Florida, a Tampa è boom di infrastrutture sostenibili

Da almeno cinque anni la città è una delle aree metropolitane a più rapida e intensa crescita degli Usa

Mare, cielo, terra. Da qualunque parte si raggiunga Tampa ci si trova davanti un panorama in rapido movimento. Ovunque ci sono gru, grandi camion per il trasporto di materiali da costruzione, nuove strade che si snodano tra quelle esistenti, edifici che si moltiplicano, terminal aeroportuali, ponti e cavalcavia, nuove aree residenziali che nascono dal nulla e una miriade di enormi magazzini, che via via si riempiono di loghi, lavoratori e merci, in risposta alla vacillante (su scala mondiale) catena distributiva e di approvvigionamento. Il tutto in perfetto ordine, sicurezza e pulizia o, se si vuole, secondo uno spiccato senso dello sviluppo sostenibile.

Tampa, con il suo mezzo milione di abitanti, non è certamente una delle città più popolate degli Stati Uniti, ma è da almeno cinque anni (malgrado il rallentamento dovuto al COVID) una delle aree metropolitane a più rapida e intensa crescita grazie all’aria pulita, al suo clima sub tropicale con inverni molto miti ed estati calde e umide, alla sua posizione strategica nei confronti dei mercati del Centro e Sud America e, non da poco, a un consistente pacchetto di incentivi fiscali per famiglie e aziende. Questa città della Florida affacciata sul Golfo del Messico può vantarsi di avere il costo della vita e degli affari tra i più bassi di tutto il Nord America.

Non a caso, il Tampa Bay Economic Development Council (EDC), ente di coordinamento fra il settore pubblico e gli investitori privati, definisce “Unstoppable” (inarrestabile) lo sviluppo locale, in termini di servizi e benefici per la comunità. Così, mentre si approvano progetti per nuovi tratti stradali, proseguono i lavori per il miglioramento dei sistemi di tubazioni sotterranee in diversi quartieri. L’obiettivo è fornire acqua più pulita, una migliore protezione antincendio e zone più sicure.

Nuove infrastrutture per sostenere la crescita di Tampa

Le opere sono iniziate nei circondari di Forest Hills, Macfarlane Park, East Tampa e Virginia Park, poi si estenderanno su altri, sostituendo oltre 18 miglia di vecchie tubature di distribuzione dell’acqua, rimettendo in sesto 27 miglia della rete delle acque reflue e rimpiazzando tombini malridotti. «I lavori includono 25 miglia di gasdotto in fase di rivestimento», ha affermato all’emittente televisiva Channel 10, il vice amministratore delle infrastrutture cittadine, Brad Baird.

In quanto capitale del Nord America per la frequenza dei lampi, Tampa è soggetta più di altre città al potere di Madre Natura. I temporali pomeridiani durante l’estate disegnano nel cielo incredibili spettacoli di fulmini e l’istantaneo diluvio di pioggia inonda strade e infrastrutture. Finora il sole ha fatto bene la sua parte, cancellando in poco tempo l’effetto delle piogge, seguendo un fenomeno ciclico che è parte della vita floridiana, specie da queste parti. Ma nelle corde dell’amministrazione si è fatta sempre più persistente la parola “resilienza”. A questo proposito, la Tampa Bay Partnership, influente coalizione di business leader regionali, ha presentato quest’anno un rapporto intitolato Making the Economic Case for Resilience, che elenca le sfide economiche che la città dovrà inevitabilmente affrontare se non s’investe per tempo nella resilienza.

«Se non si intraprende alcuna azione entro il 2070 – afferma lo studio – le inondazioni dovute all’innalzamento del livello del mare potrebbero costare alle proprietà la perdita di 16,9 miliardi di dollari in valore di mercato e comportare una perdita annuale di 238 milioni di entrate fiscali».  L’alternativa, secondo il rapporto, consiste nell’investire circa 13,4 miliardi di dollari in progetti di adattamento climatico nel prossimo quarto di secolo. Secondo i ricercatori, questo non solo proteggerà le comunità fino al 2070, ma creerà anche un vantaggio di 2,27 dollari per ogni dollaro speso per l’adattamento.

Trasporti efficienti per la Tampa del futuro

I trasporti restano la più grande sfida economica per la città, cui è attribuita una stima di 620.000 nuovi residenti entro il 2025. Tampa, secondo la rete immobiliare RedFin, è al terzo posto fra le città americane dove le famiglie intendono spostarsi per vivere. E le vie d’accesso alla città sono sempre più congestionate.

Il Dipartimento dei Trasporti della Florida (FDOT) presenta nel proprio sito web un dettagliato elenco delle opere in costruzione o ancora in fase di disegno. I migliori costruttori americani e internazionali sono al lavoro in ogni angolo della città. Lane Construction, la sussidiaria statunitense del Gruppo Webuild, si è aggiudicata il progetto per migliorare la sicurezza e le operazioni della I-275/I-4 Downtown Interchange (DTI) a Tampa, uno snodo che serve 200mila automobilisti ogni giorno, gran parte dei quali intrappolati nel traffico nelle ore di punta. Il progetto, che vale 223 milioni di dollari, si aggiunge agli altri lavori di Lane in Florida, per oltre 1 miliardo di dollari. Lane ha in corso anche la costruzione di un tratto lungo il corridoio I-275 dallo svincolo I-4/I-275 a nord di Hillsborough Avenue.

Arrivando in aereo, nel tratto di mare che affianca l’aeroporto, si vede la costruzione per l’ampliamento del ponte Howard Frankland sulla interstate 275 in direzione di St. Petersburg per decongestionare un altro dei punti nevralgici del traffico di Tampa. L’aeroporto stesso è un cantiere a cielo aperto da oltre tre anni e, giusto all’inizio di settembre, la Hillsborough County Aviation Authority ha approvato la costruzione di un nuovo terminal, l’Airside D, per il valore di 787,4 milioni di dollari. Il progetto aggiungerà 16 gate, portando il totale a 72, con una capacità di ospitare 13 milioni di passeggeri in più entro il 2037, rispetto agli attuali 23,4 milioni passeggeri l’anno.

La posizione geografica di Tampa, un perfetto “gateway” commerciale, è stata confermata dalla visita di fine agosto del Segretario ai Trasporti Pete Buttigieg, che ha iniziato il Building a Better America Tour visitando il porto di Tampa e, soprattutto, assegnando all’Autorità Portuale una sovvenzione di 12 milioni di dollari per costruire un nuovo ormeggio per le grandi navi. «Il progetto Berth 301 avrà un impatto generazionale sulla nostra comunità in termini di sviluppo economico e posti di lavoro ben retribuiti», ha affermato nel corso della visita Paul Anderson, CEO di Port Tampa Bay.

Il porto è il più grande della Florida, non in termini di traffico o di capacità marittime, bensì in termini di area disponibile per magazzini di stoccaggio e merci, il che la posiziona come uno dei centri logistici più interessanti del Nord America. Il nuovo ormeggio aumenterà la capacità di accoglienza per le industrie non containerizzate della Florida occidentale e centrale, inclusi cemento, zolfo perlato, aggregati, acciaio, cibo e agricoltura, pannelli per pareti e costruzioni, tra gli altri.

Il sogno del treno veloce per avvicinare Tampa a Orlando

Tampa, che si è aggiudicata negli anni il titolo di primo mercato delle piccole imprese tecnologiche, ha investito per attrarre le sedi di aziende high-tech dalla costa orientale degli Stati Uniti e, per facilitare l’accesso ai centri più importanti della regione, ha esaminato in passato anche il progetto di un treno veloce per congiungersi a Orlando, che dista un’ora e mezza di auto (traffico permettendo) attraverso la I-4. Il treno ad alta velocità avrebbe dovuto essere costruito tutto in sopraelevata, proprio su quella Interstate. I fondi federali, oltre 2,3 miliardi erano già stati messi sul tavolo, mentre lo Stato della Florida avrebbe dovuto aggiungerne altri 300 milioni. Il progetto non è mai andato a buon fine, per via delle tasse che avrebbero dovuto pagare i residenti di Tampa e Orlando per sostenere i finanziamenti statali.

L’idea di un treno tra le due città non è tramontata del tutto, visto che la società privata Brightline, che dal 2018 serve la tratta Miami-West Palm Beach, che corre per 65 miglia sull’altra costa della Florida, ha in progetto l’estensione per altre 120 miglia fino all’aeroporto internazionale di Orlando e, in una fase successiva, il congiungimento con Tampa (85 miglia), con fermate intermedie a Disney World e Lakeland. Il collegamento Tampa-Orlando potrebbe alleviare il carico sulla I-4, considerata una delle più pericolose arterie stradali degli Stati Uniti.

Anche lo sport attira costruttori a Tampa, dove sarà realizzato, tra l’altro, il nuovo stadio del football da 46.000 posti per la University of South Florida (USF). La febbre sportiva è stata alimentata dal successo dei Tampa Bay Buccaneers, o Bucs, nel cinquantesimo Super Bowl, giocato nel febbraio 2021, portando quest’area ancora più sotto i riflettori dove peraltro è già da alcuni anni grazie alle vittorie nell’hockey sul ghiaccio. Vittorie sorprendenti se si pensa che il gelo a Tampa lo si può vedere solo nel refrigeratore o nell’Amalie Arena dei Tampa Lightning (o Bolts), che negli ultimi tre anni hanno disputato la finale del campionato nazionale, vincendo la Stanley Cup due volte.