Non sono stati i trasporti intelligenti, i semafori automatizzati né tantomeno la digitalizzazione della macchina amministrativa a “incoronare” Buenos Aires come migliore smart city del 2021. La capitale dell’Argentina ha conquistato la giuria dello Smart City Export World Congress, che si è tenuto pochi giorni fa a Barcellona, per il suo complesso e moderno programma di gestione dei rifiuti solidi urbani. Un progetto che l’amministrazione ha avviato nel 2012 e che in pochi anni ha trasformato questa grande città cosmopolita in una delle più avanzate al mondo nella gestione dei rifiuti e nel loro riutilizzo per la produzione di energia.
Un vero e proprio modello di economia circolare che sostiene la riduzione di rifiuti, incoraggia la raccolta differenziata e mette a disposizione della collettività una serie di impianti in grado di trattare gli scarti e, in alcuni casi, di produrre energia da quelli alimentari.
Smart city Buenos Aires: il programma di gestione dei rifiuti
La popolazione di Buenos Aires ha ampiamente superato i 3 milioni di abitanti mentre la sua area metropolitana raggiunge i 16 milioni. Una città che cresce demograficamente con conseguente aumento della produzione dei rifiuti. Nel 2012 venivano prodotte 14mila tonnellate di rifiuti al giorno, nel 2016 addirittura 18mila, di cu 6mila proprio nell’area centrale della metropoli.
Da qui la decisione dell’amministrazione comunale di fare massicci investimenti sia sul trattamento di rifiuti sia sulla raccolta differenziata da parte della cittadinanza. E così la quantità di scarti solidi gettati in modo indiscriminato nei cassonetti si è ridotta del 50% già nel 2012 (il primo anno del piano), del 75% nel 2017 e del 100% nel 2020.
Di fatto, oggi a Buenos Aires la totalità dei rifiuti viene trattata in modo differenziato. E proprio questo ha permesso di utilizzare il rifiuto organico per la produzione di energia. Attualmente, infatti, 20mila abitazioni cittadine sono raggiunte dall’elettricità prodotta dai rifiuti stessi.
I rifiuti di Buenos Aires e il centro di riciclaggio cittadino
Toccare con mano come Buenos Aires sta ripensando il tema del trattamento dei rifiuti è davvero possibile. È infatti sufficiente raggiungere Villa Soldati in calle Ana Marìa Janer dove si trova il CRC (Centro de Reciclaje de la Ciudad). L’impianto è aperto a visite del pubblico proprio per mostrare come la città si è organizzata nel riciclaggio di qualunque genere di materiale, dalla plastica alle piante.
All’interno del centro viene trattato ogni tipo di pianta, arbusto, albero e in generale scarto del verde pubblico ma anche bottiglie e scatole di plastica, carta e molto altro. Questo è il quartier generale del riciclaggio cittadino. Nell’insieme si tratta del primo centro in Argentina capace di riunire cinque impianti diversi di trattamento (ognuno specializzato in una tipologia di rifiuto), e all’interno del quale è presente anche un centro educativo per favorire la formazione soprattutto dedicata ai giovani e alle scolaresche.
Buenos Aires, smart city premiata nel mondo
Lo Smart City Award non è stato l’unico riconoscimento ottenuto dalla capitale argentina negli ultimi mesi. Il grande impegno che c’è stato per la realizzazione di un sistema integrato e sostenibile di gestione dei rifiuti urbani è stato premiato in più occasioni come esempio tra i più moderni ed efficienti di riqualificazione urbana.
Lo scorso anno il Ministry of Public Space and Urban Hygiene del comune di Buenos Aires ha ricevuto quattro premi proprio per le politiche di riciclo dei rifiuti: il “Green Latin America Award”, l’“Award for Sustainable Leadership” (assegnato dall’Argentine-British Chamber of Commerce), quello ricevuto dal “Waste Wise Cities Program” e, infine, un riconoscimento anche dalla “Water Oceans Foundation” che fa capo alle Nazioni Unite.