Los Angeles: mobilità sostenibile per far crescere l’aeroporto

Un people mover e un treno leggero collegheranno la città con il suo aeroporto

Los Angeles investe sulla mobilità sostenibile. E lo fa puntando su una delle infrastrutture più strategiche della città: il Los Angeles International Airport, il quarto scalo aeroportuale al mondo per numero di transiti. Nelle scorse settimane il consorzio LINXS, al quale è stata affidata la costruzione e la gestione dell’infrastruttura, ha annunciato i dettagli del progetto che prevedono la realizzazione di un APM (automated people mover), un treno leggero senza guidatore che collegherà tra loro i terminal dell’enorme aeroporto arrivando a trasportare oltre 30 milioni di persone all’anno.
Il costo dell’intero progetto, finanziato dalla stessa autorità aeroportuale di Los Angeles, è di 5 miliardi di dollari, che saranno divisi in una quota di 2 miliardi per coprire i costi di produzione, mentre il resto sarà incassato dai costruttori che continueranno a gestire l’operatività dell’opera per i prossimi 25 anni. Intanto i lavori sono pronti a partire e, secondo quanto riporta la stampa californiana, procederanno a ritmi serrati per rispondere alla richiesta dell’aeroporto che vuole il nuovo treno pronto per il 2023.

Los Angeles e il suo aeroporto

L’automated people mover è destinato a cambiare profondamente la mobilità interna allo scalo, ma non solo. Il progetto della nuova linea prevede infatti un’intersezione, e quindi una stazione di scambio, con il percorso della Crenshaw/LAX Line, il treno leggero attualmente in costruzione che taglierà da Nord a Sud la città collegando Los Angeles con il suo aeroporto. Secondo i piani della Los Angeles County Metropolitan Transportation Authority, che finanzia la costruzione, la nuova linea cittadina, che dovrebbe essere inaugurata nel 2020, sarà uno strumento strategico per la mobilità sostenibile di Los Angeles proprio per il collegamento veloce che garantirà con lo scalo aeroportuale.
«Non possiamo pensare di avere un aeroporto di classe mondiale – ha dichiarato il sindaco di LA, Eric Garcetti in occasione della cerimonia di inizio lavori del people mover aeroportuale – finché non avremo un sistema di trasporto pubblico che accompagni le persone fin dentro i terminal». Quel sistema tra qualche anno esisterà e sarà collegato con la rete di trasporto cittadina, sulla base del piano volto a trasformare il LAX in uno degli aeroporti più moderni e interconnessi al mondo.

Gli obiettivi ambiziosi del LAX

Oltre ad essere il più costoso progetto infrastrutturale avviato negli scali americani per i prossimi cinque anni, il nuovo people mover rappresenta uno dei progetti grandiosi che si stanno concentrando sullo scalo aeroportuale di Los Angeles. Secondo quanto riporta il sito “Construction Dive”, le attività infrastrutturali avviate per la modernizzazione dell’aeroporto valgono in totale 14 miliardi di dollari e comprendono una serie di progetti di ammodernamento e ampliamento dello scalo. Tra questi, la costruzione del nuovo terminal dell’American Airlines (1,6 miliardi di dollari di investimento), del nuovo terminal della Delta (1,8 miliardi), e la realizzazione del Midfield Satellite Concourse, un tunnel sotterraneo lungo oltre 300 metri che collegherà 12 gate con il Tom Bradley International Terminal e la cui costruzione costerà 1,6 miliardi di dollari.

Gli aeroporti Usa in cerca di investimenti

Quello di Los Angeles è sicuramente un caso virtuoso che racconta come un importante scalo statunitense si stia rinnovando grazie a massicci investimenti. Qualcosa di simile sta accadendo a New York City, dove tanto il JFK quanto il La Guardia sono al centro di progetti di rinnovamento; ma anche in Ohio, dove il John Glenn Columbus International Airport ha investito diversi miliardi di dollari; e ancora in California, per i progetti che riguardano il San Francisco International Airport.
Tuttavia, la situazione negli scali aeroportuali statunitensi non è sempre così rosea in relazione agli investimenti necessari. Secondo l’ultimo rapporto dell’Airport Council International (ACI, l’Associazione che riunisce i principali operatori aeroportuali al mondo), che ha analizzato lo stato di salute degli aeroporti statunitensi e canadesi, entro i prossimi cinque anni sarebbero necessari investimenti per 128,1 miliardi di dollari (25,6 miliardi all’anno).
Nell’ambito di questi interventi, oltre alla modernizzazione degli scali, l’Airport Council International pone l’accento proprio sulle infrastrutture di trasporto, tanto interne quanto di collegamento con le città vicine. Reperire i fondi necessari non è mai facile e la proposta dell’ACI è quella di intervenire sul Passenger Facility Charge, la tassa (oggi pari a 4,5 dollari per biglietto aereo) che viene destinata proprio al finanziamento degli scali.  
Un passaggio obbligato per sostenere una delle infrastrutture di trasporto strategiche per gli Stati Uniti. In un anno infatti – ricostruisce il rapporto 2019 dell’ACI – transitano in media negli scali americani 1,7 miliardi di passeggeri che fanno muovere una macchina produttiva capace di dare lavoro a 11,5 milioni di persone con un impatto economico pari a 1,4 trilioni di dollari.