Nel puro spirito olimpico, Parigi 2024 sarà anche l’occasione per portare avanti l’ambizioso processo di riqualificazione urbana avviato ormai diversi anni fa dalla capitale francese.
Le prossime Olimpiadi puntano infatti a coinvolgere non solo le aree centrali della metropoli, ma soprattutto quelle suburbane e periferiche, dove è attualmente in costruzione il Villaggio Olimpico, destinato a diventare il cuore pulsante dei Giochi 2024.
Lo stesso Villaggio Olimpico che sarà collegato al resto della città grazie a una nuova opera infrastrutturale, moderna e sostenibile: il Grand Paris Express. Il progetto di questa incredibile rete metropolitana che girerà intorno alla città collegando tra loro tantissimi comuni della Grand Paris con oltre 60 fermate, è nato prima dell’assegnazione stessa delle Olimpiadi, ma proprio in forza di questo grande evento ha ridisegnato parte del suo percorso proprio affinché la nuova metropolitana potesse diventare uno degli strumenti adottati per presentare al mondo una kermesse improntata alla sostenibilità.
Grand Paris Express, un progetto che nasce da lontano
Già dai primi anni Duemila l’amministrazione parigina ha cominciato a studiare la creazione di una nuova infrastruttura di trasporto che fosse in grado di ridurre il congestionamento della Ile-de-France, l’enorme regione che vive e respira intorno alla cinta centrale di Parigi.
Tra il 2004 e il 2007 sono stati elaborati diversi progetti, alcuni dei quali contenevano l’idea che poi è stata adottata, ovvero quella di creare una linea metropolitana che potesse girare intorno alla città collegando tra loro le aree periferiche, dove vivono milioni di persone. Da questo sforzo progettuale è nata l’idea del Grand Paris Express, sostenuto dallo stesso Presidente della Repubblica Francese e immaginato proprio come un “loop” che fosse in grado di collegare i più importanti centri economici della regione con i principali hub trasportistici, a partire dagli aeroporti.
E così la candidatura di Parigi per i Giochi Olimpici del 2024 è stata costruita proprio sposando l’idea di questa incredibile infrastruttura, ovvero con una doppia finalità: da un lato rivitalizzare la capitale che tutto il mondo conosce e che vive intorno alle sponde della Senna, e dall’altro riqualificando la Grande Parigi, quella cinta di comuni dentro la quale ogni giorno si muovono milioni di persone.
Proprio nella candidatura di Parigi ai Giochi del prossimo anno, il Grand Paris Express era presentato come un’infrastruttura fondamentale per le Olimpiadi, la prova che la capitale francese sta investendo in un futuro sostenibile e nella creazione di una metropoli costruita a misura d’uomo.
La rigenerazione urbana di Saint-Denis, uno dei principali centri urbani interessati dal percorso della nuova metropolitana, è stata quindi il cuore del progetto che ha animato tanto la Grand Paris Express quanto anche la candidatura parigina ai Giochi.
I Giochi sobri di Parigi
Sostenibilità è una parola essenziale. Non solo per la costruzione di nuove infrastrutture ma anche per la programmazione dei grandi eventi internazionali. Seguendo l’insegnamento tratto dalle Olimpiadi di Londra del 2012, quando l’evento globale è stato utilizzato per riqualificare pezzi importanti della città, anche il governo francese ha voluto immaginare dei Giochi Olimpici improntati sulla sostenibilità e sulla sobrietà. Da un lato quindi il contenimento delle spese, che secondo le ultime stime potrebbero aggirarsi intorno ai 4 miliardi di euro, dall’altro la riqualificazione di grandi aree cittadine che fino a ieri erano escluse dai servizi più efficienti e più moderni. La Grand Paris Express risponde esattamente a questo obiettivo, perché collega i comuni limitrofi con il centro della città e in questo modo svuota le strade di milioni di automobili riducendo i tempi di spostamento delle persone.
La metropolitana della Grande Parigi
Collegare i comuni della Ile-de-France con una linea metropolitana rappresenta una delle più grandi imprese ingegneristiche degli ultimi anni. Questa è la Grand Paris Express, una rete lunga circa 200 chilometri che comprende quattro nuove linee (15, 16, 17 e 18) e l’estensione della 14.
Nel complesso un totale di 68 stazioni alla cui costruzione sta partecipando anche il Gruppo Webuild, impegnato sulla linea 14, quella che raggiunge l’aeroporto di Orly, e sulla linea 16, che servirà numerosi comuni nelle aree Nord e Est.
Un lavoro di concerto che ha permesso di aprire cantieri in tantissime zone di Parigi con un obiettivo condiviso, tra istituzioni e cittadinanza. L’opera contribuirà a raggiungere gli obiettivi che il governo francese si è posto, vale a dire di tagliare entro il 2050 le emissioni di Co2 di 27,6 milioni di tonnellate, oltre a generare non solo per la capitale ma per tutta la Francia un Pil addizionale di 100 miliardi di euro e 115mila posti di lavoro.
È questa una delle eredità che la Grand Paris Express lascerà al suo territorio, un’eredità che comincerà a presentare i suoi frutti già dal prossimo anno, quando milioni di persone da tutto il mondo arriveranno nella Ville Lumière per ammirare gli atleti in gara ai Giochi Olimpici.