L’Art Nouveau è un movimento artistico che, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, si diffuse in tutta Europa e Oltreoceano. Per capire appieno le caratteristiche dell’Art Nouveau – che influenzò la pittura, la letteratura, l’architettura e il design – è necessario immergersi in quell’epoca speciale in cui questa corrente prese forma, e quindi nella cosiddetta Belle Époque. Si parla di anni di piena e massima fiducia nel progresso, di baffi a manubrio, di cappelli a cilindro e di audaci traversate in mongolfiera, caratterizzati peraltro da una significativa rinascita artistica. In questo periodo le invenzioni si susseguono, dall’illuminazione elettrica al cinema, per arrivare al vaccino per la tubercolosi e al primo volo di un aeromobile. In questa epoca rigogliosa prende forma l’Art Nouveau, il cui rappresentante più famoso, perlomeno nel mondo della pittura, è Gustav Klimt. Indubbiamente, però, l’Art Nouveau è estremamente conosciuta anche per i suoi formidabili risultati in ambito architettonico, dove il movimento artistico ha assunto di volta in volta anche caratteristiche e nomi diversi.
Art Nouveau e Stile Liberty
I non esperti hanno sempre qualche difficoltà a individuare i diversi architetti e artisti aderenti all’Art Nouveau per via delle diverse etichette con le quali questo movimento è stato individuato. In Francia si parlò per l’appunto di Art Nouveau, e talvolta di Style Guimard. In Italia l’Art Nouveau è stato spesso identificato con lo stile Liberty, nonché come stile floreale; in Germania si parlava invece di Jugendstil, ovvero dello stile giovane, mentre in Austria si usava per esempio il termine Sezessionstil, a indicare una secessione artistica, laddove in Spagna si usò l’etichetta Modernismo.
L’Art Nouveau in architettura
Quali sono le principali caratteristiche dell’Art Nouveau in architettura? Si parla prima di tutto del concetto di unità progettuale, con l’interno e l’esterno delle costruzioni uniti da una coerenza stilistica fino a quel momento pressoché inaudita, e con un’attenzione particolare per il design d’interni. Ogni edificio propriamente d’Art Nouveau oscilla tra il sublime e lo stravagante, con frequenti richiami al mondo della natura: non è un caso se in Italia il movimento è stato spesso individuato come “stile floreale”. Anticipatori dell’Art Nouveau in architettura furono i protagonisti del movimento inglese Art & Crafts, a partire da William Morris.
10 imperdibili edifici d’Art Nouveau
L’Art Nouveau ha influenzato profondamente l’architettura europea di fine ‘800: non è un caso se il primo grattacielo d’Europa, costruito a Rotterdam nel 1898, è ispirato proprio a questo stile.
Scopriamo quindi i 10 edifici più rappresentativi dell’Art Nouveau, nel Vecchio Continente ma non solo.
Casa Battló – Barcellona
Questa lista di edifici d’Art Nouveau non può che partire da Casa Battló, uno dei progetti più intriganti e conosciuti di Antoni Gaudí, il famoso architetto catalano che Le Corbusier ebbe a definire come “il plasmatore della pietra, del laterizio e del ferro”. E se a partire dal 1914 Gaudí si dedicò totalmente al suo capolavoro, ovvero alla Sagrada Familia, negli anni precedenti l’architetto si mosse tra vari progetti, tra i quali per l’appunto l’edificio commissionato dall’industriale Battló. Tra i più fervidi esempi d’architettura Art Nouveau a Barcellona, la Casa Battló è stata costruita tra il 1904 e il 1906: la celebre facciata del palazzo ricorda un po’ delle squame di pesce, un po’ uno scheletro, un po’ delle onde, con una chiara ispirazione al mondo della natura.
Casa Fenoglio-Lafleur – Torino
Tra gli esempi più conosciuti dell’Arte Nouveau in Italia c’è certamente la Casa Fenoglio-Lafleur, un edificio storico di Torino che rappresenta un’espressione pura dello Stile Liberty. Costruito nel 1902, il palazzo è stato progettato dall’ingegnere Pietro Fenoglio, per poi essere ceduto all’imprenditore francese Lafleur. Nelle intenzioni di Fenoglio, l’edificio doveva essere il manifesto del Liberty italiano: non si resta stupiti, quindi, dai forti fregi floreali che percorrono la facciata, dalle peculiari lavorazioni in ferro battuto dei balconi e dalla famosa vetrata policroma.
Hotel Central – Praga
La capitale ceca è tra le città che maggiormente furono influenzate dall’Art Nouveau. E non è un caso: i manifesti Liberty del pittore ceco Alfons Mucha raggiunsero una tale notorietà da portare i parigini a parlare di un vero e proprio stile “Mucha”. Non stupisce quindi di trovare chiare tracce di questo movimento artistico e architettonico nel volto di Praga, in diversi hotel del centro. Tra gli edifici più famosi c’è certamente l’Hotel Central, progettato da architetti Alois Dryák e Bedřich Bendelmayer partendo dagli insegnamenti di Friedrich Ohmann. Le decorazioni a livello del portale e delle finestre non lasciano spazio a dubbi, così come le vetrate che si possono ammirare all’interno dell’hotel.
Museo delle arti applicate – Budapest
Un edificio che non si dimentica facilmente: progettato da Ödön Lechner e Gyula Pártos e terminato di costruire nel 1896, il Museo delle arti applicate è il più famoso esempio d’Art Nouveau in territorio ungherese. Ad attirare lo sguardo, oltre alle ricche decorazioni delle facciate, è il tetto verde, realizzato con delle piastrelle di porcellana Zsolnay, con stupendi giochi di luce quando toccate dai raggi del sole.
Hotel Saint-Cyr – Bruxelles
L’Art Nouveau ha fatto un importante utilizzo di ferro e di vetro. Un esempio dell’impiego artistico di questi materiali per arricchire le facciate dei palazzi si trova a Bruxelles, in particolare nell’Hotel Saint-Cyr, disegnato nel 1900 da Gustave Strauven.
Casa de los Lirios – Buenos Aires
L’Art Nouveau, va sottolineato, non rimase rinchiusa nel solo continente europeo. Al contrario, questo stile si allargò negli Stati Uniti, nell’America Centrale e nell’America del Sud, con esempi di Modernismo assolutamente espliciti a Cuba, in Perù, in Argentina e via dicendo. Buenos Aires, che nei primi anni del Novecento era una delle città più importanti e ricche del mondo, ospita molto esempi in puro stile Liberty, a partire per esempio dalla Casa del los Lirios, progettata da Eduardo Rodrigues nel 1905.
Majolikahaus – Vienna
Anche in questo caso a caratterizzare l’edificio è l’uso artistico delle piastrelle. Come sottolineato dal nome del palazzo, si tratta di maioliche rosa, decorate con colori forti. A firmare il progetto fu Otto Wagner.
Palazzo della Secessione – Vienna
Come anticipato, il nome austriaco dell’Art Nouveau è traducibile letteralmente in “secessione”. Non stupisce quindi il nome di questo palazzo, per anni punto d’incontro degli artisti viennesi. Difficile da non notarsi, questo edificio è decorato da migliaia di foglie dorate di lauro. Progettato da Joseph Maria Olbrich, allievo di Otto Wagner, il palazzo è stato costruito tra il 1897 e il 1898.
Casa delle chimere – Kiev
Ci spostiamo in Ucraina con la Casa delle chimere, progettata del 1901 da Wladyslaw Horodecki. A rendere assolutamente originale l’edificio è la quantità di statue presenti nella parte superiore dell’edificio. Qui, va sottolineato, c’è un pizzico di Italia: le statue degli animali sono state infatti scolpite da Emilio Sala.
Albert Street – Riga
Impossibile terminare questa lista di esempi d’Art Nouveau senza citare la capitale lettone, la quale vanta un’intera strada di palazzi in puro stile Liberty. Questa strada, costruita a partire dal 1901, ospita molti edifici firmati da Mikhail Eisenstein.