I grattacieli di CityLife a Milano

Il quartiere CityLife di Milano è il frutto del progetto di riqualificazione urbana più ampio d’Europa: con la riconversione dell’ex area fieristica del Portello, nel giro di pochi anni la città si è dotata di un distretto unico nel suo genere e già oggi iconico. A rubare lo sguardo sono ovviamente i grattacieli di CityLife Milano, ovvero i tre protagonisti di Piazza Tre Torri, vero cuore pulsante del modernissimo quartiere meneghino. Questi giganti hanno cambiato nuovamente – e in fretta – lo skyline della città, diventando essi stessi un nuovo centro d’interesse per chi visita Milano.

Quartiere CityLife a Milano: cosa c’era prima

Come ben sanno i milanesi, l’attuale quartiere CityLife è sorto lì dove un tempo trovava posto il polo fieristico della città, il quale è stato spostato a Rho-Pero per l’Expo 2015. Lo stesso CityLife peraltro avrebbe dovuto essere pronto in gran parte entro lo stesso anno, ma diversi ritardi hanno portato a posticipare nel tempo la consegna dei lavori. Quella che sorgeva qui fino a pochi anni fa era di fatto l’evoluzione della Fiera Campionaria, inaugurata nel 1923 e via via ingrandita nel corso del tempo. Nel momento in cui si è scelto di spostare il polo fieristico fuori città – decisione che è stata presa nel 2006 – il dibattito si è spostato sui progetti di riqualificazione del quartiere: l’obiettivo centrale è stato quello di connettere il quartiere con il resto del tessuto urbano, creando un’area all’insegna dell’architettura e del verde.

Piazza Tre Torri di CityLife

Epicentro del quartiere del nuovissimo quartiere sono i palazzi di CityLife, ovvero i 3 giganti che incorniciano Piazza Tre Torri, che proprio dai grattacieli prende il nome. Vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche di questi 3 altissimi edifici.

Torre Isozaki: la torre Isozaki è il grattacielo più alto d’Italia per numero di piani, contandone complessivamente 50; è al secondo posto nella classifica dell’altezza complessiva, con i suoi 209 metri, dietro alla Torre Unicredit, anch’essa a Milano, la quale viene “aiutata” dalla guglia a raggiungere 231 metri. Progettato dall’architetto giapponese Arata Isozaki in collaborazione con l’architetto italiano Andrea Maffei, è stato inaugurato nel 2015, dopo 3 anni di lavoro. Questo edificio dallo stile postmoderno è stato soprannominato “Il dritto” per essere immediatamente distinto dagli altri due palazzi di CityLife; a renderlo unico sono tra le altre cose le 4 staffe di supporto che ancorano il grattacielo al suolo sul fronte e sul retro, entrambe facciate ondulate. Il proprietario dell’edificio è Allianz, che ha insediato al suo interno i propri edifici, ospitando complessivamente 2.800 dipendenti del gruppo. Essendo il tetto più alto della città, la Torre Isozaki ospita sulla sua sommità, come da tradizione, una copia fedele della Madonnina.

Torre Hadid: il secondo per altezza tra i grattacieli di CityLife, chiamato anche Torre Generali (per via del proprietario) o “Lo storto” per la sua peculiare forma, è stato progettato dall’architetta anglo-irachena Zaha Hadid. L’altezza complessiva del palazzo, tenendo in considerazione anche il prolungamento superiore per l’insegna Generali, è di 192 metri, mentre il tetto è posto a 177 metri. I piani sono 44, 39 dei quali destinati a uffici. I lavori di costruzione hanno avuto luogo tra il 2014 e il 2017, con l’inaugurazione ufficiale che è però avvenuta solamente nel 2019. La caratteristica principale della Torre Hadid è la sua torsione, che inizia dalla base e va poi attenuandosi avvicinandosi alla sommità, dove raggiunge la verticalità perfetta. Il grattacielo è collegato direttamente al vicino centro commerciale.

Torre Libeskind: chiamato anche Torre Pwc per via del proprietario o “Il Curvo” per via della forma complessiva, questo grattacielo è alto 175 metri. Proprio il fatto di piegarsi su sé stesso rende questo palazzo memorabile, dando peraltro l’impressione, a chi si trova ai piani più alti, di essere sospeso nel vuoto. Il disegno di questo edificio porta la firma dell’architetto statunitense Daniel Libeskind: le linee del palazzo suggeriscono la presenza di una sfera ideale che avvolge e contiene Piazza Tre Torri. Si tratta dell’ultimo palazzo costruito all’interno del Business District di CityLife: anche in questo caso i 30 piani sono destinati a uso ufficio.

CityLife Shopping District

I grattacieli di CityLife sono certamente l’attrazione principale dell’omonimo quartiere di Milano. Ma questo quartiere non si esaurisce nella sola piazza Tre Torri e dai relativi palazzi. È da segnalare per esempio il CityLife Shopping District, un centro commerciale a cui si accede passando per l’ampia area pedonale allestita con grandi vasche verdi in acciaio. Al suo interno sono presenti 7 sale cinema, 20 ristoranti e oltre 80 negozi; la parte coperta è stata progettata da Zaha Hadid, mentre la promenade open air porta la firma dello studio Mario Galantino, e si distingue per lo stile minimal.

Le residenze di CityLife a Milano

Come si è visto, i grattacieli di CityLife a Milano sono occupati da uffici. Ecco che allora il quartiere si è dotato e si sta dotando di edifici adibiti a residenze. Nello specifico si parla di 8 residenze disegnate da Daniel Libeskind e altre 7 progettate da Zaha Hadid: digradanti le prime, sinuose le seconde. Va peraltro detto che non tutto quello che era il vecchio polo fieristico è stato cancellato; è ancora presente il Palazzo delle Scintille, ovvero l’ex Padiglione 3, progettato nel 1923 da Paolo Vietti Violi con chiari rimandi all’Art Nouveau.

Il doppio edificio a onda: City Wave

L’ultimo importante tassello di CityLife sarà City Wave, un doppio edificio a onda caratterizzato da una piazza centrale coperta. Il progetto è stato firmato dallo studio danese Bjarke Ingels Group, e i lavori sono iniziati nel 2021, con la consegna dell’opera prevista per il 2025. Concetti chiave saranno sostenibilità e qualità della vita: ecco che allora l’alimentazione del complesso sarà unicamente con fonti rinnovabili, con entrambi gli edifici che saranno ricoperti interamente da pannelli fotovoltaici. Nella parte più alta dell’onda, City Wave arriverà a ospitare 20 piani fuori terra, nella parte West; la parte più alta del segmento East ospiterà invece 10 piani.