Los Angeles: 100% green dal 2035

Approvato il piano per completare la trasformazione energetica della città

Un voto per cambiare il futuro di Los Angeles. Accorciare i tempi, accelerare la corsa verso la sostenibilità, mettere a segno un punto nella battaglia ormai quotidiana che la città e tutta la California combattono contro gli effetti nefasti dei cambiamenti climatici.

Entro il 2035 Los Angeles sarà alimentata al 100% da energie pulite: è questo l’effetto del voto all’unanimità (12 favorevoli e zero contrari) espresso nei giorni scorsi dal Consiglio cittadino, accorciando i tempi previsti per quella che viene considerata una inevitabile transizione energetica.

La decisione presa è in linea con gli obiettivi nazionali presentati dal Presidente Joe Biden e con un orizzonte più corto di dieci anni rispetto ai piani originali della metropoli. Per farlo il Consiglio ha approvato il LA100, un complesso piano intorno al quale condurre la transizione energetica puntando sul solare, l’eolico, l’idroelettrico, sul risparmio energetico e sugli investimenti nella modernizzazione delle reti di trasmissione energetica. 

Un piano ambizioso che punta a trasformare una delle città più congestionate e vitali del mondo in un paradiso sostenibile, dove i nuovi sistemi di approvvigionamento energetico diventeranno occasione per promuovere modelli di sviluppo innovativi.

L’occasione della California per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici

La scelta del Consiglio cittadino di Los Angeles arriva al termine di un’altra estate durissima per la California, battuta ancora una volta dagli incendi e piegata dalla siccità, e poche settimane dopo la pubblicazione dello United Nations Intergovernmental Panel on Climate Change dove lo stato dei cambiamenti climatici è stato definito “un codice rosso per l’umanità”.

Proprio in questo contesto si è inserita la votazione del Consiglio di Los Angeles. «LA100 non è un progetto utopistico – ha commentato dopo il voto Mitch O’Farrell, uno dei consiglieri cittadini che ha presentato la misura – ma un piano pensato per un mondo in crisi».

La fiducia dei votanti arriva dopo che a marzo scorso il National Renewable Energy Laboratory (NREL) ha presentato un rapporto – commissionato proprio dall’amministrazione di Los Angeles – nel quale calcola che la metropoli è in grado di raggiungere il 98% di energia pulita entro i prossimi 10 anni e il 100% entro il 2035.

Secondo il Rapporto il contraccolpo economico sui 3,9 milioni di lavoratori e 200 miliardi di dollari di ricchezza prodotta ogni anno sarebbe davvero contenuto, mentre gli effetti benefici sui lavoratori e sull’ambiente sarebbero considerevoli.

Lavoro, sviluppo, ma anche salute quindi. Il primo beneficio diretto che i cittadini di Los Angeles trarranno dalla trasformazione energetica della città sarà proprio legato al miglioramento del benessere fisico. Secondo le analisi raccolte all’interno del Rapporto firmato dal National Renewable Energy Laboratory (NREL), nel 2045 il risparmio annuale in termini di riduzione dei costi legati alla salute, considerando anche il miglioramento della qualità dell’aria, raggiungerà gli 1,4 miliardi di dollari.

Maxi investimenti per trasformare Los Angeles

Il piano potrà essere sostenuto solo attraverso investimenti considerevoli. Il Rapporto del National Renewable Energy Laboratory calcola che il costo per la città potrebbe oscillare tra 57 e 87 miliardi di dollari. Una cifra considerevole se si considera che all’interno del piano per le infrastrutture da 1 trilione di dollari discusso al Congresso gli investimenti sulla transizione energetica per tutti gli Stati Uniti si fermano a 73 miliardi.

La città ha quindi bisogno di fondi, che arriveranno in parte dal governo statale e in parte dagli investitori privati, convinti che il progetto possa rappresentare un’occasione di business. Una volta raccolti sul mercato, i fondi dovranno essere investiti su migliaia di progetti, molti dei quali prevedono l’ammodernamento dei grandi impianti esistenti. In questo senso l’intervento più significativo interesserà l’Intermountain Power Plant, la centrale elettrica che oggi assicura un quinto del fabbisogno energetico cittadino.

Una nuova forza lavoro per lo sviluppo del piano

Per realizzare il piano ci sarà bisogno di investimenti, tecnologia, ma anche di braccia. La creazione di lavoro sarà una delle conseguenze più significative della transizione energetica di Los Angeles. Il Consiglio cittadino ha anticipato che per la realizzazione delle tante voci previste dal piano sarà necessario creare almeno 9.500 posti di lavoro, occupazioni che non dureranno solo il tempo dei cantieri, ma rimarranno in piedi anche in seguito, per coprire le esigenze di manodopera del nuovo sistema energetico cittadino.

A questo proposito, il Los Angeles Department of Water and Power (LADWP, la più grande utility energetica degli Stati Uniti) è stato incaricato di selezionare il nuovo personale dai quartieri economicamente più svantaggiati della città, favorendo in questo modo la crescita di aree oggi particolarmente colpite dalla povertà e segnate dalla mancanza di occasioni concrete e durature di sviluppo.