Santiago Calatrava: le opere più famose dell’architetto spagnolo

Conosciuto, richiestissimo, incompreso, ammirato, discusso, unico: l’architetto spagnolo naturalizzato svizzero Santiago Calatrava è indubbiamente uno dei progettisti più famosi degli ultimi decenni. Il suo stile è ben riconoscibile grazie alle grandi linee curve e leggere che caratterizzano le sue opere, dai ponti agli edifici, a imitare la natura. In ogni sua opera Santiago Calatrava sintetizza architettura, pittura e scultura, disegnando strutture che lasciano il segno.

Le 10 opere più famose di Santiago Calatrava

Qui vogliamo presentare 10 tra le opere più famose di Santiago Calatrava, spaziando tra Spagna, Svizzera, Italia, Stati Uniti, Brasile e Svezia, tra ponti, palazzi e stazioni.

La Città delle arti e della Scienza – Valencia

La lista delle opere più famose di Santiago Calatrava non poteva iniziare che dalla sua Valencia, dove l’architetto ha frequentato l’accademia d’arte e successivamente la scuola d’architettura. Costruita nel vecchio letto del fiume Turia, la Città delle arti e della Scienza si compone di diversi elementi e strutture, che creano una dopo l’altra un’importante armonia di materiali, di colori e di forme. Il progetto in questo caso è stato firmato da Calatrava e da Felix Candela, proponendo un esempio fondamentale di architettura organica; qui sorge anche l’enorme Ágora, che con la sua altezza di 75 metri e l’area ellittica di 5 mila metri quadrati può ospitare nel suo spazio polifunzionale oltre 6 mila persone.

La Biblioteca della facoltà di legge –  Zurigo

Dopo la laurea in architettura, Calatrava si iscrisse al Politecnico federale di Zurigo per conseguire una seconda laurea in ingegneria civile, iniziando la sua attività di architetto nella medesima città. I primi piccoli progetti di Calatrava sono quindi svizzeri; se i primissimi erano lavori umili, si contano anche lavori successivi molto più importanti, come l’ampliamento alla fine degli anni Ottanta di questa biblioteca di Zurigo: il risultato è un edificio che si riassume in una pila di 6 anelli ovali.

Il Museu do Amanhã –  Rio de Janeiro

Nel 2015 Calatrava ha firmato il progetto per il Museo del Domani, in Brasile, un edificio su due piani con una vista panoramica sulla baia di Guanabara, con la struttura espositiva che sembra pronta per spingersi a largo. A stupire è tra le altre cose la particolare facciata a ventagli del museo.

Il Ponte Alamillo – Siviglia

Tra i ponti più famosi di Calatrava c’è senz’altro il Ponte Alamillo, un ponte strallato che scavalca il fiume Guadalquivir, a Siviglia. Realizzato nel 1992 in occasione dell’Expo, si presenta come un ponte a un unico pilone, posto a una delle due estremità, il solo contrappeso per i 200 metri di lunghezza del ponte. Il progetto originale prevedeva la costruzione di un secondo ponte, simmetrico e speculare, sull’altro lato dell’isola. Va detto che Calatrava nel 2004 ha disegnato un ponte dal design simile in California, a Turtle Bay.

Il World Trade Center Transportation Hub – New York

Il World Trade Center Transportation Hub sorge in luogo della stazione distrutta durante gli attentati del 2001, ed è stata aperta nel marzo del 2016. Indicata impropriamente anche con il nome Oculus, la struttura vuole simboleggiare la rinascita di New York e di Manhattan; punto fondamentale dell’opera è la volta in vetro – per la quale Calatrava ha preso spunto dal Pantheon di Roma – a 50 metri di altezza, sorretta da una imponente struttura di acciaio. Da qui i raggi solari garantiscono un’ottima illuminazione naturale, che completa alla perfezione la sala centrale caratterizzata da un pavimento in marmo bianco italiano.

Il Grattacielo Turning Torso – Malmö

Uun grattacielo residenziale di 190 metri che sorge nel Sud della Svezia, e che è tutt’oggi il più alto del Paese (al momento dell’inaugurazione, nel 2005, era anche il secondo palazzo residenziale più alto d’Europa). Oltre all’altezza, a stupire è la forma spirale del grattacielo, costruito in acciaio, vetro e cemento armato. Ma non è tutto qui; la torre riesce a torcersi di 90 gradi, grazie ai 9 cubi rotatori (ognuno contenente 5 piani) che la compongono. Dagli ultimi piani è possibile vedere Copenaghen, trovandosi il palazzo nei presso dello stretto di Øresund.

Le Vele – Reggio Emilia

Calatrava ha lasciato il segno anche in Italia. Se alcuni progetti non sono stati per nulla fortunati (si pensi al Ponte di Calatrava a Venezia come alla Vela a Roma), altri sono stati portati a termine con successo. Le Vele è il nome improprio con cui ci si rivolge ai tre ponti progettati da Calatrava nell’area Nord di Reggio Emilia, a livello dell’Autostrada A1. Qui si trovano un ponte centrale ad arco e due ponti laterali strallati. Il ponte centrale presenta una luce di oltre 220 metri, con un arco alto 50 metri; i due ponti laterali sono strutturalmente uguali, e raggiungono un’altezza di 70 metri.

La Stazione di Reggio Emilia

Situata a 4 chilometri dalla città, è l’unica stazione intermedia della linea ad alta velocità Milano-Bologna; fa parte del progetto di rinnovamento dell’area a nord della città, insieme tra le altre cose ai ponti visti sopra. A caratterizzare la stazione è il design futuristico che ripete per 25 volte un modulo lungo 25,40 metri, composto da 13 differenti portali in acciaio: il risultato è quello di un’onda dinamica.

Il Ponte Zubizuri – Bilbao

In questo caso si parla di un ponte pedonale, e più precisamente di un ponte sospeso ad arco, inaugurato nel 1997. Per il suo design inconfondibile, è attualmente – insieme ovviamente al Guggenheim Museum – uno dei simboli della città basca.

Auditorium “Adán Martín” – Tenerife

Chiudiamo questa lista delle opere più famose di Calatrava con un altro progetto destinato alla Spagna, ma questa volta a una delle sue isole. Nel 1997 Calatrava ha infatti realizzato il progetto per l’avveniristico Auditorium “Adán Martín” di Santa Cruz di Tenerife, famoso per le due terrazze panoramiche affacciate sul mare, per la cupola e per la tribuna ad anfiteatro. La forma esterna della grande struttura in calcestruzzo richiama quella di un’onda che dal mare sembra pronta a infrangersi sulla costa, stagliandosi nell’aria per quasi 60 metri.