New York City torna a investire nelle grandi opere

La Grande Mela macina un nuovo record: 83 miliardi di dollari spesi nel 2023 in infrastrutture

New York City ha recuperato in fretta i livelli pre-Covid e per gestire le nuove ondate turistiche è tornata a essere un cantiere a cielo aperto, con un ritmo molto elevato di nuove costruzioni o interventi di riqualificazione  di infrastrutture esistenti. Tanto che, entro la fine del 2023 la spesa totale per l’edilizia dovrebbe risultare pari a 83 miliardi di dollari con una crescita (al netto dell’inflazione) di 13 miliardi rispetto al 2022.

La stima è dell’agenzia New York Building Congress e tiene conto degli aumenti dei costi dei materiali e della manodopera, così come dei continui problemi della catena di approvvigionamento. La spesa complessiva degli ultimi tre anni supera del 18% i livelli precedenti l’emergenza pandemica. Le costruzioni di tipo residenziale dovrebbero presentare a fine anno una spesa di 26,4 miliardi, l’edilizia non residenziale è stimata in 34,9 miliardi, mentre quella legata a edifici governativi ammonterà a 22 miliardi. Numeri incoraggianti secondo il report dell’agenzia, anche se il numero di nuove unità abitative progettate è calato da 30mila a 11.300 per effetto della fine dell’abbattimento fiscale noto come “programma 421” varato nel lontano 1971 e rimodulato più volte per sostenere l’edilizia residenziale.

Turisti e cantieri aperti, le infrastrutture alla prova del boom

Che la metropoli newyorchese stia registrando un ritrovato tutto-esaurito è confermato anche dall’agenzia NYC Tourism+Conventions, secondo cui per l’anno in corso il traguardo delle presenze è posto a quota 63 milioni, poco sotto il record di 66,6 milioni registrato nel 2019. Di questo passo, ritiene l’amministrazione cittadina, il 2024 sarà l’anno del nuovo boom considerando che è stata recuperata abbondantemente la perdita di turisti (nel 2020 era stata del 73%) con conseguenti entrate.

Anche la Port Authority di New York, che gestisce porti, aeroporti, terminali bus, ponti e tunnel, il treno PATH tra New Jersey e Manhattan, e il World Trade Center, si è unita al coro della crescita segnalando per esempio che i tre aeroporti che servono la Grande Mela hanno registrato a settembre 108 milioni di passeggeri serviti, un dato più alto di qualsiasi altro settembre. Il Path ha superato per la prima volta da marzo 2020 i 200mila passeggeri giornalieri e il traffico merci del porto di New York e New Jersey da inizio d’anno fino a settembre ha movimentato 5,8 milioni di TEU (unità equivalente a 20 piedi), ovvero il 3% in più del 2019.

La metropoli e il bisogno di grandi opere sostenibili

La crescita della spesa per l’edilizia, celebrata da più parti, non ha del tutto spento le preoccupazioni dei newyorchesi per gli ultimi episodi dovuti al maltempo e alla bassa resilienza di alcune infrastrutture di base. Lo Stato di New York, ancor prima della sua città simbolo, ha emanato un provvedimento innovativo per gli Stati Uniti per limitare l’impatto delle emissioni nocive nell’atmosfera. Il provvedimento, chiamato Buy Clean Concrete, impone limiti alle emissioni del calcestruzzo utilizzato nei progetti di edilizia pubblica e di trasporto finanziati dallo Stato.

La soluzione, che entrerà in vigore dal 2025, è frutto delle best practice di alcuni costruttori piuttosto che da leggi mirate. Esempio ne è il Northeast Boundary Tunnel (NEBT), appena completato a Washington DC da Webuild e dalla sua controllata americana Lane Construction, progettato proprio per migliorare la qualità dell’acqua dei fiumi attorno alla capitale e per ridurre le inondazioni, gestendo al meglio il deflusso delle acque piovane e delle acque reflue. Il progetto, un modello nel suo genere, è stato realizzato utilizzando un composto del tipo “low carbon”, a bassa emissione grazie all’utilizzo di leganti alternativi al tradizionale cemento.

Tradizionalmente, l’attività edilizia è un indicatore chiave della salute economica di una regione. E il rapporto del New York Building Congress evidenzia una crescita in settori quali hotel, vendita al dettaglio e ristoranti, produzione, attività ricreative e intrattenimento, istruzione e sviluppo delle infrastrutture, in particolare stradali. La prospettiva di una New York in continua crescita e allo stesso tempo più sana e resiliente richiede cambiamenti sostanziali, iniettando i finanziamenti tanto necessari in settori critici tra cui i trasporti, la tutela ambientale e il miglioramento delle condizioni di vita della comunità. La conclusione del rapporto del Building Congress più che una celebrazione della crescita suona come un monito a guardare con obiettivi sostenibili al futuro della città-che-non-dorme-mai.