Sydney sogna di spiccare il volo con il suo secondo aeroporto. Il Western Sydney International (Nancy-Bird Walton) Airport dovrebbe diventare operativo dal 2026, data prevista per la conclusione dei maxi lavori di costruzione che sono tuttora in corso.
L’opera, finanziata dal governo australiano con un’emissione obbligazionaria pari a 5,3 miliardi di dollari australiani (3,3 miliardi di dollari Usa), è stata ideata per crescere gradualmente arrivando a rispondere alle esigenze di trasporto di Sydney che tra 20 anni vedrà raddoppiata la sua popolazione.
Al momento della sua inaugurazione, prevista proprio nel 2026, l’aeroporto sarà in grado di movimentare 5 milioni di viaggiatori all’anno, che diventeranno 10 milioni intorno al 2031 per arrivare a 82 milioni di passeggeri nel 2063, quando lo scalo dovrebbe raggiungere le dimensioni e la portata di un maxi hub globale.
Sostenibilità, nuove tecnologie, collegamenti efficienti con la città: sono questi i principi che ispirano il progetto e muovono le attività nei cantieri aperti giorno e notte del nuovo aeroporto di Sydney, la città che vuole diventare una delle metropoli “green” più innovative al mondo.
L’aeroporto di Sydney, “green” e lontano dalla città
A guardarle dall’alto, le campagne a ovest di Sydney assomigliano a una grande distesa verde, con pochi alberi, alcune vie di scorrimento, e qualche agglomerato urbano che si fa più denso man mano che ci si avvicina alla città. È qui che sorgerà il nuovo aeroporto, in un’area che è stata scelta proprio per le sue caratteristiche. E infatti, secondo i piani del governo tutta l’area interessata dai lavori rimarrà esclusa dallo sviluppo urbano per i prossimi 30 anni e la distanza tra la fine della linea metropolitana che collegherà l’aeroporto con la città e le periferie urbane sono sarà mai inferiore a 10 chilometri. Molto diverso di quanto accade al Sydney Airport, lo scalo storico della capitale del New South Wales, dove le case arrivano anche a meno di un chilometro dall’aeroporto. Il Western Sydney International Airport è stato invece progettato proprio per tutelare la qualità della vita dei cittadini e garantire allo stesso tempo che i voli possano atterrare e decollare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con un impatto naturale sull’operatività dello scalo ma anche sulla creazione di posti di lavoro e sullo sviluppo economico della città.
Western Sydney Airport: lavoro e sviluppo con la nuova maxi-infrastruttura
Sydney cresce di giorno in giorno. Da un lato la popolazione in aumento, dall’altro il peso economico e sociale della città che la rendono sempre di più una calamita per chi viene dal resto dell’Australia e dall’estero. Gli scambi e le infrastrutture di trasporto diventano così fondamentali e quelle attualmente presenti inadeguate per sostenere i cambiamenti previsti nei prossimi anni. Solo nell’area di Western Sydney, riporta il governo del New South Wales, vivono oggi 2 milioni di persone che ne fanno la quarta più grande città dell’Australia e la terza più ricca economia del paese. Entro il 2030 un altro milione di persone si trasferirà nell’area Ovest di Sydney a vivere, a conferma della necessità di dotare la zona di un aeroporto che si aggiunge al Sydney Kingsford Smith Airport.
In questo modo, mentre da un lato il governo risponde alla crescente domanda di infrastrutture di trasporto, dall’altro dà vita a un potente motore per la formazione di posti di lavoro. Secondo il sito governativo dedicato al Western Sydney Airport entro il 2031 e quindi nei primi cinque anni di operatività, lo scalo sarà in grado di creare 28.000 posti di lavoro, tra diretti e indiretti, una grande occasione di sviluppo per la città e per tutta la regione.
Infrastrutture sostenibili per collegare l’aeroporto alla città
Nessun nuovo aeroporto può nascere senza una rete infrastrutturale efficiente e moderna che lo colleghi con la sua città. E così anche per il secondo scalo di Sydney il progetto dei terminal è stato accompagnato a quello delle opere che permetteranno di raggiungere la metropoli in breve tempo e riducendo al massimo l’impatto sull’ambiente.
Una delle prime e più importanti opere finanziate dal governo australiano insieme a quello del New South Wales è il North-South Rail Link, un collegamento ferroviario inserito nel progetto Sydney Metro Greater West che prevede appunto la costruzione di una metropolitana leggera tra l’aeroporto e il centro urbano. Per farlo sono previsti investimenti per circa 5,5 miliardi di dollari australiani (3,45 miliardi di dollari Usa) e un piano di lavori che si svilupperà per stage: il primo nel 2026 quando sarà completato il collegamento tra St Marys e il Western Sydney Aerotropolis.
Oltre alla linea metropolitana il governo ha approvato i progetti per realizzare un nuovo sistema viario che include la costruzione della M12, una nuova autostrada che si collegherà con la M7 nell’area Est della città. Anche qui gli investimenti sono considerevoli perché si parla di progetti da 4,1 miliardi di dollari australiani.
Le nuove infrastrutture di trasporto si integreranno alla perfezione con la già capillare rete di Sydney, dove sono in corso di sviluppo progetti significativi e un piano di sviluppo lanciato all’inizio del 2021 da 41,4 miliardi di dollari australiani (31,4 miliardi di dollari Usa). Nel maggio del 2019 è stata infatti inaugurata la Sydney Metro Northwest, la linea realizzata in parte dal Gruppo Webuild. A questa si aggiunge la Sydney Metro City & South West, una linea che raggiungerà i 30 chilometri collegando Nord a Sud e la Sydney Metro West, che unirà il Central Business District e Parramatta con il centro della città. Nel complesso il progetto Sydney Metro punta a dotare la città di una rete metropolitana lunga 113 chilometri, un altro passo in avanti per trasformare Sydney in una delle metropoli più moderne e sostenibili al mondo.