Crisi idrica: le migliori infrastrutture che danno acqua pulita alle metropoli

Da Buenos Aires ad Atene, da Città del Messico all’Italia, le metropoli investono negli impianti di depurazione delle acque reflue e in altre infrastrutture per far fronte all’inquinamento e alla scarsità idrica.

In ogni grande metropoli esistono infrastrutture invisibili, ma da cui dipende la qualità della vita di milioni di persone. Sono le reti idriche, gli impianti di depurazione delle acque, drenaggio e trattamento, le gallerie che raccolgono le acque reflue e le rendono acqua pulita.

La loro storia affonda nelle origini dei tempi, dal sistema di fognature degli Antichi Romani ai canali di scarico delle acque intorno al Tamigi nella Londra dell’Ottocento. Oggi, complice l’incremento delle fonti inquinanti e dei fenomeni atmosferici più estremi, sono più che mai al centro delle strategie urbane e climatiche, perché senza reti efficienti non c’è resilienza, senza depurazione non c’è salute pubblica, senza infrastrutture idriche non c’è futuro.

Secondo l’ONU, entro il 2030 oltre 2,4 miliardi di persone vivranno in città con problemi cronici di approvvigionamento idrico o smaltimento delle acque. Sono numeri che fotografano un’emergenza globale, che sta riscrivendo le priorità dei governi e dei grandi investitori: costruire reti idriche per liberare le città dal rischio di una crisi idrica senza fine.

Buenos Aires: acqua pulita nel fiume più inquinato dell’America Latina

A Buenos Aires, lungo il corso del Riachuelo l’acqua sta tornando a respirare. Per oltre un secolo, questo fiume è stato uno dei più inquinati del Sud America, alimentato da scarti industriali, scarichi urbani, rifiuti.

Oggi, grazie a uno dei più grandi progetti di gestione e trattamento delle acque reflue mai realizzati in America Latina, il fiume sta cambiando volto. L’opera, realizzata dal Gruppo Webuild e dalla sua controllata Fisia Italimpianti, ha previsto la costruzione di un sistema di tunnel sotterranei, collettori e impianti di depurazione delle acque capace di restituire al Rio de la Plata milioni di metri cubi d’acqua pulita ogni giorno.

Il progetto Riachuelo rappresenta quindi la rinascita di una metropoli che per decenni aveva trascurato il proprio fiume. Una rinascita che non è solo ambientale, ma urbana, economica, sociale.

Atene: il mare torna balneabile grazie al trattamento delle acque reflue

C’era un tempo in cui il mare di Faliro, alla periferia di Atene, era sinonimo di degrado.

Oggi le spiagge sono tornate pulite grazie all’impianto di depurazione delle acque di Psittalia, uno dei più grandi del Mediterraneo. Il complesso, costruito su un’isola artificiale, consente il trattamento delle acque reflue di oltre 4 milioni di abitanti: una macchina silenziosa che ha restituito ossigeno al Golfo Saronico.

L’intervento ha trasformato un problema ambientale in un’occasione di sviluppo turistico e urbano, un modello replicato in altre città costiere come Barcellona e Tel Aviv, dove le infrastrutture idriche sono diventate architetture di rigenerazione.

Scarsità idrica in Perù: Lima e la sfida dell’acqua potabile che non c’è

Nella capitale del Perù, la crisi idrica è opposta ma altrettanto drammatica: non l’eccesso, ma la mancanza d’acqua. In un contesto dove le piogge sono sempre più scarse, la costruzione di grandi infrastrutture di raccolta e distribuzione è diventata una priorità nazionale.

Il sistema Huachipa–La Atarjea, con le sue condotte e centrali di pompaggio, garantisce acqua potabile a più di tre milioni di persone, mentre un programma parallelo di depurazione sta trasformando le acque reflue in acqua pulita per l’agricoltura.

In questo modo, Lima dimostra che anche la scarsità idrica può essere affrontata con l’ingegneria.

Acqua pulita per Città del Messico: il mega impianto per la depurazione delle acque reflue

Città del Messico è una delle metropoli più grandi al mondo. La sua area metropolitana, che comprende anche 59 comuni al di fuori del centro cittadino, raggiunge i 7.800 chilometri quadrati e la popolazione supera i 20 milioni di abitanti.

Garantire acqua potabilizzata a una popolazione così grande è quindi una sfida unica. Da qui la decisione di realizzare nell’area di Hidalgo il mega progetto Atotonilco Wastewater Treatment Plant, un enorme impianto di depurazione delle acque reflue in grado di trattare circa 1,99 milioni m³ di acqua al giorno.

L’impianto ha cambiato radicalmente la gestione e il trattamento delle acque reflue nella Valle del Messico e ha aperto la strada a una nuova stagione di infrastrutture idriche, con attenzione all’efficienza e alla sostenibilità.

Europa: la nuova economia dell’acqua contro l’emergenza idrica

Anche in Europa l’emergenza idrica è ormai al centro del dibattito pubblico e delle politiche comunitarie. Le nuove direttive dell’Unione Europea, varate nel 2024, chiedono agli Stati membri di ridurre del 20% le perdite delle reti idriche e di riutilizzare almeno il 30% delle acque depurate entro il 2030.

In Italia, oltre il 40% dell’acqua potabile si disperde lungo reti obsolete. La risposta è una stagione di grandi investimenti che vede protagonisti enti pubblici, gestori e costruttori. Dai collettori del Tevere a Roma ai progetti di drenaggio urbano a Milano e Napoli, si sta aprendo un nuovo capitolo in cui la manutenzione diventa innovazione, e le infrastrutture idriche tornano ad essere strategiche come autostrade e ferrovie.