Renzo Piano: le sue opere più famose in Italia e nel mondo

Renzo Piano è l’architetto italiano più famoso al mondo: dal Ponte di Genova all’Auditorium Parco della Musica, ecco le sue opere più rappresentative

L’unico architetto italiano ad aver vinto il prestigioso premio Pritzker, conosciuto come il premio Nobel per l’architettura, conferitogli nel 1998 da Bill Clinton, alla Casa Bianca. Non è tutto qui: è stato il primo italiano a essere inserito nella famosa lista Time 100, che elenca ogni anno le personalità più influenti del mondo. E ancora, nel 2013 è stato nominato senatore a vita della Repubblica Italiana. Si parla ovviamente di Renzo Piano, architetto genovese nonché archistar, anche se non ama essere definito come tale. Famoso per il suo stile visionario e sperimentale, Piano è conosciuto in tutto il mondo. Ma quali sono i progetti di Renzo Piano più famosi? Oggi mostreremo l’opera di Renzo Piano attraverso le sue architetture più rappresentative.

Le opere più famose di Renzo Piano

In oltre 50 anni di carriera Renzo Piano ha realizzato decine e decine di opere in diversi Paesi nel mondo. Elencarle tutte in questa sede è impossibile: ecco quindi alcuni dei lavori più rappresentativi dell’architetto.

Centre Pompidou

Questa escursione tra le opere di Renzo Piano si apre in Francia, nel cuore di Parigi, con il famoso Centre Pompidou. Si tratta della prima opera di fama internazionale dell’architetto genovese, firmata insieme a Richard Rogers nel 1971. Il Centre National d’art et de culture, terminato nel 1977, è uno dei musei d’arte moderna e contemporanea più visitati a livello internazionale. Architettura anarchica e libertaria, quella disegnata dai due architetti – allora trentenni – fu salutata come un’opera avveniristica. Enorme, simbolo dell’architettura hi-tech, così diverso dagli edifici che lo attorniano e, in effetti, da qualsiasi altro edificio, soprattutto dell’epoca. Il Centre Pompidou è stato visto come un uomo che, una volta spogliato della propria pelle, mette a nudo la propria struttura interna.

Ponte di Genova

Dal 1971, all’alba della carriera internazionale di Renzo Piano, al 2018, anno in cui Renzo Piano presentò il progetto per il nuovo viadotto della città di Genova. Progetto delicato, disegnato per sostituire il Ponte Morandi dopo il drammatico crollo del 14 agosto del 2018. Costruito dal Gruppo Webuild e terminato il 3 agosto 2020, il nuovo viadotto Genova San Giorgio è lungo 1067 metri, largo 31 e alto 45. Realizzato con una struttura mista di acciaio e di calcestruzzo, conta 19 campate, ed è sorretto da 18 pile di sezione ellittica. Una particolarità del ponte firmato da Renzo Piano è la presenza di 4 robot mobili che, muovendosi lungo delle rotaie poste all’esterno del ponte, monitorano lo stato di salute del viadotto stesso. L’architetto ha immaginato questo viadotto come una nave sottile, lanciata a 40 metri di altezza, un ponte “semplice e parsimonioso, ma non banale”.

Fondazione Beyeler

Un edificio in porfido rosso con un luminoso tetto orizzontale in vetro, che sorge in mezzo a uno stupendo giardino verde. Costruito tra il 1991 e il 1997 a Basilea, il museo d’arte di Basilea raccoglie opere di Cézanne, di Monet e di Van Gogh, ed è esso stesso un’opera d’arte, firmata da Renzo Piano.

Porto antico

Si torna a Genova. Qui Renzo Piano ha rinnovato il vecchio porto, per trasformarlo in un centro culturale sul Mediterraneo. I lavori, durati dal 1988 al 2001, hanno visto tanti differenti interventi. A spiccare sono la struttura metallica Bigo, con il suo ascensore panoramico, nonché la Bolla, peculiare museo che porta a Genova un po’ di foresta pluviale. E proprio il Bigo – che deve il suo nome alla somiglianza con i “bighi”, le gru utilizzate per caricare le navi nel porto – è diventato uno dei nuovi simboli della città.

Lingotto

Nella lista delle opere di Renzo Piano non si può non citare il lavoro fatto per la rinascita dell’ex stabilimento Fiat a Torino. Qui ora si trovano un’area commerciale, un cinema, una sede universitaria, un centro fieristico, un hotel, una sala panoramica e una pista sopraelevata per il collaudo di automobili. La ciliegina sulla torta è certamente l’auditorium, forte dei 10 metri di profondità nonché del rivestimento in ciliegio, per garantire una stupenda acustica.

Auditorium Parco della Musica

Anche l’Auditorium Ennio Morricone (così intitolato nel 2020) di Roma, nel quartiere Flaminio, è stato progettato da Renzo Piano e realizzato dal Gruppo Webuild. Inaugurato nel 2002, il complesso multifunzionale si sviluppa su un’area di oltre 50.000 metri quadrati. Si contano tre volumi principali, ovvero le tre sale da concerto, di dimensioni differenti, disposte a raggiera intorno a un teatro all’aperto. Quest’ultimo, la Cavea, può arrivare a ospitare 3.000 persone. Durante i lavori è stata portata alla luce una villa romana, i cui reperti sono stati successivamente esposti in un museo di dimensioni ridotte costruito al di sotto della cavea.

Fondazione Stavros Niarchos

La partnership con il Gruppo Webuild è proseguita anche nella costruzione di questo avveniristico centro culturale che si trova ad Atene, non molto lontano dal mare, in un parco del quartiere Kallithea. Come un enorme tappeto volante in attesa di prendere il volo, l’edificio si contraddistingue per la sua grande sostenibilità ambientale. Al suo interno prende posto l’Opera nazionale greca, accompagnata dalla Biblioteca nazionale. La struttura in acciaio ricoperta con cemento e pannelli solari, posta a metà strada tra le migliaia di casette bianche ateniesi e il Mediterraneo, è completata da un’agorà. Questo spazio d’incontro ha molti punti in comune con la Cavea romana di cui sopra.

Muse

Architettura zero gravity che si sviluppa verso l’alto con ben 6 piani (sempre più piccoli, come in una piramide) il Muse è il Museo della scienza di Trento. Inaugurato nel 2013, si tratta di uno dei musei più visitati d’Italia. Il Muse sorge nel quartiere residenziale “Le Albere”, firmato dallo stesso Renzo Piano: tutti gli edifici, qui, sembrano voler imitare le vette delle montagne circostanti, con audaci coperture in vetro. Tra gli obiettivi principali c’è il risparmio energetico, garantito da un uso ampio di pannelli fotovoltaici e di sonde geotermiche.

Centro Culturale Tjibaou

Altro progetto del tutto originale e inconfondibile di Renzo Piano è il Centro Culturale Tjibaou. Costruito a Numea, sull’isola di Grand Terre, nella Nuova Caledonia, è dedicato alla cultura del popolo Kanak, e proprio per questo riprende le forme dell’architettura tradizionale canaca. In tutto il centro culturale è composto da 10 padiglioni circolari che si ispirano alla forma delle case dei capoclan canachi. Alti tra i 20 e i 28 metri, questi suggestivi edifici sono stati costruiti in legno di iroko, in legno lamellare, in acciaio, in vetro e in alluminio.