Un ponte apre nuove vie, offre opportunità di sviluppo economico, migliora la vita delle persone. Nella città portuale di Long Beach, in California, dove si trova l’International Gateway Bridge, i risultati parlano chiaro: nei suoi primi cinque anni di operatività, questo ponte ha fatto crescere di oltre il 26% l’attività del porto, che è il secondo degli Stati Uniti per traffico marittimo di container degli Stati Uniti.
Solo nel 2024 il Porto di Long Beach ha movimentato 9,6 milioni di container contro i 7,6 milioni di cinque anni prima. Un volume che si avvicina a quello registrato dal suo porto gemello, quello di Los Angeles, che è stato di 10,3 milioni di container.
Realizzato nel 2020 da Webuild e dalla sua controllata americana Lane Construction, l’International Gateway Bridge è un ponte strallato che grazie all’altezza delle sue campate permette l’accesso al bacino portuale di Long Beach anche alle grandi navi provenienti dal nuovo Canale di Panama, realizzato anch’esso da Webuild nel 2016.
L’impatto del ponte su Long Beach: import-export, traffico marittimo, occupazione
Grazie all’International Gateway Bridge il porto di Long Beach movimenta il 15% di tutte le importazioni ed esportazioni containerizzate tra gli Stati Uniti e il resto del mondo.
Si tratta di un via vai quotidiano, di veicoli e di navi, attraverso e sotto il ponte che collega il mare a Terminal Island, la grande isola dove vengono raccolte tutte le merci in transito per il commercio internazionale.
Secondo l’Autorità Portuale di Long Beach, il traffico marittimo supporta 2,7 milioni di posti di lavoro, di cui oltre 50mila solo nell’area portuale, e genera 176 miliardi di dollari di entrate contribuendo per oltre 300 miliardi di dollari al prodotto interno lordo americano.
Long Beach International Gateway: il ponte strallato più alto degli Stati Uniti
Il Long Beach International Gateway è lungo 2.700 metri, con una campata principale lunga 330 metri, due laterali di circa 150 metri, due torri di sostegno principali alte circa 160 metri che lo rendono il ponte di questo tipo più alto negli Stati Uniti.
Un’altra caratteristica unica è l’altezza della sua campata principale, posizionata a 62 metri sul livello del mare che permette il passaggio delle grandi navi. Le sue tre corsie per senso di marcia, per un totale di sei (più una quarta corsia di emergenza), possono invece accogliere il passaggio di 68.000 veicoli al giorno, pari a circa 18 milioni di transiti all’anno.
Secondo i dati del California Department of Transportation, l’International Gateway Bridge rappresenta una linfa vitale per l’economia californiana, visto che il 40% di tutto ciò che viene importato dallo stato passa proprio attraverso questa infrastruttura.
Long Beach (CA, US), con 50 chilometri di costa e numerosi moli dedicati alle navi Neo Panamax, non poteva accogliere queste grandi imbarcazioni per via del vecchio ponte, il Gerard Desmond, troppo basso rispetto al livello del mare e pertanto da ostacolo per le super navi. Da qui la decisione della costruzione di un ponte nuovo e della demolizione di quello esistente, senza mai interrompere il traffico navale, proprio come è stato fatto durante la realizzazione del nuovo Canale di Panama, dove al centenario sistema di chiuse se ne è affiancato un altro di capacità tre volte superiore senza mai fermare il transito marittimo.