Nuove infrastrutture per Sydney: strade e mobilità sostenibile per lo sviluppo

La città al centro di una straordinaria opera di modernizzazione infrastrutturale

Se la vitalità di una città potesse essere misurata con il numero delle gru in movimento, Sydney non avrebbe rivali. Almeno in Australia. Sono infatti 319 le gru al lavoro nella capitale del New South Wales, contro le 213 di Melbourne, la seconda città del paese al centro di un profondo processo di rinnovamento infrastrutturale.
Il censimento delle gru, inserito nella 15esima edizione del Crane Index pubblicata a ottobre dalla società di consulenza Rider Levett Bucknall, è una prova del grande sviluppo che sta vivendo la città di Sydney, uno sviluppo non solo edilizio, ma soprattutto infrastrutturale.
E infatti – come sottolinea Domenic Schiafone, direttore ricerca e sviluppo di Rider Levett Bucknall per l’Oceania – la maggior parte delle gru attive in città si trovano lungo i tracciati strategici del trasporto pubblico, sui quali insistono anche le nuove opere di mobilità sostenibile attualmente in costruzione.
«Visivamente – spiega Schiafone – le gru sono posizionate lungo il percorso delle nuove infrastrutture di trasporto e seguono gli ultimi cinque anni di opere realizzate in città. I percorsi sono quindi quello della Pacific Highway, a ovest lungo la Parramatta Road, a Nord-Est lungo la M2 e a Sud lungo la Kingsway».

Trasporti, la perla di Sydney

Lo sviluppo infrastrutturale di Sydney passa prima di tutto per i trasporti. Nell’ambito del piano di investimenti da 93 miliardi di dollari australiani (64 miliardi di dollari Usa) lanciato dallo stato del New South Wales, 32,2 miliardi sono stati stanziati per progetti di trasporto pubblico e 23,4 miliardi per lo sviluppo della rete stradale. Progetti che ricadono, nella maggior parte dei casi, proprio su Sydney.
Tra questi, sicuramente il più importante è la Sydney Metro, che prevede la costruzione di tre linee metropolitane leggere, la prima delle quali (Sydney Metro Northwest) è stata in parte realizzata da Salini Impregilo e aperta nel mese di maggio. Le altre linee collegheranno la parte Sud Ovest della città con il centro, e il Central Business District con il quartiere di Parramatta.
La nuova rete metropolitana è però solo uno dei progetti miliardari lanciati per modernizzare la città. All’inizio di novembre il ministero dei Trasporti del New South Wales ha pubblicato la short list (nella quale rientra anche Salini Impregilo) delle aziende candidate a realizzare il Sydney Gateway, un’opera con un valore compreso tra i 2,2 e i 2,6 miliardi di dollari australiani che prevede la realizzazione di una serie di collegamenti autostradali tra la città e il Sydney Airport. Siamo ancora nella fase di gara, ma una volta completata la nuova rete garantirà la circolazione di 100mila veicoli al giorno, di cui 10mila veicoli pesanti, e libererà le vie locali dal traffico massivo costituito da chi entra ed esce dalla città.

Infrastrutture a Sydney: il futuro di Western Sydney

Nell’ambito del processo di rinnovamento della città, tanto il governo australiano quanto quello del New South Wales hanno posto particolare attenzione allo sviluppo di Western Sydney, l’area occidentale dove il bisogno di nuove infrastrutture, combinato allo sviluppo del territorio, hanno confermato la necessità di investimenti infrastrutturali.
E infatti governo centrale e federale hanno lanciato il Western Sydney Infrastructure Plan con uno stanziamento di 4,1 miliardi di dollari australiani (2,7 miliardi di dollari Usa) da destinare alla realizzazione di nuove strade e al miglioramento delle linee di trasporto di superficie soprattutto in relazione all’inaugurazione del Western Sydney International Airport prevista per il 2026.
Tra le opere finanziate dal piano rientra la Northern Road, un progetto da 1,6 miliardi di dollari australiani (un miliardo di dollari Usa) per ampliare l’autostrada che porta allo scalo aeroportuale, e la M12 Motorway, un’altra autostrada che collegherà la Northern Road con la M7 Motorway. Obiettivo finale è mettere in piedi entro il 2026 una rete di trasporto efficiente e moderna per sostenere l’impatto che avrà il nuovo aeroporto.

Il Western Sydney International Airport

Sydney ha bisogno di un nuovo aeroporto. Un’esigenza legata allo sviluppo economico della città, ma anche all’aumento della popolazione del New South Wales che dagli 8 milioni di abitanti di oggi passerà a 11,2 milioni entro il 2056. Più abitanti, maggior richiesta di movimento, un bisogno crescente di viaggiare dentro e fuori i confini dello stato.
Da qui l’esigenza di costruire un nuovo scalo aeroportuale per il quale sono stati investiti 5,3 miliardi di dollari australiani (3,5 miliardi di dollari Usa) con l’obiettivo di dotare la città di un’altra infrastruttura strategica per il suo sviluppo. Lo scalo è infatti stato progettato per gestire una media di 37 milioni di passeggeri fino al 2050 e poi divenire oggetto di nuovi interventi di ampliamento che lo porteranno, entro il 2063, fino a 82 milioni di passeggeri.
Oltre all’impatto sul traffico di persone e merci, il nuovo aeroporto contribuirà a creare 28.000 posti di lavoro, tra diretti e indiretti, entro il 2031, dando una spinta importante allo sviluppo di Western Sydney. Secondo i dati ufficiali dell’“Airport Plan” raccolti dal Western Sydney Airport l’area raccoglierà entro il 2030 3 milioni di abitanti, circa il 7% dell’intera popolazione australiana.
Una ragione in più per realizzare un nuovo scalo aeroportuale che offra alla città di Sydney un’occasione di collegamento con il resto del paese e del mondo.