Ponte 25 de abril a Lisbona: un omaggio alla democrazia

Lisbona, la più occidentale delle città europee, l’unica delle capitali ad affacciarsi sull’Oceano Atlantico. Non stupisce che questa città eminentemente marina abbia una certa confidenza con i ponti, tanto più che di fronte a essa si snodano gli ultimi chilometri del fiume Tago, il più lungo della Penisola iberica. Lì, poco prima e di fronte a Lisbona, il Tago si allarga grandemente, prima di tuffarsi nelle acque dell’Oceano Atlantico. Ed è tra i lontani argini di questo fiume che, negli anni, sono stati costruiti due enormi ponti. Il più recente, il Ponte Vasco da Gama, è stato inaugurato nel 1998, misura 12 chilometri, ed è stato il ponte più lungo del continente fino al 2018 (anno in cui è stato superato dal ponte di Crimea). Il più vecchio è invece il famoso ponte 25 de Abril, il ponte 25 Aprile, lungo “solamente” 2,27 chilometri. All’epoca della sua inaugurazione, però, anche questo era stato salutato come il ponte sospeso più lungo d’Europa.

 

I primi progetti del ponte 25 de Abril

Oggi è quasi impossibile immaginare la capitale lusitana senza il ponte 25 de Abril. Questa opera faraonica, venne costruita solamente negli anni Sessanta, ma le prime ipotesi di costruzione erano state avanzate quasi un secolo prima. Il primo a prendere seriamente in considerazione l’idea di collegare Lisbona con il margine meridionale del Tago fu l’ingegnere portoghese Miguel Pais, che propose il suo progetto nel 1876.

Si trattava di un’opera assolutamente fuori scala per i ponti dell’epoca, eppure, da un certo punto di vista, la sua proposta non era del tutto fuori luogo. In quegli anni infatti il governo portoghese, presieduto da Fontes Pereira de Melo, stava investendo enormi risorse ed energie proprio nella modernizzazione strutturale del paese: nonostante la perdita del Brasile, il Portogallo era ancora una grande potenza coloniale, potendo contare su Mozambico, Capo Verde, Angola e via dicendo. L’idea di Pais, nonostante questo, non trovò il favore del governo. Ormai, però, l’idea di unire le due rive del Tago era nata. Negli anni Ottanta vennero fatti tanti altri progetti, spesso da ingegneri stranieri, nessuno dei quali venne approvato dal governo. Qualcuno arrivò perfino a proporre qualcosa di totalmente diverso per attraversare il fiume, non un ponte, quanto invece un tunnel, pensando a quanto era già stato fatto sotto al Tamigi a Londra nel 1843, sotto il Mersey a Liverpool nel 1886 o sotto il Severn, in Galles, nello stesso anno. I progetti si moltiplicarono, in particolare negli anni Dieci del secolo successivo: all’epoca, però, il Portogallo doveva fronteggiare prima la guerra e la fame, poi il malcontento generale, infine i disordini, che portarono inevitabilmente il paese verso il regime di Salazar. Non era, dunque, tempo di prendere in considerazione grandi opere pubbliche.

La costruzione del ponte 25 Aprile di Lisbona

Il Portogallo in cui prende forma il progetto concreto del ponte 25 Aprile di Lisbona è un paese diverso da quello descritto sopra. Si tratta di uno stato che sta affrontando una grande crisi economica, e che esce da anni di disordini e di terrorismo. Nel 1926 un golpe porta il Portogallo verso la dittatura, con l’avanzata di Antonio de Oliveira Salazar, prima ministro delle Finanze e poi capo del governo. Con un regime di questo tipo la costruzione del ponte trova posto nella lista dei progetti futuribili. Il progetto preso in considerazione è firmato dal portoghese Antonio Belo: presentato nel 1929, convince il governo, che nomina un’apposita Commissione nel 1933. Evidentemente, però, non era nemmeno quello il momento giusto per mettere in cantiere un’opera di tale portata. Solo nel 1958 il governo diede effettivamente la approvazione per la costruzione del ponte 25 de Abril. È probabile che la finale accettazione di Salazar sia stata spinta dalla volontà di dare lustro al Portogallo, e soprattutto di concentrare l’attenzione pubblica sulla costruzione di un enorme ponte, e non invece sulla drammatica guerra in Mozambico.

Il costo per la costruzione del ponte 25 de Abril era spropositato (2,2 miliardi di escudos, circa 800 milioni di euro attuali) e del tutto impossibile da sostenere per le casse dello stato. Fu così che il ponte 25 Aprile di Lisbona venne costruito quasi interamente con crediti esteri, e nella fattispecie provenienti dagli Stati Uniti, anche se questo non venne mai rivelato all’opinione pubblica. Non bisogna stupirsi di questo legame tra Lisbona e Washington: pur essendo una dittatura, il Portogallo restava uno dei membri fondatore della Nato, nonché dell’EFTA. Non solo i soldi erano statunitensi, del resto. Anche l’impresa di costruzioni che aveva vinto il concorso per la realizzazione del ponte lo era, e non fu un caso: quella stessa impresa aveva infatti partecipato anche alla costruzione del Golden Gate Bridge di San Francisco, al quale il progetto del ponte 25 Aprile si ispirava esplicitamente.

I lavori iniziarono il 5 novembre del 1962 e terminarono meno di 4 anni dopo, con 6 mesi di anticipo sulla data fissata all’inizio. In tutto furono impiegati operai di 11 imprese differenti, per un totale di circa 2.800 operai.

I numeri del ponte 25 de Abril

Un enorme colosso d’acciaio, alto 70 metri e lungo 2,3 chilometri. Per anni il ponte 25 de Abril è stato il 5° ponte più lungo del mondo e il primo al di fuori degli Stati Uniti. Ma la costruzione di questo ponte comportò anche la realizzazione di 15 chilometri di autostrada, di un viadotto di quasi un chilometro, di rampe e via dicendo. E, va sottolineato, il ponte è sia stradale che ferroviario, con la parte inferiore dedicata per l’appunto ai treni. Non è tutto qui: il ponte si ripagò molto velocemente – dando così la possibilità di rimborsare in tempi brevi i prestiti statunitensi – grazie alla crescita urbanistica ed economica conseguente, nonché grazie al turismo che nacque intorno a quest’opera architettonica.

Inaugurato come ponte Salazar il 6 agosto 1966, il ponte cambiò nome nel 1974, quando la dittatura portoghese venne ribaltata da un golpe veloce e senza spargimenti di sangue. A suggellare la data di quella rivoluzione, il ponte venne ribattezzato, per l’appunto, 25 del Abril.