Una linea metropolitana sotto la superficie di Mumbai

Il tracciato sarà lungo 33,5 chilometri con 27 stazioni e taglierà in due la città

Una sfida ingegneristica e sociale: tracciare un solco sotterraneo in una delle città più caotiche e densamente popolate del mondo e farci passare dentro una linea metropolitana. Trentatré chilometri attraverso una delle più grandi città dell’Asia, passando sotto un aeroporto, templi, edifici coloniali per terminare ai margini di una foresta.
Tutto questo sta accadendo a Mumbai dove è in via di costruzione la “Line 3”, la prima linea sotterranea della metropolitana cittadina che collegherà la Santacruz Electronic Export Zone (Seepz) al nord della città con Cuffe Parade, a sud nel distretto di Colaba. Un progetto ambizioso non solo per il valore economico (3,3 miliardi di dollari), ma per le complessità dovute alla conformazione di Mumbai.

I numeri del progetto

La realizzazione della metro è stata resa possibile da un complesso lavoro di mediazione della Mumbai Metro Rail Company Ltd – una joint venture costituita dal governo centrale e da quello dello stato del Maharashtra – che ha dovuto negoziare e firmare accordi con migliaia di famiglie e imprese. Un’attività condotta ben prima dell’inizio dei lavori, partiti nel 2016 e proseguiti a ritmi sostenuti. Ancora oggi – come riporta il giornale “Mumbai Mirror” – 17 tunnel-boring machine sono all’opera e 8.000 lavoratori lavorano 24 ore su 24 per portare a termine l’infrastruttura che dovrebbe essere inaugurata nel 2021.
Una previsione che dovrebbe essere rispettata perché già oltre 14 chilometri sono stati realizzati. Obiettivo da centrare a tutti i costi anche per il primo ministro indiano Narendra Modi che a pochi mesi dalle prossime elezioni vuole dimostrare di aver saputo portare a termine uno dei progetti infrastrutturali più complessi al mondo.
Secondo quanto riporta il “Wall Street Journal”, Modi ha dichiarato in un discorso pubblico che entro il 2024 la città avrà una rete metropolitana di 270 chilometri (tra quelli sotterranei e di superficie) e che il governo è impegnato per rendere le vite dei cittadini «migliori e più facili» attraverso questo progetto.
Una posizione analoga a quella di Devendra Fadnavis, Primo Ministro dello stato del Maharashtra che sul sito ufficiale della Mumbai Metro Rail Corp dichiara: «Sono soddisfatto quando i progetti avanzano con una tale urgenza da rispondere in tempo ai risultati attesi. E la linea 3 della metro sta dimostrando di andare nella giusta direzione. Il nostro obiettivo è quello di completare nei tempi previsti un progetto, necessario per ridurre la congestione in città. Le metropolitane sono inoltre essenziali per ridurre la produzione di carbone così come l’inquinamento, e rappresentano il sistema di trasporto rapido più sostenibile che esista».

Treno locale a Mumbai

L’impatto della nuova metro su Mumbai

Per capire l’impatto che avrà la nuova “Line 3” e l’attesa della conclusione del progetto, non si può prescindere dalla città in cui viene realizzata. Mumbai è una delle città più caotiche al mondo, con una media di 82.000 persone per 2,5 chilometri quadrati e una densità urbana tre volte maggiore rispetto a quella di New York City. Una città sopraffollata dove i treni sono vecchi e presi d’assalto ogni giorno da circa sette milioni di pendolari.
Un sovraffollamento così estremo che il rischio di incidenti è elevatissimo. Secondo i numeri ufficiali delle ferrovie indiane riportati dal “Wall Street Journal”, in media 8 persone muoiono ogni giorno sui trasporti e nei primi 11 mesi del 2018 650 passeggeri hanno perso la vita cadendo da un treno.
Da qui l’urgenza di realizzare un’opera che attraverserà il cuore di Mumbai cambiando in modo sostanziale la viabilità nel centro cittadino: sono 27 le stazioni previste (di cui 26 sotto terra), mentre i treni saranno in grado di trasportare 1,6 milioni di persone al giorno all’interno di carrozze climatizzate.
Nonostante tutti questi benefici non è stato semplice convincere le tantissime etnie cittadine a sostenere la costruzione dell’opera. Del resto, Mumbai è una delle città più cosmopolite al mondo dove vengono professati in modo ufficiale almeno 12 culti religiosi. Il passaggio della linea, e quindi del cantiere, nei pressi di alcuni templi ha sollevato non poche polemiche che sono state risolte in via giudiziaria richiedendo il pronunciamento perfino della Corte Suprema di Nuova Delhi. Il governo però non si è fermato, e così i lavori non hanno mai registrato battute d’arresto rispettando i tempi previsti fin dall’inizio.