SoFi Stadium: lo stadio più costoso al mondo

Non ci sono dubbi: il SoFi Stadium di Inglewood, in California, è la più ambiziosa tra le costruzioni sportive mai concepite. Famoso per essere lo stadio più costoso al mondo, quello che sorge poco fuori Los Angeles è un gioiello dell’architettura e della tecnologia moderne, emergendo come un unicum nel proprio genere. In effetti, non è facile definire il SoFi Stadium: si tratta certamente di uno stadio, ma va detto che si parla anche di una piazza pedonale e di un luogo per grandi spettacoli. Dietro a questo monumento dedicato allo sport e allo spettacolo ci sono la volontà e la visione di Stan Kroenke, proprietario dei Rams – una squadra di football americano della National Football League, già vincitrice di 2 Super Bowl – nonché, tra le altre cose, anche dell’Arsenal F.C, squadra che milita nella Premier League.

Il costo di costruzione del SoFi Stadium

La nuova casa dei Rams voluta da Stan Kroenke ha avuto senza dubbio un costo finale stellare: si parla di circa 5,5 miliardi di dollari complessivi. Si pensi, per fare un esempio, che lo Juventus Stadium, inaugurato nel settembre del 2011, ebbe un costo di 155 milioni di euro; e che il primo stadio costruito a Doha in vista dei Mondiali di Calcio del 2022, in Qatar, è costato “solo” 515 milioni di euro. Si parla quindi di uno stadio che fa riferimento, anche a livello economico, a diversi ordini di grandezza. Va detto che, all’inizio dei lavori, il costo stimato era di circa 2,66 miliardi di dollari; già nel 2018, però, dei documenti indicavano come cifra finale 4,963 miliardi di dollari, cifra che subì un ulteriore aumento di circa 500 milioni di dollari nei mesi successivi.

La costruzione del SoFi Stadium

Lì dove oggi sorge il SoFi Stadium, era presente fino al 2013 un ippodromo denominato Hollywood Park, demolito nel 2014. Nel 2016 venne annunciato che lo studio HKS avrebbe curato il disegno del nuovo stadio, e che i lavori di costruzione sarebbe stati nelle mani della Turner Construction e della AECOM Hunt. Il processo di edificazione ebbe il via nel novembre dello stesso anno, a partire dai lavori di abbassamento, per realizzare la profonda cavea delle gradinate dello stadio. Questa è infatti posizionata 30 metri al di sotto rispetto al livello del piano stradale: si tratta di una misura mediamente doppia rispetto a quella di impianti sportivi multiuso di proporzioni simili. A rendere necessario un tale abbassamento del suolo sarebbero stati diversi fattori, il principale dei quali rappresentato dalla presenza di peculiari restrizioni sull’altezza degli edifici nell’area, per via della vicinanza, a meno di 5 chilometri di distanza, dell’Aeroporto Internazionale di Los Angeles.

I lavori di costruzione, da progetto, sarebbero dovuti terminare entro il 2019; già nel 2017, per via del record nelle precipitazioni nei mesi precedenti, fu chiaro che l’apertura della struttura sarebbe stata posticipata al 2020. Va sottolineato a questo proposito che l’emergenza sanitaria rallentò, ma non interruppe, i lavori di edificazione, che vennero portati avanti nel rispetto del distanziamento sociale. L’apertura ufficiale ha avuto luogo l’8 settembre 2020.

Il tetto del SoFi Stadium

Sono tante le particolarità e le curiosità di questo peculiare stadio di Los Angeles, un vero e proprio stadio del futuro dal punto di vista architettonico e dei materieli utilizzati. L’aspetto più peculiare è però rappresentato senza dubbio dalla particolare copertura della struttura, che rende il SoFi Stadium un eccezionale punto di incontro tra una struttura all’aperto e una struttura al chiuso. Effettivamente, lo stadio è completamente coperto da un tetto fisso e traslucido in ETFE, un peculiare tipo di plastica. Il tetto in questione, semitrasparente, permette a chi si trova all’interno dello stadio di vedere il cielo, proteggendo allo stesso tempo dal sole come dalla pioggia. In questo modo, peraltro, è possibile sfruttare l’illuminazione naturale per gli eventi sportivi che si tengono di mattina e di pomeriggio.

A rendere il SoFi Stadium un ibrido tra una struttura indoor e una struttura outdoor non è solamente la presenza del tetto trasparente: contribuisce in tal senso anche l’immenso porticato laterale, che permette un collegamento reale tra esterno e interno. Grazie a un sistema di pannelli mobili laterali, queste aperture possono essere variate in base alle condizioni meteorologiche.

Il grande schermo

L’altro elemento impossibile da non notare nel momento in cui si entra nel SoFi Stadium è l’enorme schermo che campeggia appena al di sotto della copertura semitrasparente in ETFE. Si tratta dell’enorme schermo LED prodotto e firmato dalla Samsung, non a caso chiamato Infinity, con una superficie totale di oltre 6.000 metri quadrati, per diventare lo schermo 4K più grande del mondo. Più grande e più lungo dello stesso campo da football che sormonta (lungo 1,2 volte e largo 1,5 volte il campo) lo schermo è alto 12 metri e si sviluppa con una forma ovale, così da proiettare immagini visibili da ogni scalinata, da ogni angolo all’interno dello stadio. Il pubblico seduto nella parte inferiore e centrale dell’arena può guardare le immagini trasmesse all’interno dello schermo ovale, mentre chi si trova ai lati e nelle parti superiori delle scalinate può godersi le immagini all’esterno del grandioso schermo ovale.

La capienza totale del SoFi Stadium

A stupire è anche l’enorme capienza del SoFi Stadium. Si parla infatti di una capacità di circa 70.000 spettatori, la quale può essere incrementata di oltre 30.000 spettatori per gli eventi più importanti. Va peraltro sommata la capacità della parte dedicata al teatro – lo YouTube Theater – che da sola presenta 6.000 posti a sedere.

Non stupisce, vista l’architettura e vista la capienza, che il SoFi Stadium sia già stato scelto per ospitare eventi di primaria importanza. A febbraio 2022, per esempio, lo stadio ha ospitato la finale del campionato della National Football League, ovvero il famoso Super Bowl. È già inoltre stato deciso che il SoFi Stadium ospiterà la finale di WrestleMania nell’aprile del 2023, nonché le cerimonie di apertura e di chiusura di calcio e tiro con l’arco nelle Olimpiadi Estive del 2028.