Il primo treno della linea M3 corre sotto Copenhagen

Il 6 marzo il viaggio del primo treno aperto a visitatori esterni

Il 6 marzo il primo gruppo di visitatori scende nel sottosuolo di Copenhagen per fare un giro in treno. O meglio su uno dei treni driverless che corre sulla linea Cityringen, l’avveniristico progetto di mobilità sostenibile che circonda la capitale danese.
Il privilegio, riservato a un gruppo di giornalisti, anticipa di qualche mese l’inaugurazione della metropolitana Cityringen, programmata a meno di 9 anni dall’inizio dei lavori. Da quel momento molto cambierà per la mobilità cittadina perché i treni di Cityringen saranno in grado di trasportare oltre 240.000 passeggeri al giorno (72 milioni in un anno), contribuendo a trasformare la capitale della Danimarca in una città carbon neutral.

la linea M3 e la mobilità sostenibile

La nuova metro avrà un impatto positivo sulla mobilità cittadina e sulla riduzione delle emissioni atmosferiche. Questo grazie innanzitutto alla sua capacità di muoversi intorno al centro cittadino servendo moltissimi quartieri. Una volta inaugurata, i cittadini avranno accesso alle stazioni della nuova metro o di altre linee già in funzione in città a una distanza massima di 600 metri, e l’infrastruttura arriverà in questo modo a servire l’85% della popolazione cittadina. I collegamenti con la linea metropolitana già esistente così come quelli con le stazioni di bus e treni presenti in città contribuiranno a far crescere l’impatto della linea riducendo in modo sostanziale l’utilizzo delle automobili.
Ecco perché l’inaugurazione di Cityringen è considerata uno dei momenti chiave per raggiungere l’obiettivo prefissato dal governo di azzerare le emissioni atmosferiche nocive in città entro il 2025. E proprio da quell’anno l’amministrazione cittadina prevede che il 75% degli spostamenti sarà compiuto a piedi, in bicicletta o sui mezzi pubblici.

I segreti di un progetto ambizioso

Realizzare Cityringen, con il suo portato di tecnologia e innovazione, non è stata impresa facile. CMT (la società controllata al 100% da Salini Impregilo che ha costruito l’infrastruttura) è stata impegnata per circa 9 anni portando a termine 15,5 chilometri di linea con 17 stazioni. Un risultato significativo, già in termini di tempi, se si considera il confronto europeo con altre linee driverless, simili per tecnologia a Cityringen, anche se realizzate in luoghi e condizioni differenti.

Cityringen

A Parigi, per realizzare la linea 14 lunga 9,2 chilometri sono stati necessari 15 anni di lavori (1993 – 2007); 12,8 anni sono serviti per terminale la Linea 5 di Milano (2007 – 2015) e 15 anni per la Linea 9 di Barcellona (2002 – 2016).
Oltre al tempo di realizzazione, l’opera è significativa anche per la complessità degli scavi in alcuni punti della città. In concomitanza con i Magasin Du Nord (il più importante e storico grande magazzino di Copenhagen) lo scavo è passato a un metro e mezzo dalle fondamenta dell’edificio, senza mai richiedere un giorno di chiusura alle attività commerciali. O ancora, sotto la Marble Church (la chiesa più importante della città) è stata realizzata la stazione più profonda del progetto, proteggendo e garantendo l’assoluta tutela del monumento.

La sicurezza dei cantieri

Proteggere l’ambiente è stato da sempre un imperativo nello sviluppo del progetto, accompagnato però anche alla tutela delle persone che hanno lavorato nei cantieri. Anche da questo punto di vista Cityringen può essere considerata un’eccellenza europea. A dicembre scorso è stato infatti festeggiato il milione di ore senza incidenti che avrebbero causato l’assenza di operai dai cantieri, un vero record che dimostra la grande attenzione posta sul tema della safety. In generale, gli incidenti accaduti nei cantieri della linea sono stati cinque volte inferiori rispetto alla media della Danimarca. È un altro segnale di un progetto che, dall’innovazione tecnologica all’impatto ambientale fino alla tutela delle persone, ha sempre rispettato gli standard dell’eccellenza trasformando una linea metropolitana in uno strumento prezioso per la mobilità sostenibile di una città.