La prima metro di Bogotà

Nel marzo del 2020 inizieranno i lavori per la costruzione della prima metro cittadina

Milioni di pendolari, strizzati come sardine in autobus o pigiati dentro auto che inevitabilmente restano per ore imbottigliate nel traffico caotico, hanno finalmente una speranza: Bogotà avrà la sua metropolitana. Il sindaco della capitale colombiana, Enrique Peñalosa, ha annunciato l’intenzione di dare presto il via ai lavori.
I tempi sono stretti e l’amministrazione cittadina vuole aggiudicare il contratto di costruzione entro la fine di settembre, per iniziare i lavori nel marzo 2020.

Una grande occasione per Bogotà

Con 8 milioni e mezzo di abitanti in rapido aumento, Bogotà è una delle città più problematiche al mondo in termini di mobilità urbana, pur avendo introdotto nel corso degli anni un servizio di autobus, chiamato TransMilenio, rimasto anch’esso vittima della congestione stradale e del numero crescente dei passeggeri.

La prima idea della metropolitana risale al 1942, quando la città contava 400mila abitanti. Venti anni più tardi l’idea si trasforma in progetto, destinato però a essere abbandonato e poi ripreso più volte mentre l’urbanizzazione della città, una delle capitali più alte al mondo con 2.600 metri sul livello del mare (8,660 ft), cresceva in modo caotico e senza freni. La metro di Bogotà, reclamata a gran voce dai cittadini, non ha mai ottenuto il supporto finanziario, né tanto meno quello politico.

Stato e amministrazione locale puntano sulla metro

Oggi, il progetto Metro sembra avere i fondi, superiori ai 4 miliardi di dollari, e gli appoggi istituzionali necessari. Il nuovo sistema ferroviario sarà finanziato con oltre 3 miliardi di dollari dal governo nazionale e 1,3 miliardi di dollari dall’amministrazione di Bogotà. Banche multilaterali tra cui la Banca Mondiale, la Banca Interamericana di Sviluppo e la Banca Europea per gli Investimenti hanno iniziato a erogare prestiti per il progetto.

Vista panoramica di Bogotà

Si partirà con la prima linea di circa 24 chilometri (14,8 miglia), interamente elevata, dal distretto occidentale di Bosa fino alla Avenida Caracas, con 16 stazioni, di cui 10 di interscambio con il sistema TransMilenio. Questo primo tratto, secondo i dati dell’amministrazione cittadina, servirà a sgravare il traffico nelle aree più congestionate della capitale che oggi registra ben 12,7 milioni di viaggi quotidiani.

La prima linea della metropolitana di Bogotà, dai documenti di selezione, è stata concepita con parametri di efficienza energetica e ambientale. Opererà infatti con ventilazione leggera e naturale, tanto da rendere possibile un risparmio molto importante nelle fasi di lavoro e di funzionamento, senza costi per l'utente e riducendo a zero l’inquinamento, perché il sistema sarà al cento per cento elettrico.

Una metro sopraelevata nel centro cittadino

A sbloccare i fondi per il progetto ha contribuito anche la scelta tecnica di realizzare una metropolitana elevata (i binari correranno a 13,5 metri di altezza dalla strada, 44 ft), rispetto alla soluzione sotterranea, il cui costo – secondo i calcoli dell’amministrazione – sarebbe superiore del 48%. Il risparmio sugli investimenti è stimabile in 61 milioni di dollari per ogni chilometro. Anche il costo di funzionamento risulterà più basso del 28% rispetto alla metro sotterranea, né saranno richieste ventilazione meccanizzata o pompaggio per l’estrazione dell’acqua.

Dal punto di vista dell’esecuzione, inoltre, la metro potrà essere costruita più velocemente perché le travi potranno essere prefabbricate in officina e quindi installate rapidamente sulle colonne, comprese le stazioni. Tale soluzione tecnica, secondo il gestore del progetto, ridurrà i tempi di costruzione dell’infrastruttura da 66 a 40 mesi.

Questa volta il progetto metro ha tutti i numeri per diventare realtà. Peñalosa, che nella sua carriera ha ricoperto vari incarichi nella politica dei trasporti, punta a firmare il contratto con il consorzio vincente prima del 27 ottobre, giorno in cui Bogotà si presenterà alle elezioni per il rinnovo del sindaco e dell’amministrazione cittadina.