Non una sola linea, ma un’intera rete metropolitana che cambierà il modello di cittadino. Come Parigi, Londra e Riyadh, adesso anche Jakarta lancia un progetto ambizioso che punta a un intervento massiccio sul sottosuolo mirato alla costruzione di sei nuove linee per un totale di 230 chilometri.
Un’idea che segue l’esempio del Crossrail di Londra, del Grand Paris Express di Parigi e della nuova rete di Riyadh, dove gli interventi non si sono limitati al prolungamento o alla realizzazione di una nuova tratta, ma hanno mutato in modo significativo la mappa delle linee metropolitane cittadine raggiungendo quartieri e zone che prima erano tagliate fuori.
La mobilità sostenibile diventa così un imperativo anche per la capitale indonesiana che – secondo i progetti del presidente Joko Widodo – deve diventare il motore della crescita di un paese che ambisce a competere nella regione con la Cina e il Giappone.
Metro di Jakarta: il progetto per una nuova rete
L’estensione della rete metropolitana di Jakarta è uno dei progetti di mobilità sostenibile più ambiziosi al mondo. Per portarlo a termine il governo indonesiano ha previsto un investimento pari a 40 miliardi di dollari, che saranno finanziati in parte con risorse pubbliche e in parte con il sostegno di investitori privati. Oltre alla linea che è stata parzialmente aperta nel 2019, il piano prevede la costruzione di sei nuove linee che attraverseranno la città dando vita a una rete di trasporto paragonabile a quella di Hong Kong e Singapore.
«L’obiettivo – ha dichiarato alla stampa indonesiana William Sabandar, direttore di MRT Jakarta (l’azienda pubblica che gestisce il trasporto cittadino) – è quello di dar vita a una rete di 230 chilometri entro il 2030. Attualmente la rete cittadina è lunga appena 16 chilometri, e quindi il nostro compito è quello di trovare il modo per accelerare la costruzione, perché non possiamo più permetterci di costruire una linea per volta».
Lo sviluppo indonesiano passa per le infrastrutture
Il piano di interventi elaborato per sviluppare la rete metropolitana di Jakarta è parte di un progetto ben più ampio e ambizioso lanciato dal presidente Joko Widodo nel 2019. L’obiettivo è sostenere la crescita dell’economia indonesiana facendo lievitare il Pil da 1 a 7 trilioni di dollari entro il 2045. Uno dei motori di questa crescita, secondo il governo, saranno proprio le infrastrutture, che dovranno non solo modernizzare il paese, ma anche contribuire a creare lavoro e ricchezza. Per questo i 40 miliardi previsti per la metro di Jakarta saranno solo una parte dei 412 miliardi di dollari che il governo intende investire nelle infrastrutture nei prossimi cinque anni.
Nella lista delle cose da fare, oltre a dighe, strade, ponti, edifici, ci sono soprattutto le ferrovie, quelle cittadine e quelle regionali, necessarie per ridurre l’inquinamento, il congestionamento e favorire il trasporto di persone e di merci.
Tra i progetti lanciati c’è una metro leggera lunga 44 chilometri che attraverserà la capitale; una rete ferroviaria che dovrà collegare alcuni dei più importanti aeroporti del paese, oltre a un altro network di treni per le province del Sulawesi e del Kalimantan.
Ma l’obiettivo del governo è anche sostenere il settore delle costruzioni, e aprire il mercato a soggetti nuovi che non siano solo giapponesi e cinesi. Ad oggi, la prima linea metropolitana di Jakarta è stata realizzata da un gruppo giapponese, e il primo treno ad alta velocità che collega Jakarta a Bandung da un gruppo cinese.
Opere faraoniche per un paese in crescita
Oltre 400 miliardi di dollari Usa da spendere entro il 2024: il piano indonesiano è tra i più ambiziosi al mondo in termini di impegno economico e prospettive di risultato nel breve termine. Per realizzarlo il governo intende finanziarne il 40% della dotazione economica complessiva; il 25% sarà finanziato da imprese pubbliche e il resto dal settore privato. Una parte decisiva degli investimenti, pari al 60% del totale, sarà utilizzata per sviluppare infrastrutture collegate ai trasporti. Così, oltre alle metropolitane e alle ferrovie, il progetto indonesiano prevede la costruzione di 25 nuovi aeroporti e di numerosi porti che serviranno per collegare al meglio le 17.000 isole dell’arcipelago, disperse a una distanza equivalente a quella che divide New York City da Londra.
Favorire i collegamenti tra le tante e lontane regioni di questo frastagliato territorio è infatti considerata la strategia migliore per sostenere crescita e sviluppo nel paese. E sarà anche il cavallo di battaglia delle prossime elezioni politiche che vedranno il presidente Widodo protagonista di una campagna improntata alla crescita economica attraverso gli investimenti. Lo scorso anno il Pil del paese è cresciuto del 5%, mentre il governo spera che il 2020 possa chiudersi con una crescita del 5,6% che dovrebbe arrivare al 6% proprio grazie ai massicci investimenti infrastrutturali. Una scommessa da vincere per rimanere una delle prime economie asiatiche.