Dalla Cina al Qatar, gli stadi campioni di sostenibilità ambientale

I nuovi grandi impianti sportivi sono infrastrutture ecosostenibili, con tecnologie avanzate ed energia pulita. L’ultimo in ordine di tempo è il Greater Bay Area Sports Centre in Cina, ma non è l’unico: tra gli altri, l’Al Bayt Stadium di Al Khor in Qatar e la Johan Cruijff.

Le strutture che ospitano le grandi competizioni sportive diventano sempre più green e sostenibili.

Uno degli ultimi esempi di nuovo modello globale per la costruzione degli stadi arriva dalla Cina. È il Greater Bay Area Sports Centre e si trova nella città di Guangzhou, grande centro portuale a nord-ovest di Hong Kong. L’impianto si estende su 70 ettari e verrà inaugurato in occasione dei Giochi Nazionali Cinesi, che si terranno a novembre 2025.

Progetto all’avanguardia firmato da Zaha Hadid Architects, in collaborazione con il Guangdong Architectural Design & Research Institute, ospita uno stadio da 60.000 posti a sedere, un’arena indoor da 20.000 posti e un centro acquatico da 4.000 posti, tutti conformi agli standard olimpici.

L’architettura dell’intero complesso si ispira alle imbarcazioni tradizionali della dinastia Song, con un design fluido che richiama le vele delle navi. In tutto l’impianto sono stati allestiti sofisticati e innovativi sistemi di ventilazione naturale, che non consumano elettricità, pur assicurando un sollievo rispetto al clima subtropicale della regione. In questo modo si riduce il ricorso alla climatizzazione meccanica, contribuendo alla riduzione dei consumi energetici.

Sempre in tema di sostenibilità, il Greater Bay Area Sports Centre dispone di un sistema di raccolta e riutilizzo di acque piovane che vengono filtrate e impiegate per l’irrigazione delle aree verdi e il funzionamento dei servizi igienici.

L’impianto inoltre è dotato del sistema BEMS (Building Energy Management System) che permette di ottimizzare l’uso dell’energia elettrica in tempo reale: attraverso il ricorso a sensori si riesce a modulare l’illuminazione e la ventilazione in base al numero di persone presenti e alle condizioni climatiche del momento.

Le linee guida per infrastrutture sportive all’insegna dello sviluppo sostenibile

Lo stadio di Guangzhou, così come molti altri in giro per il mondo, è stato costruito secondo i parametri globali di sostenibilità che oggi sono sempre più diffusi e rispettati nella costruzione di grandi infrastrutture sportive.

Le stesse associazioni e federazioni sportive internazionali si sono munite di linee guida per la progettazione e la gestione degli impianti. Le Football Stadium Guidelines della FIFA, la federazione del calcio mondiale, si concentrano ad esempio su cinque ambiti ambientali chiave: energia, consumo di acqua, biodiversità, materiali sostenibili e gestione dei rifiuti. E incoraggiano l’uso di materiali locali e riciclati, l’implementazione di tecnologie per il risparmio energetico e idrico, e la creazione di spazi verdi per migliorare la biodiversità.

Vediamo quindi alcuni grandi stadi che hanno conquistato il pubblico per il loro design, l’innovazione tecnologica e la forte impronta ecosostenibile.

Al Bayt Stadium: un modello di sostenibilità ambientale ispirato al territorio

In Qatar per i Mondiali di Calcio del 2022 si è distinto un mega impianto per le sue caratteristiche eccezionali in tema di sostenibilità. Si tratta dell’Al Bayt Stadium situato ad Al Khor, 60 km a nord della capitale Doha, e costruito dal Gruppo Webuild.

L’impianto ha una capacità di 60.000 posti e la sua forma si ispira a quella delle tradizionali tende beduine, simbolo di ospitalità nella cultura qatariota. Lo stadio ha ricevuto tre certificazioni GSAS (Global Sustainability Assessment System) con valutazioni a cinque stelle per il design, la costruzione e l’efficienza energetica.

Tra le soluzioni adottate spiccano l’uso di materiali sostenibili (locali e riciclati), l’implementazione di tecnologie per l’efficienza energetica e idrica, e la progettazione modulare che consente la riconversione di parte dello stadio in hotel e centri commerciali.

Il progetto dell’Al Bayt Stadium dimostra come sia possibile coniugare tradizione culturale e innovazione tecnologica per creare infrastrutture sportive sostenibili e multifunzionali.

Da Doha all’Amsterdam Arena: innovazione modulare e energia sostenibile

Ancora in Qatar, e sempre per i Mondiali di calcio 2022, lo Stadium 974 di Doha è stato realizzato utilizzando 974 container navali riciclati e smontabili che formano un reticolo strutturale. Questo numero, finito nel nome dello stadio, è anche il prefisso telefonico internazionale del Qatar.

Il Global Sustainability Assessment System ha valutato lo Stadium 974 di Doha con cinque stelle su sei per la sostenibilità. A questo risultato ha concorso anche la sua forma che, grazie alla vicinanza del mare, facilita la ventilazione interna alla struttura. Questo è stato l’unico impianto costruito per i Mondiali del Qatar privo di aria condizionata.

Ad Amsterdam il tema centrale della sostenibilità ambientale applicata alla costruzione di uno stadio è stato quello del ricorso alle energie pulite. La Johan Cruijff Arena (ex Amsterdam Arena) dispone di 4.000 moduli fotovoltaici posizionati sul tetto, per una potenza complessiva di circa 3 MW.

Una caratteristica altamente innovativa dell’opera è che l’energia sostenibile generata dai pannell fotovoltaici viene utilizzata sia per le esigenze dello stadio, sia per contribuire all’approvvigionamento energetico del quartiere circostante.

Stade Allianz Riviera di Nizza: uno stadio green a sostegno della sostenibilità energetica cittadina

Spostandoci in Costa Azzurra, lo Stade Allianz Riviera, lo stadio di Nizza, rientra nel “Piano Clima Energetico” della città. È realizzato con materiali riciclabili, ha 4.000 pannelli solari che durante la notte rilasciano l’energia per illuminare la parte esterna dell’impianto.

Questa struttura, che sfrutta anche la geotermia, all’interno è rivestita con una membrana trasparente di fluoruro di polivinile precompresso, che ne ottimizza l’illuminazione proprio per evitare sprechi.

Buona parte del materiale usato per costruire lo stadio è riciclabile al 100%.