Georgia e Florida, l’Eldorado per le infrastrutture americane

La Georgia è il miglior stato per le costruzioni nel 2023, ma la Florida resta il modello americano

Per la prima volta la Georgia è stata nominata il miglior stato americano per il settore delle costruzioni. La speciale classifica, introdotta nel 2015 dall’Associated Builders and Contractors (ABC), vede al secondo posto la Florida, che è da sempre fra i Top 10 e continua a rappresentare, secondo una nota dell’associazione, un “modello di riferimento per il merito”.

Questa particolare pagella, chiamata “Building America: The Merit Shop Scorecard”,  valuta le informazioni significative per il settore e identifica fra tutti i 50 stati quelli con leggi, politiche, priorità e programmi favorevoli alle infrastrutture, e quelli che invece richiedono miglioramenti. Il cosiddetto “merit shop” si basa sulle politiche statali sul diritto al lavoro, la retribuzione prevalente, gli accordi di lavoro a progetto imposti dal governo statale, l’accesso ai partenariati pubblico-privato, la disponibilità di sovvenzioni e incentivi per i datori di lavoro che valorizzano la formazione e l’inclusione di crediti professionali e di istruzione tecnica nei requisiti delle scuole superiori.

Georgia e Florida, un’occasione per gli ingegneri del futuro

La fotografia di quest’anno ha messo in luce come la Georgia continui a prosperare nel settore dell’edilizia e nello sviluppo della forza lavoro. Quest’anno, afferma la classifica di ABC, il 99% degli studenti di carriera e di istruzione tecnica nello stato ha ottenuto le credenziali per sviluppare la loro carriera nel settore. La Georgia si era classificata al terzo posto nel 2022.

La Florida ha confermato il proprio primato in termini di merito grazie al mantenimento di una concorrenza leale e aperta, e la capacità di creare un ambiente favorevole al successo dell’intero settore e di promuovere una pipeline di lavoratori altamente qualificati

Partnership pubblico-privato, la mossa vincente della Florida

Nel dettagli del modello Florida, dove Lane Construction (Webuild) è attiva con vari contratti per il miglioramento della mobilità e viabilità nelle aree metropolitane di Tampa e Orlando, fa premio il fatto che lo stato autorizzi l’uso delle Public-Private Partnership (P3s) su progetti di costruzione orizzontali e verticali, ammetta offerte non richieste, offra incentivi per lo sviluppo della forza lavoro e presenti un tasso di crescita del 2,7% dei posti di lavoro.

Tra i primi cinque, l’Arkansas si è classificato al terzo posto, il Wisconsin al quarto e l’Indiana al quinto. A completare i primi 10 stati ci sono Iowa, Kentucky, Alabama, Oklahoma e Mississippi. Per contro, gli ultimi cinque stati sono Hawaii, Rhode Island, Washington, New York e Washington D.C., ciascuno dei quali ha ricevuto valutazioni negative nella creazione di condizioni e politiche affinché gli appaltatori di merito possano prosperare.

Il progetto del ponte ispirato al Long Beach International Gateway

Tornando alla Georgia, il suo Dipartimento dei Trasporti (GDOT) ha appena presentato all’attenzione dei contractor attivi nello Stato una lista di lavori previsti nei prossimi due anni, per un investimento complessivo di 5 miliardi di dollari. Si tratta di una miriade di piccole e medie opere di ammodernamento e sostituzione di strutture stradali, in prevalenza legate alle migliorie sulla parte di pertinenza della Georgia della I-75, la Interstate che collega in maniera verticale il Sud e in Nord degli Stati Uniti, partendo dalla Florida e arrivando fino al Canada.

Il progetto più importante riguarda la sostituzione dell’Eugene Talmadge Bridge, il ponte strallato che attraversa il fiume Savannah, dal nome della città che dà alla Georgia sbocco commerciale all’Oceano Atlantico e costituisce il terzo porto per volume di traffico degli Stati Uniti. La campata esistente del Talmadge costituisce un ostacolo per il transito delle navi delle più grandi navi New Panamax e di quelle di nuova generazione. Un progetto che ricorda quello realizzato nel 2020 da Webuild a Long Beach in California che ha portato alla sostituzione del Gerald Desmond Bridge con l’innovativa struttura strallata denominata Long Beach International Gateway, oggi il secondo ponte più alto del suo genere negli Stati Uniti, con le sue due torri che si innalzano per circa 160 metri.

Il GDOT ha previsto, in quella lista di lavori, opere di manutenzione dell’attuale ponte per 179 milioni di dollari, che suonano come un preludio all’attesa decisione del governo statale che, per favorire la crescita del porto di Savannah, ha sul tavolo la costruzione di uno dei ponti più alti del mondo, per un costo ipotizzato di 1,2 miliardi, o la realizzazione di un tunnel sotto il fiume, per un investimento di 2 miliardi di dollari.