Corridoi Europei della Ten-T: unire l’Europa con i TAV

Dal baltico alla penisola iberica, il futuro delle ferrovie nell’alta velocità

Quando capita di gettare lo sguardo sui due binari paralleli che vanno verso l’orizzonte, si capisce subito che c’è molto di più di acciaio, cemento e pietra. Le ferrovie danno forma alla nuova Europa: il luogo dove vivere, lavorare e trascorrere il tempo libero è stato segnato dalla crescita del sistema dei trasporti. E adesso, con i collegamenti dell’Alta Velocità che vanno dal Circolo Artico fino al Mar Mediterraneo, l’Europa sta sperimentando una nuova stagione del trasporto ferroviario.

Il TEN-T: un grande progetto europeo

Nel gennaio del 2014, l’Unione europea ha lanciato una nuova politica sulle infrastrutture di trasporto per aiutare l’economia del continente non solo a uscire dalla crisi, ma a fiorire nuovamente. Un budget di 24,05 miliardi di euro da qui al 2020 è stato stanziato dalla Connecting Europe Facility. Alla base c’è un piano che mira a collegare aree diverse del continente da Est a Ovest, da Nord a Sud, e si basa su alcuni corridoi strategici che concorrono insieme a formare il cuore del network trasportistico europeo, conosciuto come TEN-T.

Questi corridoi mettono insieme ferrovie, strade, rotte aeree, vie nautiche e snodi per le merci in tutto il continente, con un network centrale formato da 94 principali porti europei con collegamenti ferroviari e stradali, 38 aeroporti collegati alle principali città attraverso linee ferroviarie, e 35 progetti transfrontalieri per ridurre i colli di bottiglia. E soprattutto 15.000 chilometri di linee ferroviarie che saranno trasformate in Alta Velocità. Guardando tutto questo in prospettiva, i 28 Stati membri dell’Ue hanno attualmente 215.298 chilometri di linee ferroviarie in uso, 115.734 delle quali elettrificate dalla fine del 2013. Alla fine del 2014, i chilometri di linee ferroviaria ad Alta Velocità attivi erano 7.316.

L’impatto del TEN-T sarà enorme, non solo in termini di mobilità, ma anche per quanto riguarda l’occupazione. Secondo la Commissione europea, implementare il TEN-T potrebbe infatti creare 10 milioni di posti di lavoro e far crescere il Pil europeo al 2030 dell’1,8%. Tutto questo mentre i cittadini europei sembrano sempre più propensi ad utilizzare la ferrovia. Tra il 2013 e il 2014 il trasporto ferroviario del continente ha raggiunto i 6,4 miliardi di passeggeri per chilometro, con un aumento dell’1,5%. La crescita maggiore è stata registrata in Estonia, Romania e Irlanda, rispettivamente del 27, del 14,2 e dell’8,1%.

Il ruolo della Commissione europea

Nel 2015, in aggiunta al TEN-T, la Commissione europea ha avvitato una serie di progetti sulle infrastrutture di trasporto che devono essere finanziati dalla Connecting Europe Facility (CEF). Il piano prevede 13,1 miliardi di euro di investimenti su 276 progetti. Tra questi sono inseriti la linea ferroviaria baltica, il tunnel del Brennero tra l’Austria e l’Italia, la linea navigabile in Francia Seine-Escaut e la ferrovia Iron Rhine. I fondi dell’Unione europea rappresentano solo la fase iniziale del processo di investimento: gli stanziamenti sbloccheranno infatti un co-finanziamento addizionale pubblico-privato per un ammontare combinato di 28,8 miliardi di euro.

Un mezzo di trasporto sostenibile

Lo sviluppo del sistema ferroviario genererà benefici reali per l’Europa in termini di mobilità. I treni sono grandi strumenti per lo sviluppo: prima di tutto sono alimentati dall’elettricità, e non dai combustibili fossili che muovono il trasporto su strada e quello aereo. L’esperto ferroviario Mark Smith ha messo insieme diverse statistiche sul suo sito, “the Man in Seat 61”, inclusa una ricerca indipendente commissionata da Eurostar sull’impatto ambientale del viaggiare in treno. La riduzione delle emissioni di carbone per passeggero prodotte prendendo un treno invece che un aereo può arrivare addirittura al 90%.

Ma collegamenti più efficienti significano anche un’economia più forte. «Il Trans-European Transport Network è cruciale per la sfida dell’Unione di creare più crescita, lavoro e competitività» – ha dichiarato all’inizio dell’anno il Commissario ai Trasporti dell’Ue, Violeta Bulc. «Mentre l’Europa sta lentamente faticando per uscire dalla crisi economica, noi abbiamo bisogno di un’Unione ben collegata, senza barriere, capace di far crescere il nostro mercato unico».

Un’occasione per il trasporto delle merci

La modernizzazione del sistema ferroviario continentale avrà un effetto diretto anche sull’economia dei trasporti e quindi sulla movimentazione delle merci.
Ogni anno, miliardi di tonnellate di merci vengono trasportate attraverso l’Europa, il 74,8% delle quali viaggia su strada. Nel tentativo di far transitare un volume maggiore di merci su ferro, i grandi carichi potrebbero essere trasportati dalle linee ad alta velocità come il TGV, grazie all’Euro Carex Cargo Rail Express Project.
Il progetto TEN-T prevede infatti anche l’utilizzo delle linee ad alta velocità, inclusi i tunnel, per collegare i terminal delle merci agli scali aerei e ai porti e continuare così il loro viaggio a velocità elevata. Ogni treno con 20 carrozze può essere caricato e scaricato in 15 minuti, e trasportare oltre 100 tonnellate di beni.

Le opere italiane

Mentre sulle line ferroviarie baltiche il TEN-T non è ancora operativo, in altre regioni il progetto è già ad una fase avanzata. L’Alta Velocità Bologna-Firenze, ad esempio, in funzione dal 2009, è parte del più ampio corridoio TEN-T che collega Berlino a Palermo. Per compiere questo tragitto i passeggeri impiegano 37 minuti contro un’ora circa della vecchia ferrovia. La linea è lunga 78,5 chilometri e include 73,8 chilometri di tunnel, 3,6 chilometri di percorso su terrapiani, e 1,1 chilometri di viadotti.
La grande opera è stata realizzata da Salini Impregilo, ed è solo uno dei progetti che contribuirà a dar vita al network di linee di Alta Velocità portando l’Europa in un futuro ben collegato e più verde.
Un altro progetto in corso di Salini Impregilo è il Terzo Valico dei Giovi (AV/AC) che collega Genova a Milano e Torino, e altri network europei.

Il collegamento Bologna-Firenze, la linea Torino-Lione che passa sotto le Alpi, la ferrovia baltica e il Terzo Valico dei Giovi, sono tutti parte del grande progetto di sviluppo TEN-T, il colossale piano voluto a livello italiano per unire e sviluppare il continente. «Grazie a questo nuovo approccio, puntiamo a unire l’Est e l’Ovest e ogni angolo di una vasta area geografica – ha dichiarato nel 2014 il Commissario europeo Siim Kallas – Le ferrovie sono una parte fondamentale del network dei trasporti che vogliamo realizzare».

Uno dei corridoi europei previsi nel progetto: La Torino-Lione

Lione in Francia e Torino in Italia sono entrambe due città di primaria importanza dal punto di vista economico e sociale, ma per metterle in collegamento ci vogliono circa quattro ore: l’ostacolo sono le Alpi, che si trovano proprio in mezzo a questi due centri industriali.
I leader francesi e italiani hanno firmato un accordo per costruire una linea lunga 140 chilometri, che sarà costituita da 87 chilometri di tunnel, inclusi i 57 chilometri tra St Jean Maurienne in Francia e Chiomonte in Italia. Il progetto prende il nome di TELT (Euralpine Tunnel Lione-Torino) e rientra nel quadro del piano generale previsto dal TEN-T. I lavori dovrebbero iniziare nel 2017 e la linea dovrebbe aprire tra il 2028 e il 2029, riducendo il tempo necessario per coprire la distanza tra le due città a 1 ora e 47 minuti.

I treni nella storia e nella letteratura

«Non ho mai viaggiato senza il mio diario – scriveva Oscar Wilde ne “L’importanza di chiamarsi Ernesto” – ciascuno dovrebbe avere sempre qualcosa di sensazionale da leggere in treno». Lo scrittore inglese ha scritto questa commedia quando le ferrovie stavano trasformando il lungomare britannico in un luogo di moda per le vacanze, aprendo così il mondo al di fuori dei confini di Londra, anche attraverso la Great Western Railway, la ferrovia inaugurata nel 1838, che ha trasportato milioni di vacanzieri nella costa Sud, e continua a farlo ancora oggi.

Il Regno Unito è il luogo di nascita della ferrovia: la Rocket è stata disegnata da Robert Stephenson nel 1829, a Newcastle upon Tyne. Non si tratta della prima locomotiva a vapore, ma il suo design raffinato l’ha resa un punto di riferimento per gli altri esemplari che sarebbero stati realizzati nei successivi 150 anni. La prima linea ferroviaria dell’Europa continentale, tra le città di Bruxelles e Mechelen, ha aperto invece nel 1835, aprendo la strada ad un network ferroviario in Belgio che ancora oggi vanta uno dei network ferroviari più ricchi al mondo.

Unire l’Europa con le rotaie

Nel corso del XIX secondo, avventurieri e viaggiatori facoltosi hanno esplorato nuovi orizzonti. Phileas Fogg, il protagonista nel 1873 del “Giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne, ha iniziato la sua circumnavigazione del globo viaggiando da Londra a Brindisi su un treno. Le sue avventure non erano più fantasiose di alcune storie reali di viaggio vissute nel tempo: il Re della Bulgaria una volta ha insistito affinché gli fosse permesso di guidare l’Orient Express all’interno del suo Paese. Il monarca, che era un appassionato della velocità, portò la velocità del treno al massimo facendo terrorizzare i due piloti che assistevano alla scena.
Ma l’Orient Express non è l’unico treno leggendario a catturare l’immaginazione degli scrittori. «La vita è come un treno, signorina. Va avanti. Ed è una buona cosa che lo faccia», diceva il detective belga Hercule Poirot ne “Il mistero del treno blu” di Agatha Christie. Il treno blu era un lussuoso treno notturno che collegava Calais, Parigi e la riviera francese.

Sebbene siano sempre meno i treni notturni che attraversano l’Europa dall’avvento dei voli low-cost e delle ferrovie ad alta velocità, questi mantengono sempre il loro fascino: dal 2010 le ferrovie russe hanno attivato un servizio regolare da Nizza a Mosca, offrendo cabine vip per dormire. Il viaggio, che attraversa 3.483 chilometri, dura 50 ore.
Per quanto siano romantici, ai treni notturni manca una cosa: il panorama. Il piacere di osservare il mondo che corre dal finestrino di un treno è stato documentato da poeti, filosofi e fotografi. Le più belle linee europee sono proprio quelle che attraversano scenari montagnosi o costieri, e sono generalmente quelle più complesse da costruire. Il Bernina Express attraversa le Alpi Svizzere, garantendo una vista così bella da essere stata classificata dall’Unesco come uno dei siti patrimonio dell’Umanità. Ma dietro lo spettacolo c’è un formidabile lavoro degli ingegneri: il percorso corre infatti da Albula al Passo Berlina e comprende 55 tunnel, 196 ponti e un camminamento in salita che raggiunge i 2.253 metri sopra il livello del mare.

Mentre stanno aprendo nuove vie tra le aree urbane per collegare al meglio le città, o ponti spettacolari, tunnel e stazioni per assicurare viaggi più veloci, le ferrovie europee si stanno “rifacendo il volto”. E non c’è mai stato un momento migliore per prendere il treno.