Da Italia ‘90 ai Mondiali 2022: come i grandi eventi sportivi migliorano le città

I grandi eventi sportivi, come i Mondiali e le Olimpiadi, sono spesso stati la spinta decisiva per cambiare il volto delle città più importanti del mondo: dalla ristrutturazione dello Stadio Olimpico di Roma per Italia ‘90 alle Olimpiadi a Londra, scopriamo 7 esempi iconici.

I Mondiali di calcio e le Olimpiadi sono due grandi eventi sportivi che catalizzano l’attenzione dell’intero pianeta, di appassionati sportivi, ma non solo: sono dei veri e propri eventi culturali e popolari seguiti da decine di milioni di spettatori.

Questi eventi sono ospitati in grandi città, su cui hanno sempre avuto un impatto importante, decennio dopo decennio.

1. Mondiali di calcio: Italia ‘90 e lo Stadio Olimpico

Completato originariamente nel 1953, lo Stadio Olimpico di Roma è stato radicalmente trasformato in occasione dei Mondiali di calcio 1990.

In meno di tre anni, Webuild ha guidato i lavori di ristrutturazione, ricostruendo l’impianto in cemento armato, avvicinando le curve al campo e coprendo l’intera struttura con una tensostruttura bianca.

Grazie a questo intervento, la capienza è passata da 54.000 a oltre 82.000 spettatori, rendendo lo stadio della Roma uno degli stadi più imponenti e moderni d’Europa, simbolo del Campionato Mondiale di Calcio 1990.

Webuild Multimedia Collection
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2. Mondiale di calcio 2022 in Qatar

Lo Stadio Al-Bayt di Al Khor, realizzato da Webuild, è un’“ipertecnologica tenda nel deserto” con 60.000 posti, ideata per la Coppa del Mondo FIFA 2022.

Situata a circa 40 km a nord di Doha, l’infrastruttura simbolo di Qatar 2022 fonde eredità culturale, sostenibilità e innovazione: è dotata di soluzioni a basso consumo idrico e copertura acusticamente ottimizzata. Il progetto comprende anche edifici ausiliari e un Energy Centre per garantire performance durature e complete.

Lo stadio Al Bayt è stato progettato per essere parzialmente smontabile e donato dopo i Mondiali 2022. In particolare, il suo terzo anello è stato realizzato in carpenteria metallica con lo scopo di essere smontato e ceduto ai paesi in via di sviluppo bisognosi di infrastrutture sportive.

Webuild Multimedia Collection
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3. Olimpiadi di Berlino 1936

La prima vera Città Olimpica nacque con le Olimpiadi del 1936, quando gli impianti sportivi vennero concentrati in un unico grande quartiere di Berlino, concepito come cuore pulsante dei Giochi.

L’intervento non riguardò solo le strutture sportive, ma si estese all’intera capitale, con opere urbanistiche che trasformarono la mobilità e l’organizzazione degli spazi cittadini. Questo modello, innovativo per l’epoca, segnò un punto di svolta nella pianificazione delle future edizioni olimpiche.

4. Olimpiadi in Italia: Roma 1960

Le Olimpiadi di Roma 1960 rappresentarono un felice incontro tra modernità e tradizione, dove lo sport si intrecciò con la memoria storica della città eterna.

Accanto a impianti innovativi furono valorizzati scenari unici al mondo: dalle Terme di Caracalla, trasformate in palcoscenico per la ginnastica, fino all’Arco di Costantino che accolse l’arrivo della maratona.

Le Olimpiadi del 1960 seppero così coniugare architettura, ingegneria e patrimonio culturale, lasciando un’eredità urbanistica e simbolica ancora oggi riconoscibile.

5. Olimpiadi di Barcellona 1992

Le Olimpiadi di Barcellona 1992 segnarono una vera rinascita urbana. La città trasformò Montjuïc in un polo sportivo e culturale, rinnovò lo Stadio Olimpico e realizzò opere iconiche come il Palau Sant Jordi e la Torre di Calatrava.

Ma soprattutto restituì il lungomare ai cittadini, reinventando la propria identità attraverso lo sport.

6. Olimpiadi di Londra 2012

Le Olimpiadi a Londra del 2012 hanno trasformato l’East End, quartiere un tempo in abbandono, in un polo urbano e sportivo di nuova generazione.

Il Parco Olimpico, con stadio e villaggio, è oggi aperto al pubblico e continua a evolversi con abitazioni, un campus universitario e spazi per start-up.

Anche impianti iconici come l’Acquatic Centre di Zaha Hadid e il Velopark restano attivi, simboli di una riconversione virtuosa che anche dopo la fine delle Olimpiadi del 2012 ha saputo lasciare un’eredità concreta alla città.

7. Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016

Le Olimpiadi del 2016 hanno trasformato profondamente il tessuto urbano di Rio de Janeiro, con progetti di riqualificazione come il Parco Olimpico di Barra Tijuca e il Porto Olimpico, quest’ultimo riconvertito in spazio culturale con il Museo del Domani di Santiago Calatrava.

Gli interventi hanno puntato anche alla sostenibilità, con l’obiettivo di realizzare i primi Giochi a emissioni zero, simbolicamente rappresentati dalla Solar City Tower, torre a cascata alimentata da energia solare.