Snowy 2.0: l’Australia investe sulle energie pulite

Snowy 2.0: l’Australia investe sulle energie pulite

Nella regione Sud dell’Australia, proprio nel cuore delle Snowy Mountains, la catena montuosa più alta del paese, i lavori di scavo sono iniziati. L’obiettivo è la realizzazione di Snowy 2.0, un impianto idroelettrico che contribuirà a sostenere la transizione energetica australiana dai combustibili fossili all’energia pulita.
In questa regione ricca di foreste verdi e aspre pianure tutto è pronto per cominciare gli scavi di una serie di pozzi e tunnel ai quali si affiancherà la costruzione di una centrale elettrica sotterranea, capace di alimentare 200 milioni di lampadine.
Snowy 2.0 è quello che tecnicamente viene definito un “pumped storage scheme” (un impianto di pompaggio), che permette alla centrale elettrica di riciclare l’acqua utilizzata per far muovere le sue turbine. La particolarità sta nel fatto che l’impianto è in grado di produrre energia in base alla domanda, con un tempo di risposta brevissimo (appena 90 secondi), trasformando così il progetto nella soluzione più efficiente al sopraggiungere di due problemi: un picco di domanda di elettricità, oppure un crollo della produzione eolica o solare legato a condizioni metereologiche sfavorevoli.

Le origini di Snowy

Snowy 2.0 non nasce oggi. L’impianto è l’espansione dello Snowy Mountains Hydro-electric Scheme, una rete di impianti idroelettrici attiva nella regione e gestita da Snowy Hydro, una delle più grandi aziende energetiche del paese. Il contributo del nuovo impianto aggiungerà altri 2.000 MW di capacità di generazione energetica ai 4.100 già assicurati dal primo Snowy, oltre a 350.000 MW ora di stoccaggio energetico su larga scala.
Anche la posizione è strategica, perché gli impianti si trovano proprio sull’asse che unisce le due più grandi città australiane, Sydney e Melbourne.
«Snowy 2.0, come l’originale Snowy Scheme – commenta all’interno di un comunicato stampa Paul Broad, chief executive di Snowy Hydro – è un progetto di portata nazionale, vitale per l’economia australiana e per la sua transizione energetica».

A questa transizione Snowy Hydro partecipa sostenendo la produzione energetica per il paese intero attraverso la gestione di 16 opere, divise tra dighe e impianti idroelettrici, oltre a una stazione di pompaggio simile per concezione a Snowy.
Generalmente un “pumped storage scheme” è costituito da due invasi di acqua posti ad altezze differenti, in mezzo ai quali si trova la stazione di pompaggio. L’acqua presente nell’invaso superiore passa attraverso la stazione facendo muovere le turbine che generano elettricità prima di finire nel bacino inferiore. A questo punto l’acqua viene pompata di nuovo nel bacino superiore per ricominciare il processo. Il bacino superiore diventa così simile a un enorme contenitore pronto ad essere utilizzato in caso di bisogno.
Nel caso di Snowy 2.0, Salini Impregilo e la compagnia australiana Clough, i due gruppi incaricati di realizzare l’opera, collegheranno le dighe esistenti di Tantangara e Talbingo con i loro rispettivi invasi scavando una serie di tunnel. Tra le dighe, distanti 27 chilometri, sarà realizzata una centrale elettrica e un impianto di pompaggio a circa un chilometro di profondità dalla superficie.
Il bacino della diga Tantangara, ad un’altitudine di 1.222 metri, diventerà così l’invaso superiore con una capacità di 254.100 megalitri; mentre quello di Talbingo, a 546 metri di altezza sopra il livello del mare e con una capacità di 920.600 megalitri, sarà l’invaso inferiore.

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Snowy 2.0 al centro di un grande progetto

L’idroelettrico rappresenta una fonte strategica nella produzione di energie pulite in Australia e – secondo il Clean Energy Council (un’organizzazione non-profit specializzata proprio sulle rinnovabili) – è responsabile per il 34% dell’energia “green”.
Tuttavia – per quanto decisivo tra le energie “green” – l’idroelettrico rappresenta ancora il 5,74% dell’intera dotazione energetica nazionale. Una quota destinata però a salire nei prossimi anni. Ad oggi la maggior parte della produzione di energia idroelettrica è concentrata in due stati, la Tasmania e il New South Wales, proprio dove sorgerà lo Snowy 2.0.