L’American Builder alla prova del ricambio generazionale

L’industria delle costruzioni Usa alla ricerca di figure dotate di elevate competenze tecniche

L’industria americana delle costruzioni, come in molti altri paesi, è alla ricerca di nuova manodopera tecnicamente qualificata. Lo scorso mese di febbraio, dopo un gennaio in netto calo, il Bureau of Labor Statistic ha segnalato che 45 Stati, guidati da Texas, New York, Florida, Nevada e Georgia, avevano aggiunto offerte per posti di lavoro.

Ma a marzo è subito arrivata un’altra doccia fredda con la perdita di 9.000 posti di lavoro su scala nazionale. Secondo un’analisi dell’Associated General Contractors of America (AGC), a commento dei dati governativi, il settore non riesce a sostituire i lavoratori anziani, e dunque più esperti, mentre la formazione nel settore delle costruzioni va a rilento. In molti casi, si reclama una riforma dell’immigrazione per incoraggiare l’ingresso di nuovi lavoratori.

Nuovi investimenti per sostenere l’occupazione nelle grandi opere

Il totale degli occupati nel settore, registrato a marzo 2023, è stato di 7 milioni 888 mila lavoratori, con un calo dello 0,1% rispetto al massimo storico di febbraio. Di contro, il tasso di disoccupazione tra le persone in cerca di lavoro con esperienza nel settore delle costruzioni è sceso dal 6,0% nel marzo 2022 al 5,6%, il secondo tasso di marzo più basso in 23 anni. Secondo l’ACG, alcune imprese si trovano nella condizione di non poter fare offerte per le gare in corso perché non sarebbero in grado di assumere il personale necessario per poterle portare avanti.

L’amministrazione centrale e il Congresso, che all’inizio di mandato hanno approvato il piano da mille miliardi di dollari per il miglioramento delle infrastrutture degli Stati Uniti, vengono adesso sollecitati ad aumentare i finanziamenti per la formazione tecnica e per consentire a più lavoratori con le adeguate competenze professioni richieste di entrare legalmente nel paese.

Il Gruppo Webuild è molto attivo su questo fronte e da anni ha avviato programmi di formazione del personale, dedicati principalmente ai giovani. Si tratta di programmi che permettono di formare personale qualificato che viene impegnato nei grandi progetti di Webuild negli Stati Uniti.

«Le infrastrutture, la nuova green economy e gli impianti di semiconduttori non si costruiscono da soli, hanno bisogno di persone. Se i funzionari federali sono così ansiosi di costruire questo tipo di strutture, dovrebbero essere disposti a investire nelle persone necessarie per costruirle», ha dichiarato Stephen E. Sandherr, amministratore delegato dell’Associazione.

Secondo la società online Zip Recruiter, specializzata nel reclutamento, tra il 2019 e il 2020, il numero di persone che cercava via internet lavori nel settore delle costruzioni è calata del 40% e da allora è stato piatto, anche perché sono sempre più numerose le offerte di occupazioni da remoto.

Il futuro nella formazione: la prova nei grandi progetti di Webuild

Un fenomeno che ha preso di mira il mondo delle costruzioni, come altri settori: la ristorazione, l’alberghiero, la grande distribuzione, le compagnie aeree. L’abbandono del posto di lavoro, per il quale era stata maturata una esperienza consolidata, e il cambio con l’occupazione in attività praticabili dal computer a casa, mette in difficoltà il tessuto industriale americano, composto da una miriade di piccoli appaltatori. In casi d’emergenza, come per il recente uragano Ian in Florida, i proprietari di case hanno dovuto attendere a lungo prima di avere sul proprio tetto scoperchiato la ditta in grado di ripararlo. La domanda era altissima, le imprese in grado di compiere il lavoro molto poche, con un numero assai limitato di lavoratori.

Storicamente, il mercato del lavoro nel settore delle costruzioni è la cartina di tornasole dello stato dell’economia. La diminuzione dell’occupazione nell’edilizia ha spesso anticipato l’avvicinarsi di un periodo di recessione. Ma in questo caso, secondo gli analisti di Wall Street, va tenuto in conto che mancano i lavoratori, non la domanda.

Va, inoltre, segnalato che grandi imprese come Webuild, con la controllata americana Lane Construction, hanno messo a frutto l’esperienza maturata in cantieri dislocati in cinque continenti e l’inserimento di giovani tecnici e ingegneri, creando un volano produttivo che ha permesso di completare progetti iconici come il nuovo ponte Long Beach International Gateway in California, lavorando (in sicurezza) anche durante l’emergenza pandemica.