Diga di Assuan, la più grande diga sul Nilo

L’Egitto è da sempre ammirato per le sue faraoniche costruzioni, capaci di attirare lo stupore e la curiosità di tutto il mondo. Questo vanto, però, non si riferisce solamente all’antichità: anche nel corso del secolo scorso, infatti, questo Paese si è distinto con una delle opere di ingegneria più grandi, più importanti e più discusse a livello globale. Parliamo ovviamente della gigantesca diga di Assuan, un’opera che incuriosisce sia dal punto di vista architettonico che dal punto di vista storico: intorno alla costruzione della diga di Assuan, infatti, si giocò una delle più importanti sfide di potere della Guerra Fredda. Al di là del fatto storico, bastano le dimensioni di questa costruzione per motivare il grande interesse suscitato internazionalmente da questo sbarramento: si tratta di una diga lunga 3.600 metri, alta 11 metri, e larga ben 980 metri alla base. È proprio il dato relativo allo spessore a creare maggiore meraviglia: la presenza di quasi un chilometro di spessore spiega più di qualsiasi altra informazione la pressione alla quale è sottoposta la diga di Assuan, che alla sommità presenta una larghezza di “soli” 40 metri.

La vecchia diga di Assuan

Quando parliamo della diga di Assuan in Egitto ci rivolgiamo in realtà all’Alta diga, ovvero al nuovo sbarramento, costruito tra il 1960 e il 1970. Esisteva però una precedente diga, chiamata oggi vecchia diga di Assuan, costruita a sud della città. Il vecchio sbarramento era stato costruito tra il 1899 e il 1902 dagli europei, per controllare le piene del Nilo. Fu però ben presto evidente che le dimensioni della diga erano del tutto insufficienti allo scopo: si trattava infatti di uno sbarramento lungo 19 metri e alto solamente 54 metri. Per questo motivo la vecchia diga fu alzata per ben due volte, tra il 1907 e il 1912 e poi tra il 1929 e il 1933, senza però mai rivelarsi sufficiente. A dimostrare una volta per tutte l’inefficacia dello sbarramento fu una piena del 1946, durante la quale l’acqua arrivò quasi a superare la diga: si decise quindi, anziché alzare ulteriormente l’opera, di costruire una seconda e più grande barriera. Fu così che iniziarono le progettazioni della nuova Diga di Assuan.

La costruzione della diga di Assuan

Il lavorio per il progetto della nuova diga di Assuan iniziò nel 1952, nello stesso anno del colpo di stato repubblicano che portò alla detronizzazione di re Faruq e alla successiva scalata al potere di Nasser, eletto Presidente della Repubblica nel 1956. Nel 1953 l’Egitto iniziò il lavoro diplomatico per ottenere i finanziamenti necessari per la costruzione dell’enorme opera: gli Stati Uniti prima e il Regno Unito poi diedero la propria disponibilità per il finanziamento della costruzione della diga, mettendo sul tavolo rispettivamente 56 e 14 milioni di dollari. A questi si unirono tanti altri finanziamenti garantiti dalla Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo, per arrivare a mettere a disposizione un fondo totale di circa 270 milioni di dollari.

A frenare gli animi occidentali furono però i continui e crescenti contatti tra Nasser e l’Unione Sovietica, essa stessa interessata alla diga di Assuan e disposta a finanziarne la costruzione: gli Stati Uniti iniziarono a dare concreti segni di ripensamento nei primi anni del 1956, anno in cui Nasser decise di nazionalizzare la compagnia del Canale di Suez, di proprietà francese e britannica. Questo fu il punto di non ritorno: gli Stati Uniti decisero poco dopo di ritirarsi del tutto dal progetto, seguiti dal Regno Unito.

Il progetto di costruzione della diga di Assuan, però, non si interruppe. Nasser decise di finanziare l’opera con i proventi della nazionalizzazione del Canale di Suez e con i fondi sovietici, con l’URSS che decise di offrire anche una gradita assistenza tecnica.

I lavori per l’edificazione dell’enorme sbarramento iniziarono ufficialmente nel 1960, e terminarono nel 1970, con inaugurazione il 21 luglio.

Il salvataggio dei siti archeologici

La costruzione della diga di Assuan ha creato un lago artificiale lungo 500 chilometri e largo 16 chilometri, ovvero il lago Nasser, riconosciuto come il più grande lago artificiale a livello globale. L’ampiezza dell’area coinvolta obbligò circa 90 mila persone ad abbandonare le proprie case e a trasferirsi altrove. Le acque, però, non sommersero solamente centri abitati: il lago artificiale ha preso il posto anche di importanti siti archeologici. Per questo motivo, parallelamente alla costruzione della diga, i monumenti presenti nell’area furono spostati in luoghi più sicuri, anche grazie a un’importante operazione internazionale organizzata dall’Unesco. Alcuni dei monumenti salvati furono regalati ai Paesi che parteciparono alle attività di salvataggio, ed è così che l‘Italia è entrata in possesso del tempio di Ellesija, attualmente esposto presso il Museo Egizio di Torino. La più importante opera di trasloco in tal senso fu quella fatta per proteggere il sito storico di Abu Simbel, alla quale prese parte anche WeBuild, all’epoca Salini Impregilo. I lavori, fatti per spostare il sito 300 metri più indietro (e circa 60 metri più in alto) durarono dal 1964 al 1968, con l’impiego di oltre 2.000 uomini.

 

Le conseguenze climatiche della costruzione della diga di Assuan

L’enorme diga di Assuan permette di coprire una buona parte del fabbisogno elettrico egiziano: in origine si parlava di quasi il 50% della domanda nazionale. Attualmente si parla di 12 generatori, per una produzione idroelettrica annua di 10.000 gigawatt. Non vanno però trascurati gli ingenti danni ambientali causati dallo sbarramento. Il fattore principale, non previsto o non debitamente calcolato, è quello relativo al limo, che viene trattenuto dallo sbarramento. Ne consegue quindi che il terreno, dall’erezione della diga, non è più stato fertilizzato da questo elemento naturale, dando il via a una profonda crisi agricola, nonché all’inquinamento conseguente all’uso di fertilizzanti chimici. Altro fattore importante è stato l’incremento della salinità delle acque, che ha portato alla scomparsa di molte specie animali. Si parla poi di fenomeni erosivi a valle, nonché di un aumento dei problemi sanitari: i canali di irrigazione e le rive stesse del Lago Nasser sono infatti l’habitat ideale della zanzara Anopheles, vettore di malaria, e di altri parassiti pericolosi.

 

FONTI:

https://www.scopriegitto.com/diga-assuan

https://www.ilpost.it/2016/01/15/la-diga-di-assuan-ha-45-anni/