USA, boom di riqualificazione uffici in abitazioni

Dal 2021 continua a crescere il fenomeno “office-to-residential”. A New York la riconversione dei record con la creazione di 566 condomini

L’emergenza pandemica è alle spalle, ma i suoi effetti radicali continuano a trasformare il modo di vivere e lavorare nelle grandi città. Negli Stati Uniti l’abbandono graduale dei grandi uffici e la diffusione del lavoro da remoto hanno moltiplicato i progetti di conversione di uffici in abitazioni, molto spesso di lusso o vendute come tali. Dal 2021 il numero delle costruzioni “office-to-residential” ha subito un’accelerazione, che gli americani per darne l’idea definiscono una crescita “skyrocketed”, del 357%.

Secondo alcuni dati di mercato, nel 2024 il numero di appartamenti previsti con la riconversione di vecchi uffici sarà di 55.300, contro i 12.100 del 2021. La tendenza più evidente si trova a Washington DC (5.820 unità previste), seguita da New York (5.215) e Dallas (3.163).

Un’analisi sul fenomeno è stata diffusa anche dagli uffici della Casa Bianca secondo cui nel secondo trimestre del 2023, i volumi degli investimenti immobiliari commerciali sono diminuiti del 64% rispetto all’anno precedente. Insieme all’analisi, è stata pubblicata anche una guida sui sussidi federali alla trasformazione degli uffici per favorire il cosiddetto “housing”, visto che la mancanza di case da una costa all’altra degli States è salita a 3,8 milioni di unità a fine 2020.

Grandi e piccoli progetti a partire dal Flatiron di New York

Convertire uffici in appartamenti non è una cosa semplice. Secondo uno studio fatto l’anno scorso da Moody’s, a New York solo il 3% degli uffici monitorati erano trasformabili in abitazioni. Eppure, i progetti – e gli annunci – proseguono. Non ultimo quello del noto Flatiron di New York, i cui proprietari dopo anni di situazioni “stop & go” hanno appena reso noto che la storica torre di 22 piani a forma di ferro da stiro al n.175 della Fifth Avenue, quasi completamente sfitta dal 2019, avrà una nuova vita con 40-45 appartamenti di vari tagli.

Ecco altri cinque tra i più interessanti progetti di conversione in atto quest’anno.

Le torri di Washington D.C.

L’edificio Ames Center al 1820 di Fort Myer Drive di Arlington verrà trasformato in due torri residenziali da 740 abitazioni. Al piano terra sono previsti spazi commerciali, mentre la chiesa metodista e la stazione di servizio ai piedi dell’edificio saranno completamente ricostruiti.

New York pronta alla riconversione dei record

L’iconica area metropolitana registra una percentuale pari al 45,4% di riconversione sul totale dei futuri progetti di appartamenti in città, con un aumento del 18% rispetto all’anno precedente. Il progetto 25 Water Street si aggiunge ad altri già realizzati nella zona e prevede, tra l’altro, la costruzione di 10 nuovi piani sopra il parapetto della struttura (costruita nel 1969) di 22 piani e la ristrutturazione dei suoi 1,1 milioni di piedi quadrati (102mila metri quadrati) di interni in 1.300 unità in affitto. Una volta completata, la conversione sarà la più grande mai realizzata negli Stati Uniti per numero di unità, superando la recente riqualificazione di One Wall Street con i suoi 566 condomini.

Dallas: dagli uffici oltre 3mila appartamenti per la città

Nella città texana la conversione di uffici in 3.163 appartamenti rappresenta il 58% dei progetti abitativi in corso. Il maggiore di questi è la trasformazione della Renaissance Tower su Elm Street. Altri progetti riguardano la Bryan Tower (con 425 nuovi appartamenti), l’Oncor Building (330) e il quartier generale della Star-Telegram da cui saranno ricavate 268 unità residenziali.

Chicago, un maxi progetto per la Windy City

L’area registra progetti per 2.822 futuri appartamenti da ex uffici. A guidare questo cambiamento è l’imponente progetto al 135 South LaSalle Street. Con 430 unità abitative, non è solo un grande progetto ma sta rimodellando il modo in cui le persone vivranno nella Windy City. Situato al 135
S. LaSalle, il Field Building sarà convertito in un nuovo hub a uso misto con mall e negozi di lusso. La torre costruita nel 1934 ha spazi utilizzabili per 1,2 milioni di piedi quadrati (111mila mq) ed è un punto di riferimento della città. Con la chiusura della Bank of America nel 2020, l’edificio dispone anche 900.000 piedi quadrati (84mila mq) di spazio vuoti pronti per essere riconvertiti.

Anche Los Angeles alla sfida delle riqualificazioni

Nell’area metropolitana di Los Angeles, la conversione di uffici deserti porterà a 2.442 unità residenziali. Il progetto più grande è il 695 South Vermont Avenue, con 255 nuovi appartamenti. Si tratta di un edificio di 18 piani nel quartiere Koreatown, finita di costruire nei primi anni Settanta come torre per uffici sopra un parcheggio multipiano, che secondo il nuovo design strutturale rimarrà ai piedi del palazzo.