire il consumo di suolo zero, puntando tutto sull’ammodernamento degli edifici esistenti, senza andare a cementificare ulteriori superfici.

Il Wi-Fi su tutto il territorio, l’Internet delle cose e la domotica saranno poi elementi costitutivi di tutte le città sostenibili del futuro, per ridurre gli sprechi energetici, rendere la città più sicura e, per esempio, favorire lo smart working, il quale a sua volta permette di ridurre l’inquinamento.

E questi, va detto, sono solamente alcuni dei tanti fattori che devono essere presi in considerazione per progettare una città sostenibile.