Il primo passeggero di Cityringen, la nuova linea metropolitana di Copenhagen, è la Regina Margherita II di Danimarca. È lei che il 29 settembre apre ufficialmente l’infrastruttura con un viaggio inaugurale al quale partecipano anche il Primo Ministro Mette Frederiksen, il ministro dei Trasporti Benny Engelbrecht, il sindaco di Copenhagen Frank Jensen, l’Ambasciatore Italiano Luigi Ferrari, e Pietro Salini, amministratore delegato di Salini Impregilo,
Il 29 settembre diventa così una giornata di festa per Copenhagen e i suoi cittadini, e dopo otto anni di lavori (un record positivo per opere di questo genere), viene così inaugurata un’opera che nasce prima di tutto come uno strumento al servizio della collettività, destinato non solo a favorire la mobilità cittadina, ma anche a sostenere la sfida di Copenhagen che punta a diventare entro il 2025 la prima capitale carbon neutral al mondo.
Il 19 luglio scorso Cityringen è stata consegnata alla città di Copenhagen da Salini Impregilo che, attraverso la controllata Copenhagen Metro Team, ha realizzato l’opera considerata per caratteristiche tecniche, forma del tracciato, impatto sulla città, tra le infrastrutture di mobilità sostenibile più innovative al mondo.
Le caratteristiche della nuova metropolitana di Copenhagen
Cityringen è un anello metropolitano che corre intorno al centro di Copenhagen: due tunnel lunghi 15,5 chilometri, costruiti ad una profondità media di 30 metri sotto il livello della superficie.
I treni fanno salire i passeggeri alle 17 fermate previste dalla linea e riprendono la loro corsa ad una distanza di soli 80-100 secondi l’uno dall’altro. Un ritmo serrato che permetterà all’infrastruttura di trasportare 72 milioni di persone all’anno.
Del resto, l’obiettivo di chi ha progettato l’opera è spingere i cittadini a lasciare l’automobile e a prendere la M3 o M4, una delle due linee di Cityringen, collegate con le altre linee già attive in città. Proprio grazie al suo tracciato, e naturalmente alla velocità e frequenza dei treni, Cityringen permette di ridurre in modo considerevole i tempi di viaggio. Con la nuova linea il percorso da Nørrebro Runddel a Enghave Plads viene coperto in soli 7 minuti; da Nørrebro station a Trianglen in 6 minuti; e da Poul Henningsens Plads a Rådhuspladsen in 8 minuti.
Cityringen e lo stile di vita della città
Per capire il senso e l’opportunità di un’opera come Cityringen è necessario immergersi nello stile di vita di Copenhagen, una città di 775mila abitanti, che diventano 2 milioni se si considera l’intera area metropolitana, dove il 40% dei cittadini si muove con mezzi alternativi all’automobile. Biciclette, autobus, metropolitane: un modello alternativo di mobilità che punta alla riduzione del traffico, all’abbattimento delle emissioni atmosferiche inquinanti e al conseguente miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Secondo i calcoli di State of the Green (una partnership pubblico-privata a cui aderisce anche il governo danese, la Confederation of Danish Industry e la Danish Energy Association), ogni anno la mobilità su due ruote nella città garantisce un risparmio in termini di spese sanitarie pari a 230 milioni di euro. L’uso della bici si inserisce in un sistema di mobilità integrata del quale fanno parte anche i bus e le metropolitane, arricchito adesso in modo significativo proprio da Cityringen.
La nuova metro, combinata a quelle già esistenti, permette all’85% dei cittadini di avere una stazione di metro o treno a non più di 600 metri dalla propria abitazione. Un fattore che influisce in modo significativo anche nel perseguimento dell’obiettivo 2025, quello per Copenhagen di diventare la prima capitale carbon neutral.
Secondo i calcoli del comune, entro quell’anno le emissioni di CO2 verranno ridotte da 2,5 milioni di tonnellate a meno di 1,2 milioni e il 75% degli spostamenti dei residenti saranno coperti a piedi, in bicicletta o attraverso il trasporto pubblico.
Metropolitana M3 di Copenhagen: grande opera di mobilità sostenibile e sicura
Cantieri aperti in tutta la città, TBM impegnate a scavare nel sottosuolo, migliaia di uomini al lavoro per rispettare i tempi previsti per la consegna: la realizzazione di Cityringen è stata una sfida vinta prima di tutto dalla squadra. Una squadra composta per il 50% da forza lavoro locale, e per il resto da tecnici provenienti da 24 paesi differenti, inclusa Inghilterra, Irlanda, Romania, Italia, Bulgaria e Portogallo.
Un’opera europea anche nella composizione della forza lavoro che ha saputo esprimere i più elevati livelli di tecnica e competenza nel settore. Tutto questo ha trovato massima espressione anche nella tutela della sicurezza nelle fasi di costruzione. Il cantiere ha infatti raggiunto i più elevati standard di Health and Safety, trasformandosi in un punto di riferimento europeo e non solo nella costruzione di metropolitane.
Una vittoria testimoniata da un risultato unico: nel 2018 il cantiere ha raggiunto il milione di ore lavorate senza neanche un incidente, un record assoluto per l’Europa. Inoltre tra il 2015 e la fine del 2017 il Lost Time Injury Frequency Rate è stato cinque volte inferiore rispetto alla media danese.
Per chi conosce il mondo delle infrastrutture, le complessità e i rischi che si trovano in ogni cantiere, questo non è un risultato casuale, ma il frutto di un impegno costante nella tutela delle persone e nella formazione affinché la sicurezza degli individui venga sempre messa al primo posto.