Global Economic Prospects 2016: le stime della Banca Mondiale

La Banca mondiale prevede che il 2016 si chiuderà con una crescita del 2,9% del Pil mondiale. Sei economisti di fama internazionale indicano i mercati e i settori che traineranno l’economia del pianeta

Come andrà l’economia mondiale nel 2016? Quali saranno i grandi trend; quali i mercati più vitali; quali i settori che più di altri traineranno la crescita nei prossimi mesi?
La Banca Mondiale all’interno del suo Global Economic Prospect – pubblicato nei primi giorni dell’anno – ha raffreddato gli entusiasmi tagliando la stima sulla crescita del Pil di 0,4 punti percentuali e prevedendo che l’anno in corso si chiuderà con un +2,9%. Fa paura la Cina, che dopo i crolli di Borsa delle scorse settimane vedrà rallentare la sua economia ad un +6,7% (le previsioni iniziali indicavano un +7%), mentre convincono l’Europa e gli Stati Uniti. Il Vecchio Continente dovrebbe consolidare la crescita del 2015 passando dall’1,5 all’1,7%; mentre gli Usa dovrebbero assistere a un aumento del Pil nell’ordine del 2,7%.

In questo quadro così variegato “Webuildvalue” ha raccolto le testimonianze di sei economisti di fama mondiale (Nouriel Roubini per l’America, Daniel Gros per l’Europa, Linda Yueh per l’Asia, Mohamed El-Erian per il Medio Oriente, Dambisa Moyo per l’Africa e Andrea Sironi per l’Italia), chiamandoli ad analizzare e ad elaborare le loro previsioni sui principali mercati del Pianeta con un focus particolare sul settore delle grandi opere. La maggior parte degli analisti internazionali converge infatti sulla possibilità che il mercato delle infrastrutture cresca nell’anno intorno al 6%, ad un ritmo doppio rispetto al Pil.

Partendo da questo punto di forza, lo Speciale ricostruisce una mappa geografica dello sviluppo globale, sulla quale alcune regioni e alcuni settori brillano più di altri.