I 10 stadi più grandi d’Europa tra passato e futuro

Dalla ricostruzione del Wembley di Londra al progetto di riqualificazione del Camp Nou, le storie delle mega arene del calcio (e non solo) sempre al passo con la modernità

Sono giganti silenziosi fino a quando non vengono invasi dall’entusiasmo di decine di migliaia di persone. Infrastrutture complesse e grandiose al servizio del divertimento, della passione, della condivisione collettiva. Luoghi di incontro dove si rinnova il rito antico e affascinante della competizione sportiva ai più alti livelli e dove i migliori atleti del mondo scendono nell’agone di un Colosseo moderno per conquistare la vittoria. Gli stadi in Europa sono tutto questo, icone del calcio – ovviamente – ma anche della musica e dell’intrattenimento, ricordati per eventi senza tempo come il concerto dei Queen di Wembley Stadium di Londra, e apprezzati per la loro bellezza architettonica e la capacità di accelerare lo sviluppo urbanistico delle grandi città.

I dieci stadi più grandi d’Europa

I dieci stadi più grandi d’Europa sono anche simboli per le città che li ospitano, mega strutture che continuano a star al passo con la modernità perché spesso oggetto di ambiziosi progetti di riqualificazione senza perdere il loro originale fascino.

Barcellona: il Camp Nou e quei 100.000 spettatori in attesa del nuovo stadio

Il Camp Nou di Barcellona è lo stadio più grande d’Europa per numero di spettatori che può ospitare: 99.354 in tutto. Struttura enorme, che domina il quartiere Les Corts del capoluogo catalano, è la casa della squadra di calcio FC Barcelona da quando l’impianto è stato ufficialmente aperto il 24 settembre 1957. Per la Spagna, ma anche per l’Europa, è un vero e proprio monumento visitato da migliaia di turisti e periodicamente sottoposto a interventi di recupero. L’ultimo è tuttora in corso ed è parzialmente finanziato dal colosso dello streaming musicale Spotify. I lavori – per un investimento che si aggira intorno al miliardo di euro – prevedono l’abbattimento di alcuni anelli che verranno ricostruiti in chiave moderna, con posti a sedere più vicini al campo che permetteranno una visione ancora migliore delle partite.

Wembley: 90.000 ai piedi di Freddie Mercury

Il 12 luglio del 1986 è un giorno che ha segnato la storia della musica perché i Queen hanno regalato al loro pubblico una delle performance più grandi di sempre. Una festa collettiva nel Wembley Stadium, lo storico stadio di Londra, secondo in Europa per la sua grandezza con 90.000 posti a sedere.

Lo stadio, considerato anche la casa della Nazionale inglese, è stato ricostruito nel 2007 su progetto di Studio Populous e Foster + Partner: demolita la vecchia struttura, nello stesso sito è rinato il Wembley Stadium, che ha mantenuto la grandezza del precedente pur avendo una nuova architettura in cui la copertura è sostenuta strutturalmente da uno spettacolare arco alto 135 m.

Santiago Bernabéu, lo stadio del Re di Spagna

È per molti lo stadio del Re di Spagna, non a caso ospita le partite del Real Madrid, la squadra più rappresentativa del calcio spagnolo (e la più titolata al mondo). Come capienza è il terzo in Europa e con i suoi 84.744 posti a sedere rappresenta una struttura grandiosa e all’avanguardia. Il Santiago Bernabéu è stato infatti al centro di un profondo piano di interventi di riqualificazione che lo hanno reso l’impianto più tecnologico al mondo. Qualche esempio? Copertura che si può chiudere in 15 minuti, nuovo campo retrattile, ipogeo per immagazzinare e conservare l’erba. A questo si aggiunge lo sviluppo dell’area hospitality, con negozi, ristoranti, bar, che offre agli spettatori l’occasione di trasformare la partita in un momento di condivisione e di incontro.

Croke Park Stadium, la più grande area sportiva d’Irlanda

Il Croke Park di Dublino, nonostante la capacità di ospitare 82.300 spettatori, non è stato pensato per le partite di calcio. La grande struttura è infatti utilizzata dalla Gaelic Athletic Association, la principale organizzazione sportiva irlandese, e ospita gare di sport gaelici (calcio gaelico, hurling e camogie), sebbene dal 2007 al 2009 ha ospitato temporaneamente anche incontri di rugby e calcio. La sua storia viene da lontano: il Croke Park è stato infatti inaugurato addirittura nel 1884, e in 150 anni di storia è stato più volte rimodernato per aumentarne la capienza senza mai abbandonare la struttura originale.

Twickenham, lo stadio del rugby più grande al mondo

Per l’Inghilterra il rugby risponde alle più antiche tradizioni sportive. E non stupisce allora se uno degli stadi più grandi del paese, e il quinto d’Europa, sia dedicato proprio al rugby. Il Twickenham Stadium di Londra è in grado di accogliere 82.000 spettatori, primo al mondo tra gli stadi dedicati a questo sport, un patrimonio storico per la capitale inglese e per gli amanti del rugby.

Stade de France, lo stadio della Coppa del Mondo 1998

Tutti i francesi lo amano anche solo per la notte magica del 1998 quando la loro Nazionale di calcio sollevò la Coppa del Mondo 1998 in casa. Lo Stade de France, il grande stadio di Parigi con i suoi 81.338 posti a sedere è anche per questo un punto di riferimento per l’intero paese. All’interno della struttura vengono infatti ospitati le partite di calcio naturalmente, quelle di rugby ma anche molti concerti.

E questa estate, lo Stade de France è stato il teatro tra gli impianti delle Olimpiadi di Parigi 2024 confermandosi come il più prestigioso palcoscenico sportivo del paese.

Luzhniki, il gigante di Mosca

La storia del Luzhniki Stadium di Mosca è la prova che una grande struttura del passato può essere rimodernata più e più volte per seguire la direzione della contemporaneità. Lo stadio più grande della Russia, con i suoi 81.000 spettatori, ha infatti vissuto tante stagioni nel corso delle quali è stato sottoposto a ripetuti interventi di riqualificazione che lo hanno portato all’attuale struttura. Uno dei più significativi risale al 2013 quando è stata eliminata la pista di atletica e sono state avvicinate le tribune proprio per favorire una migliore visione delle partite di calcio in prospettiva dei Mondiali del 2018 che avrebbe ospitato.

Westfalen, il muro giallo di Dortmund

La curva del Westfalen Stadium è conosciuta come “il muro giallo”, tanto potente è l’impatto delle migliaia di tifosi della squadra di calcio di casa, il Borussia Dortmund, assiepati e stretti con maglie e sciarpe di questo colore che è appunto quello predominante del club. La visione d’insieme dello stadio tedesco è impressionante perché offre una struttura compatta e vicinissima al campo di gioco ma comunque in grado di mettere a sedere 80.588 persone. Nel 2009 il Times lo ha inserito tra gli stadi più belli del mondo anche per la straordinaria partecipazione del pubblico. L’ultimo record risale alla stagione 2011-2012 quando la struttura ha ospitato per tutta la stagione una media di 80.588 spettatori a partita.

San Siro, la Scala del calcio

Tutti lo chiamano la Scala del calcio, come parallelismo al prestigioso Teatro dell’Opera di Milano. La sua struttura offre una visuale del campo da gioco tra le migliori in assoluto. E può ospitare fino a 80.018 spettatori. Il San Siro Stadium è il nono stadio più grande d’Europa, inaugurato nel 1926 è stato più volte rinnovato arrivando alla struttura attuale con gli interventi realizzati per i Mondiali di Calcio del 1990.

Old Trafford, a Manchester la culla del calcio

L’Old Trafford ha una storia centenaria. Con i suoi 75.635 posti a sedere è il decimo stadio di calcio più grande d’Europa. Inaugurato il 19 febbraio del 1910, l’impianto di Manchester ha avuto negli anni numerosi interventi di ristrutturazione l’ultimo dei quali – nel 2006 – gli ha dato l’attuale architettura e con cui ha ottenuto le 5 Stelle dalla Uefa, il massimo riconoscimento assegnato agli stadi di calcio in base alla loro ricettività e modernità. L’Old Trafford trasforma la visione del match in un’esperienza più ampia, con luoghi di incontro, servizi, aree commerciali. Un modo diverso di vivere il calcio divenuto ormai una caratteristica dei più moderni tempi dello sport.