Il 4 dicembre, in decine di cantieri sotterranei in Italia e nel mondo, un piccolo altare, un mazzo di fiori, una statua o un’immagine consumata dal tempo tornano al centro della scena. È Santa Barbara, protettrice dei minatori, dei tunnelisti, degli artificieri, una figura che ha accompagnato per secoli gli uomini e le donne che lavorano nelle viscere della terra.
La tradizione nasce in Europa tra Ottocento e Novecento, quando i minatori invocarono la giovane martire cristiana come custode contro le esplosioni, i crolli, i gas improvvisi. Con l’arrivo delle grandi infrastrutture del Novecento, Santa Barbara divenne anche il riferimento spirituale degli scavi delle gallerie: metro, ferrovie, trafori alpini. Una festa laica e religiosa insieme, un rito identitario che celebra la forza e la vulnerabilità di un mestiere estremo.
Santa Barbara: nel cantiere si riunisce la comunità dell’underground
Ancora oggi, nei cantieri di Webuild, Santa Barbara è un giorno speciale. Ancor più speciale quest’anno perché, proprio nel giorno della festa, è caduto anche il 75esimo anniversario della nascita di Seli Overseas, la società controllata da Webuild e specializzata negli scavi in sotterranea in tutto il mondo.
Tra i turni e la vita rigorosa dei fronti di scavo, la ricorrenza diventa quindi un momento per fermarsi, stringersi, rendere omaggio a un mestiere che richiede competenza, coraggio e solidarietà.
Accade al Terzo Valico dei Giovi, dove le Tunnel Boring Machines (TBM) scavano il grande corridoio ferroviario tra Piemonte e Liguria. Accade a Napoli, nella nuova stazione di Parco San Paolo della Linea 7, dove ingegneri e operai lavorano sotto strati di storia millenaria. E accade in tutte le infrastrutture sotterranee in corso: un gesto semplice, spesso informale, ma che unisce maestranze di lingue e culture diverse sotto lo stesso simbolo.
E così, dall’Italia al Canada, dagli Stati Uniti all’Australia, il 4 dicembre nei cantieri di Webuild viene celebrata la festa di Santa Barbara, non una semplice ricorrenza, ma il ponte tra un mestiere antico e le sfide ingegneristiche del XXI secolo. Un modo per ricordare che, anche nell’era delle talpe meccaniche e dell’automazione, sono sempre le persone con la loro esperienza, il loro coraggio e la loro storia a tenere acceso il cuore dei grandi progetti.
Dal culto alla tecnologia: l’uso delle TBM come arte moderna
Per chi lavora sotto terra Santa Barbara resta un simbolo che sopravvive al progresso. Non più soltanto un atto di fede, ma un momento per ricordare il valore della sicurezza, la responsabilità condivisa, la necessità di restare vigili in ogni fase dello scavo.
Nelle squadre di tunneling (meccanici, minatori, conduttori TBM, geologi, tecnici di monitoraggio) la festa è un rito di appartenenza, una memoria che si rinnova ogni anno, mentre le TBM avanzano metro dopo metro, portando infrastrutture sostenibili e moderne nelle città e nei territori.
Oggi proprio la sicurezza è affidata a una scienza raffinata: geologia, monitoraggi sismici, materiali innovativi, sistemi di ventilazione e, soprattutto, le TBM che trasformano lo scavo in un processo continuo, controllato e protetto.
Per Webuild il tunneling è una frontiera industriale in cui il Gruppo ha maturato un ruolo di leadership globale, impiegando alcune tra le più grandi e sofisticate Tunnel Boring Machine del mondo. Ogni macchina è un gigante d’acciaio lungo oltre cento metri, capace di avanzare, montare conci, monitorare pressioni, dialogare con i sistemi di sicurezza e garantire la protezione delle squadre.
Le Tunnel Boring Machine di Webuild nel mondo
La costellazione dei cantieri sotterranei di Webuild racconta oggi un atlante globale del tunneling contemporaneo. Il Gruppo dispone oggi di circa 60 TBM operative o in fase di ordine distribuite tra Europa, Americhe e Oceania.
L’Italia rappresenta il centro nevralgico di questa rete, con circa 40 macchine in fase di consegna e impegnate nella realizzazione di nuove ferrovie ad Alta Velocità, metropolitane e sistemi idraulici. Sono le TBM che avanzano sotto le città e le montagne, dallo scavo del Terzo Valico alle tratte dell’Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari, dalle gallerie siciliane ai pozzi e alle stazioni della Metro C di Roma.
Oltre i confini nazionali, Webuild è presente in alcuni dei cantieri underground più complessi del pianeta, dalla Francia al Canada, dagli Stati Uniti all’Australia, fino in Perù, Romania e Austria. Le Tunnel Boring Machine che lavorano in questi cantieri formano una rete sotterranea globale che attraversa continenti, geologie e culture.
Un patrimonio tecnologico che racconta la leadership di Webuild nel mondo degli scavi delle gallerie e la capacità di affrontare, metro dopo metro, alcune tra le sfide ingegneristiche più complesse del nostro tempo.