Dalle Everglades al Mississippi, pioggia di fondi per l’ecosistema Usa

Il Genio militare gestirà progetti per 23 miliardi di dollari da destinare a opere per la tutela dell’ambiente

Preservare le risorse idriche, ripristinare l’ecosistema, costruire nuove infrastrutture in grado di aumentare la protezione e la resilienza di fronte agli impatti climatici. Il Corpo degli Ingegneri dell’Esercito degli Stati Uniti (U.S. Army Corps of Engineers – USACE) ha annunciato per il 2022 un intenso programma infrastrutturale, per un totale di 22,8 miliardi di dollari, messo a disposizione dall’amministrazione americana grazie a 17,1 miliardi della legge Infrastructure Investment and Jobs Act e altri 5,7 miliardi provenienti dalla legge sugli stanziamenti in caso di calamità.

Si tratta di finanziamenti supplementari che permetteranno al Genio militare di migliorare infrastrutture esistenti, riparare canali di dragaggio in risposta alle inondazioni e alle tempeste costiere, bonificare aree critiche.

Nuovi interventi per proteggere le Everglades

Nella lista dei progetti, il più vasto riguarda la Florida con 1,1 miliardi per il recupero delle Everglades, il polmone verde degli Stati Uniti, con progetti per la raccolta e lo stoccaggio delle acque superficiali in eccesso, la gestione dei rilasci di acqua e la riduzione al minimo delle perdite di infiltrazione durante i periodi di siccità.

Il finanziamento federale affidato al Corpo degli Ingegneri si aggiunge ad altri interventi attivati nell’ultimo ventennio e raccolti nel Comprehensive Everglades Restoration Plan (CERP), che si propone di recuperare e preservare quel tesoro naturale che sorge nella punta più a Sud del Paese con una serie di progetti, il più importante dei quali è stato affidato al Gruppo Webuild con la sua controllata statunitense Lane Construction.

Lo snodo principale per il recupero idrologico delle Everglades è il lago Okeechobee, l’ottavo degli Stati Uniti per ampiezza e il primo della Florida.  Chiamato così dalla contrazione delle parole acqua (oki) e grande (chubi) nella lingua di varie tribù di nativi americani, dagli Hitchiti, ai Mayaca, ai Seminole, questo bacino naturale ha il suo principale emissario nel fiume Kissimmee e con altri canali in uscita forma due grandi estuari: Caloosahatchee nella zona del Golfo del Messico e St. Lucie sulla costa atlantica a nord di Palm Beach.

Il progetto Caloosahatchee C-43 West Basin Storage Reservoir (WBSR), affidato a Lane, punta alla riqualificazione dei terreni paludosi e al contenimento delle acque reflue, grazie alla realizzazione di un bacino nell’estuario Caloosahatchee, con una diga in terra con perimetro di 26,2 chilometri e un setto separatore dei due bacini di 4,5 chilometri. In totale i bacini si estenderanno per circa 40,5 chilometri quadrati e conterranno 210 milioni di metri cubi d’acqua. Durante i periodi di pioggia, il bacino permetterà di contenere le acque contaminate provenienti dai terreni residenziali e agricoli dell’area e, nei periodi di secca, garantirà l’apporto idrico necessario per mantenere livelli ottimali di salinità. Il completamento è previsto nel 2024.

Il Corpo degli Ingegneri in difesa dell’ambiente

Il Corpo degli Ingegneri dell’Esercito, le cui origini risalgono alla fine del 1700, è diventato dagli anni ’60 l’agenzia leader per la conservazione e il restauro ambientale, con piena responsabilità e gestione di infrastrutture civili, tra cui oltre 600 dighe e 12 mila miglia di canali di navigazione interna commerciali. Effettua, inoltre, dragaggi per più di 150 milioni di metri cubi e ha in carico la manutenzione di 926 porti. Possiede e gestisce il 24% della capacità idroelettrica degli Stati Uniti o il 3% della capacità elettrica totale degli Stati Uniti.

Nel programma annunciato per il 2022 vi sono studi di progetti nei quattro stati in cui sono stati dichiarati gravi disastri l’anno scorso per il passaggio dell’uragano Ida: New Jersey, New York, Pennsylvania e Louisiana. In quest’ultimo saranno inoltre attivati messe a dura prova da inondazioni e tempeste e per migliorare lo stelo principale del fiume Mississippi inferiore.

Gli interventi concentrati sul Mississippi

Lungo il corso del Mississippi si concentrano alcuni dei maggiori interventi previsti, con progetti per 732 milioni nella regione di St. Louis, tra Missouri e Illinois, per migliorare la navigazione e gli habitat ambientali. I fondi federali permetteranno la costruzione di una nuova chiusa da 365 metri nel sistema  idraulico Lock and Dam 25, che con l’attuale chiusa di 182 metri, inaugurata nel 1939, non consente il passaggio di grandi chiatte di trasporto. Inoltre, poco più a Nord, nel complesso Lock and Dam 22 verranno eseguiti lavori per 97,1 milioni per migliorare il passaggio per i pesci.

Infine, il progetto New Soo Lock a Sault Ste. Marie, nel Michigan lungo il confine con il Canada, riceverà 480 milioni e sarà fondamentale per aumentare la resilienza nel sistema di navigazione dei Grandi Laghi. Attualmente ci sono due camere di chiusura attive presso la struttura di Soo Locks, le chiuse di Poe e MacArthur. Il Poe Lock è l’unico abbastanza grande da permettere ai mercantili di 300 metri di attraversare le chiuse. Il nuovo complesso Soo sostituirà le chiuse inattive Davis e Sabin e avrà le stesse dimensioni del Poe Lock, con una lunghezza di 365 metri e un’altezza di 110.

L’importanza di questo snodo è rappresentata dall’inteso volume di traffico marittimo. Circa 80 milioni di tonnellate di merci commerciali passano ogni anno attraverso i Soo Locks. La struttura, che opera lungo il fiume St. Marys nel distretto di Detroit, è gestita e mantenuta dal Corpo degli ingegneri dell’esercito degli Stati Uniti e costituisce la via principale per la catena di approvvigionamento del minerale di ferro del Paese.