Aeroporto LaGuardia di New York: il progetto di rinnovamento

Il terzo scalo di New York City al centro di un grande progetto di rilancio infrastrutturale

Perfino Magic Johnson, leggenda del basket americano, ha deciso di investire nel rinnovamento dell’aeroporto La Guardia, il più antico e più piccolo scalo newyorkese.
Nel mese di agosto la stella della Nba, ritirata dai Los Angeles Lakers nel 1996, ha infatti annunciato che la Magic Johnson Enterprises darà il proprio contributo alla LaGuardia Gateway Partners, un consorzio di aziende private che gestirà per 35 anni il nuovo Terminal B dello scalo.
Johnson, che in un forum organizzato da Bloomberg nell’aprile scorso sostenne gli investimenti nelle infrastrutture dichiarando «ricostruiremo l’America» è divenuto così testimonial di uno dei più grandi progetti infrastrutturali dello Stato di New York.
Fino ad oggi, il LaGuardia Airport non ha mai scaldato i cuori dei cittadini della città più esigente del mondo. E nemmeno quelli degli altri americani. Si lamenta un design involontariamente retrò, corridoi stretti, imbarchi sovraffollati, pochi servizi, atmosfera buia e tetra, carenza di sale d'aspetto. Lo stesso Governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, non ci è andato leggero, definendolo “una disgrazia”. La pietra tombale sullo scalo, poi, ce l'ha messa l'ex vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che l'ha semplicemente bollato come "un aeroporto da Terzo Mondo".

Gli investimenti nel rinnovo dell'aeroporto LaGuardia di New York

Ma adesso, come conferma anche l’annuncio pubblico di Magic Johnson, le cose stanno per cambiare. E infatti a chi, di recente, fosse capitato di prendere un volo dal LaGuardia, dedicato a Fiorello La Guardia, l'italo-americano sindaco di New York negli Anni '30, avrà visto che l'aeroporto è un immenso e caotico cantiere: selva di gru e ruspe, strade bloccate e un ingorgo continuo di auto. Sarà così almeno per i prossimi 9 anni.
La Port Authority ha infatti varato un mega piano di restauro da 8 miliardi di dollari, che potrebbero arrivare a 12, e che mira a trasformare lo scalo in un aeroporto futuristico e glamour, con 4 terminal finalmente riuniti sotto lo stesso edificio (oggi sono separati costringendo i passeggeri a tortuosi e scomodi collegamenti tra l'uno e l'atro), una maggiore area di taxing per i velivoli (lo spazio attuale ridotto oggi causa molti ritardi), una nuova viabilità stradale di accesso, un parcheggio ampliato, una nuova area per taxi e auto a noleggio. E, forse, anche un trenino sospeso che collegherà lo scalo con la metropolitana.
Secondo quanto riportato dalla CNN, una quota consistente dello stanziamento economico sarà garantita dal settore privato trasformando il progetto nella più grande partnership pubblico-privata nella storia dell’aviazione Usa. A fare la parte del leone sarà la compagnia aerea Delta, decisa a investire 3,4 miliardi di dollari per accaparrarsi la gestione esclusiva di un’area dello scalo.

Delta Airlines e New York City

Il 21 luglio scorso, all’interno di un comunicato ufficiale della Compagnia nel quale viene confermato il suo ruolo nel rinnovamento dei Terminal C e D, il Governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, ha dichiarato: «La sostituzione di questi due Terminal rappresenta il passo più importante per trasformare il LaGuardia in un aeroporto di classe mondiale, adatto allo Stato di New York».

Mentre il consorzio privato LaGuardia Gateway Partners si occuperà del Terminal B investendo solo per questo circa 4 miliardi di dollari e creando – secondo i calcoli della Port Authority – 8mila posti di lavoro diretti e 10mila indiretti, la Delta Airlines consoliderà il proprio ruolo di prima compagnia aerea dello scalo investendo negli altri due Terminal.
«La nostra partecipazione a questo progetto storico – ha commentato Ed Bastian, Ceo di Delta – si aggiunge agli oltre 2 miliardi di dollari che Delta ha investito negli ultimi sette anni nello Stato di New York».

I lavori all'aeroporto LaGuardia LGA

Vicino alla città (è il meno distante da Manhattan dei 3 aeroporti dell'area urbana), nuovo (una volta terminati i lavori sarà più moderno di Jfk e Newark) e molto più efficiente, LaGuardia si candida a diventare uno snodo nevralgico del trasporto aereo in una delle metropoli più importanti del mondo. Aperto nel 1939 all'estremità nordest del Queens, di fronte all'East River, con un investimento di 40 milioni di dollari, il LGA è stato il primo aeroporto di New York. Oggi, nonostante serva quasi 30 milioni di passeggeri l’anno, ha dimensioni ancora ridotte, una sola Departure Hall, niente negozi o boutique, qualche scaffale con snack, bibite e giornali. Nonostante questo ha un grosso vantaggio: è a soli 13 chilometri da Manhattan e tempi di imbarco praticamente inesistenti. Da qui partono tutti i voli nazionali, per le città della profonda provincia. I turisti e gli uomini d'affari atterrano a JFK; mentre pendolari, lavoratori, piccoli commercianti, volano da qui.

Se tutto andrà come previsto, il nuovo aeroporto sarà terminato nel 2026 (alcune aree però potrebbero già essere inaugurate nel 2019), ma una delle sfide più importanti sarà la sua accessibilità. Attualmente LGA non è collegato direttamente da treni o metro, come JFk e Newark, ma è raggiungibile dalla città principalmente attraverso gli autobus. Il progetto prevede la realizzazione di un AirTrain (una monorotaia come quella che collega JFK alla Subway), una soluzione bella ed ecologica, ma sicuramente non sufficiente per sostenere il traffico che sarà generato dal nuovo scalo.