Trasporti Usa, pochi fondi per il settore

Strade, autostrade, ponti e tunnel: stato dell’arte e prospettive di crescita

Per l’anno 2017 è prevista una crescita degli investimenti nel settore delle infrastrutture negli Stati Uniti dell’1,3% che tuttavia non sembra sufficiente a interrompere il deterioramento di strade, ponti e altre strutture essenziali per l’economia del paese.
L’amministrazione repubblicana di Donald Trump sta lavorando su progetti di riforma cosi come su un piano di investimenti per arrestare il declino di un settore tanto strategico. Ma i tempi saranno lunghi per l’arrivo di nuovi fondi anche se i senatori del Partito Democratico hanno segnalato la volontà di lavorare con Trump sulla questione, producendo un loro piano alternativo a quello del Presidente.

Secondo l’ARTBA (American Road & Transportation Builders Association) le infrastrutture di trasporto rappresentano uno dei fattori trainanti per l’economia americana e – all’interno del Report “Market Forecast 2017” – l’Associazione indica per il 2017 una crescita degli investimenti nel settore dell’1,3% per un ammontare totale pari a 247,8 miliardi di dollari.
Nonostante questo risultato, l’ARTBA denuncia che gli investimenti previsti per l’anno non sono ancora sufficienti e che questo dipende anche dal ritardo accumulato nell’assegnazione dei fondi previsti dal Fast Act approvato nel dicembre 2015 dalla precedente Amministrazione.

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Servono risorse in più se è vero che, come ha denunciato l’ASCE (American Society of Civil Engineers) nel suo ultimo report sullo stato delle infrastrutture americane, le strade hanno ricevuto il voto D e i ponti il voto C+, valutazioni rimaste invariate rispetto all’ultima edizione.
Il sistema stradale versa infatti in uno stato abbastanza critico in termini sia di condizioni che di capacità di smaltire il traffico. Il 32% delle strade principali è in condizioni mediocri e la loro manutenzione costerebbe alla collettività 67 miliardi di dollari. Guardando alle autostrade, il 47% del totale è congestionato e questo comporta per gli automobilisti una spesa annuale di carburante pari a 101 miliardi di dollari, oltre a 39 ore perse ogni anno nel traffico.
Questo ritardo conferma allo stesso tempo che esistono interessanti opportunità per la crescita del mercato nei prossimi anni. 

Nel corso del 2017, calcola l’ARTBA, saranno investiti nella costruzione di autostrade e ponti pubblici 88,7 miliardi di dollari, contro gli 89,9 miliardi del 2016. Rispetto a questo totale, 55,8 miliardi saranno destinati ad autostrade e strade, il resto (32,9 miliardi) a ponti e tunnel.
Così come le strade, anche i ponti e i tunnel hanno bisogno di interventi urgenti: l’età media del totale è di 42 anni e un ponte ogni 9 è considerato strutturalmente “deficient”.

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Sebbene nell’anno in corso lo stock di investimenti nella costruzione di tunnel e ponti pubblici sia previsto in leggero calo (32,9 miliardi di dollari rispetto ai 33,3 miliardi del 2016), dal 2018 il mercato dovrebbe ricominciare a crescere in modo significativo fino a raggiungere i 35,6 miliardi di dollari nel 2021.
Gli stanziamenti annunciati su strade, autostrade, ponti e tunnel non bastano però da soli per colmare il ritardo infrastrutturale del settore.

«Anche se il Fast Act prevede lo stanziamento di fondi da parte del Dipartimento dei Trasporti – si legge nel rapporto ARTBA – il loro aumento contenuto non è sufficiente per garantire una reale crescita del mercato in tutto il paese. Ecco perché sarà compito dei governi locali garantire risorse nuove per far crescere gli investimenti».
La risposta a questa esigenza è arrivata già in parte nel 2016 con la decisione di 24 stati che hanno approvato un pacchetto di misure fiscali per raccogliere nei prossimi 40 anni 207 miliardi di dollari da spendere su autostrade, ponti, porti e altre infrastrutture.
A questi fondi si aggiungono poi le risorse derivanti dalle partnership pubblico-privato. Nel 2016 sono stati chiusi cinque grandi progetti PPP in Arizona, Washington, Georgia, Texas, Virginia, per investimenti totali pari a 3,3 miliardi di dollari.