Roma, 8 miliardi per il rilancio della città eterna

Il PNRR prevede un investimento massiccio sul rilancio infrastrutturale della capitale d’Italia

Anche Roma, città simbolo della bellezza e magnete per il turismo mondiale è una delle grandi direttrici lungo le quali saranno investiti i fondi del PNRR, il piano nazionale di rilancio e resilienza elaborato con gli stanziamenti e le indicazioni del Next Generation EU dell’Unione europea.

Per la città eterna accedere ai fondi del PNRR e del Fondo nazionale complementare significa poter contare su 8,2 miliardi di euro di investimenti che saranno canalizzati soprattutto per lo sviluppo di progetti infrastrutturali, legati alla mobilità sostenibile, ma anche impegnati per la rigenerazione urbana e la trasformazione della metropoli in una città smart.

Il piano di interventi è stato annunciato nei giorni scorsi dal ministro delle Infrastrutture italiano, Enrico Giovannini, che ha indicato la cifra di 7,6 miliardi da destinare esclusivamente a mobilità, risorse idriche, casa, rigenerazione urbana, mentre circa 600 milioni di euro serviranno per finanziare il progetto “Caput Mundi”, lanciato dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, e dedicato proprio al sostegno del turismo nella capitale italiana dopo gli anni difficili del Covid.

Il piano è stato accolto dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che commentando la ripartizione degli stanziamenti ha spiegato che l’obiettivo dell’amministrazione è «integrare il futuro di Roma con gli asset strategici del PNRR, con lo sviluppo intelligente, la mobilità sostenibile, l’economia circolare, l’inclusione territoriale».

La cura del ferro per la capitale d’Italia

Il cuore degli interventi previsti dal PNRR riguarda principalmente lo sviluppo delle direttrici di collegamento via rotaia. Da un lato l’alta velocità, che sarà ampliata per arrivare a servire in modo ancora più massiccio la capitale, dall’altro le linee metropolitane e le ferrovie locali, che saranno sviluppate ulteriormente rispetto allo stato attuale.

I piani del governo prevedono di dirottare verso la mobilità 3,7 miliardi di euro. Di questi circa 2 miliardi saranno stanziati per le linee ferroviarie locali e per l’alta velocità e circa 1,6 miliardi per il trasporto rapido di massa, quindi le linee metropolitane, e per rinnovare il parco degli autobus che assicurano il servizio di trasporto cittadino. Secondo quanto dichiarato dal ministro Giovannini una delle opere simbolo del rilancio infrastrutturale di Roma sarà il completamento della linea C della metropolitana per il quale saranno destinati 1,6 miliardi di euro. La linea, realizzata da un consorzio di imprese di cui è parte il Gruppo Webuild, è una delle grandi infrastrutture della capitale perché parte dai confini della città fino a raggiungere il centro storico. Attualmente la tratta in esercizio è lunga 20 chilometri con 22 stazioni, ma i lavori proseguono nel centro cittadino e nel 2024 prevedono l’apertura delle nuove stazioni di Amba Aradam e Fori Imperiali.

Oltre alla conclusione dei lavori sulla linea C, il sindaco Gualtieri ha indicato anche la necessità di prolungare le altre due linee metropolitane della città, la A e la B, oltre alla richiesta di finanziare la linea di tram che collegherà la stazione Termini, uno dei principali hub ferroviari d’Europa, con il Vaticano e con il quartiere Aurelio.

Il collegamento con il Vaticano non è casuale perché molti degli interventi previsti dal PNRR guardano al grande evento mondiale che Roma ospiterà tra pochi anni: il Giubileo del 2025.

 

Il Giubileo occasione per il rilancio della città

Uno dei volani dello sviluppo di Roma è proprio l’Anno Santo. Come accadde nel 2000 la città si sta già preparando a questo evento e il governo italiano ha predisposto che una parte dei fondi del PNRR serviranno per dotare la metropoli delle infrastrutture necessarie per accogliere i milioni di pellegrini che arriveranno nella città. Ad oggi, ammontano a 1,3 miliardi di euro i fondi stanziati per l’Anno Santo e saranno utilizzati in parte proprio per realizzare alcune opere chiave come, ad esempio, il collegamento ferroviario tra stazione Termini e il Vaticano.

Al Giubileo del 2025 guarda anche il ministero del Turismo italiano che destina parte dei 500 milioni di euro del progetto “Caput Mundi” proprio allo sviluppo dell’attrattività cittadina. Parte di questo percorso è anche la riqualificazione urbana che passa per il rilancio delle periferie. Solo alla rigenerazione urbana delle periferie cittadine, che va dall’housing sociale alla riqualificazione delle strade, saranno investiti 354 milioni di euro.

«Destinare mezzo miliardo di euro tra centro e periferie – ha commentato il ministro del Turismo italiano Garavaglia – deve avere come obiettivo quello di gestire al meglio i flussi turistici nel tempo e nello spazio».

Dal turismo allo sviluppo delle infrastrutture, adesso la sfida è quella di mettere a terra i progetti trasformando la grande occasione dei fondi dell’Unione europea in una leva per il rilancio della capitale d’Italia. Un rilancio che passa per lo sviluppo della mobilità sostenibile e una trasformazione urbana vissuta in chiave green e smart.