5 segreti della metro di New York: dall’opera di Yayoi Kusama a Bryant Park

La metropolitana di New York nasconde, tra le sue centinaia di stazioni, dei veri e propri gioielli. Dall’opera d'arte di Yayoi Kusama all’omaggio al Bryant Park di Manhattan, scopriamo come alcuni luoghi sotterranei siano tra le migliori opere della Grande Mela.

New York è senza ombra di dubbio una delle città più affascinanti del mondo: le strade iconiche, i tombini che fumano, i grattacieli infiniti, un set cinematografico a cielo aperto.

Ma c’è anche quella parte della Grande Mela che non si vede subito, ovvero la metropolitana, una delle più grandi del pianeta.

E trovandosi in una città così, la metro di New York non poteva che nascondere gioielli architettonici unici nel loro genere.

1. Grand Central Madison, la stazione della metropolitana più bella al mondo, con le opere d’arte di Yayoi Kusama

Nel 2024 questa stazione della metropolitana di New York ha ricevuto il Prix Versailles Interior Award dell’UNESCO per la stazione passeggeri più bella del mondo.

Il terminal ha al suo interno vere e proprie opere d’arte, come i mosaici di artisti iconici come l’artista giapponese Yayoi Kusama e Kiki Smith.

2. Linea F Sixth Avenue Local, il rinnovamento della metro di New York

Alla fine degli anni Settanta, la rete metro di New York fu interessata da un ampio piano di rinnovamento. Le italiane Impresit-Girola-Lodigiani Inc., poi confluite nel gruppo oggi Webuild, parteciparono alla joint venture commissionata dalla New York City Transit Authority per il rinnovamento di due segmenti della linea F, entrambi situati in una zona centralissima dell’Upper East Side di Manhattan, tra Park Avenue e FDR Drive.

Il progetto prevedeva quattro binari disposti su due livelli: il primo tratto (378 metri) fu scavato con tecniche tradizionali, mentre il secondo (738 metri) impiegò una fresa Robbins a piena sezione, che consentiva di evitare l’uso di esplosivi.

I lavori non intaccarono l’efficacia della metropolitana della Grande Mela, l’unica al mondo a funzionare per 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno.

Webuild Multimedia Library

3. 42nd Street–Bryant Park: l’omaggio al Bryant Park di Manhattan

In questa stazione della metropolitana di New York è possibile ammirare un iconico murales di Samm Kunce: l’opera richiama elementi naturali come le foglie, il legno e le radici che rendono omaggio al famoso Bryant Park di Manhattan.

Insieme a queste immagini c’è una frase molto importante: “Nature must not win the game, but she cannot lose.”, ovvero “La natura potrà anche non vincere la partita, ma di certo non può perderla”.

4. Broadway–Lafayette/Bleecker St.: la metropolitana di New York diventa un alveare

Tra le installazioni più recenti c’è Hive, creata nel 2012 da Leo Villareal per questa stazione della metro di New York. L’opera trasforma il soffitto della stazione in un grande alveare di luci: una composizione di forme esagonali illuminate da LED colorati che si accendono e si muovono in sequenze dinamiche.

Villareal ha voluto evocare l’energia frenetica della vita sotterranea newyorkese, paragonandola a quella di uno sciame di api in perenne movimento.

5. City Hall: la prima stazione della metro di New York

Nel 1904 nasce la metropolitana di New York, la prima fuori dall’Europa. E la prima corsa è partita da City Hall, all’epoca un gioiello raro di architettura sotterranea.

A colpire subito lo sguardo sono i soffitti a volta con lucernai, che un tempo lasciavano filtrare la luce naturale nella stazione. Dove non arrivava il sole, grandi lampadari dorati illuminavano l’ambiente. A completare il fascino del luogo, le iconiche piastrelle verde smeraldo.

Nonostante la sua bellezza, la stazione è chiusa dal 1945 per problemi logistici ed è diventata una stazione fantasma. Si può visitare solo in un modo: diventando membri del New York Transit Museum e partecipando alle visite guidate organizzate.