Una nuova infrastruttura stradale che allo stesso tempo migliori la sicurezza dei viaggiatori, riduca il traffico, escluda ai viaggiatori ogni rischio di rimanere coinvolti in un’inondazione, abbatta i tempi di percorrenza tra Brisbane, la capitale del Queensland, e Cairns, la città famosa nel mondo perché punto di partenza per visitare tanto la Grande Barriera Corallina quanto la foresta pluviale di Daintree. È questo l’obiettivo ambizioso almeno quanto l’investimento e il proposito del più grande progetto stradale del Queensland: il Bruce Highway Upgrade Program.
Un progetto grandioso i cui lavori sono iniziati il 1° luglio del 2013 con l’intenzione iniziale di terminarli entro dieci anni, intenzione che è stata rivista nel tempo proprio alla luce delle complessità di un’opera che di fatto riscrive la rete stradale di uno stato. E così, oltre agli 8,5 miliardi di dollari australiani (5,9 miliardi di dollari Usa) stanziati in partenza, tanto il governo federale australiano quanto quello del Queensland hanno destinato al progetto nuovi fondi fino alla cifra complessiva di 13 miliardi di dollari australiani (9,2 miliardi di dollari Usa), con l’obiettivo di portare a termine tutte le opere entro il 2027-2028.
Ricostruire l’autostrada che attraversa il Queensland
I 15 anni previsti per portare a conclusione il progetto sono un tempo più che ragionevole per la portata di un’opera che cambierà la mobilità del Queensland. I lavori sul corridoio stradale che corre per 1.677 chilometri collegando Brisbane e Cairns prevedono infatti l’ammodernamento dell’intero tragitto lungo il quale saranno realizzati nuovi collegamenti con le altre arterie stradali nazionali, con 11 porti sulla costa e naturalmente con le aree agricole e con quelle turistiche.
Già a dicembre del 2020 erano state completate 23 sezioni all’interno del progetto complessivo. Tra queste, ben 64 ponti strategici per modernizzare l’infrastruttura e ridurre il passaggio nei centri abitati, oltre che migliorare la sicurezza dei viaggiatori.
L’obiettivo finale di questo “Upgrade”, quindi della riqualificazione di una delle infrastrutture più importanti dell’intera Australia, è infatti triplice: da un lato assicurare più alti standard di sicurezza per i viaggiatori in autostrada, con nuova segnaletica, la ricostruzione delle intersezioni autostradali e degli svincoli, la costruzione di barriere di sicurezza per ridurre il rischio di incidenti mortali. Allo stesso modo il progetto punta a migliorare l’efficienza dell’infrastruttura proteggendola dalle inondazioni che in alcuni periodi dell’anno colpiscono la regione. In sostanza, sono stati realizzati nuovi tratti di strada sopraelevati proprio nelle sezioni dell’opera dove generalmente si verificano inondazioni. Il terzo obiettivo è trasformare l’infrastruttura in un volano economico, un obiettivo raggiungibile migliorando i servizi offerti dall’autostrada stessa, a partire proprio dalle aree di sosta.
A un passo dalla Grande Barriera Corallina
Cairns è una piccola città sulla costa Nord Orientale dell’Australia. Con i suoi 144mila abitanti, è la quinta città più popolosa del Queensland e la quattordicesima in Australia. Tuttavia, nonostante le esigue dimensioni, è la quarta destinazione turistica più popolare d’Australia, dopo Sydney, Melbourne e Brisbane. Un posizionamento assicurato dalla Grande Barriera Corallina ma anche dalla foresta pluviale che la circonda. Anche per questo il progetto di riqualificazione dell’opera ha interessato anche il centro noto agli amanti del mare di mezzo mondo. Tra le varie opere previste, è stata infatti realizzata una nuova sezione lunga 3,4 chilometri proprio all’ingresso Sud di Cairns. I lavori hanno permesso di eliminare due passaggi a livello ferroviari, riducendo così il traffico in ingresso, oltre a prevedere la realizzazione di piste ciclabili e percorsi dedicati esclusivamente ai pedoni. CairnsConnect (questo il nome del complesso di opere realizzato nella cittadina) ha previsto inoltre la realizzazione di un nuovo network di strade che collegasse in modo più efficiente l’autostrada con il porto e con la mobilità locale.
Bruce Highway, la storia di un’infrastruttura strategica
Intitolata a Harry Bruce, il Ministro delle Infrastrutture del Queensland che segnò con la sua voglia di rinnovamento gli anni Trenta del secolo scorso, la Bruce Highway è un’arteria di trasporto strategica per il Queensland. Oltre a collegare tutti i centri costieri, l’autostrada serve il 58% della popolazione dello stato, e rappresenta il più importante corridoio stradale tanto per i pendolari quanto per i turisti. L’opera è la risultante di una serie di collegamenti stradali la cui costruzione risale agli anni Trenta del secolo scorso, ma che nel tempo hanno subito numerosi interventi di ricostruzione e riqualificazione, arrivando alla data simbolo del dicembre del 1986 quando è stata inaugurata in forma ufficiale la National Highway 1, di cui la stessa Bruce Highway è parte. Nonostante i numerosi interventi l’autostrada ha sempre mostrato una serie di limiti strutturali, legati soprattutto alle caratteristiche climatiche della zona, che in alcuni periodi dell’anno viene battuta dai monsoni. Così, dopo le inondazioni catastrofiche che hanno colpito il Queensland tra il 2010 e il 2011, il governo federale australiano ha istituito una commissione di studio per progettare una profonda riqualificazione dell’opera. La stessa commissione che ha portato alla presentazione del Bruce Highway Upgrade Program.