I ponti, si sa, vengono utilizzati per unire due punti distanti tra loro, di solito troppo lontani per diventare una cosa sola. Sono il simbolo di qualcosa di apparentemente impossibile ma che, grazie a tecniche ingegneristiche, si realizza.
Un po’ come i sogni.
È per questo che i ponti sono stati spesso protagonisti di quella fabbrica di sogni che è l’arte.
1. Ponte Farnese di Roma
Se c’è un ponte che più si collega al concetto di sogno è sicuramente il Ponte Farnese, mai costruito. Il ponte era infatti un sogno del Cardinale Farnese, che auspicava di costruire un collegamento sul Tevere per unire Palazzo Farnese ai giardini della Villa Farnesina a Roma.
Ma questo ponte rimase solo un progetto di Michelangelo mai realizzato, fino al luglio 2021, quando ha visto la luce “Ponte Farnese: un ponte tra le epoche”, promosso da Webuild e ideato dall’artista francese Olivier Grossetête.
Un’opera sostenibile realizzata interamente in cartone con il coinvolgimento dei cittadini, che il 13 luglio 2021 è stata sollevata da palloni aerostatici nel cielo di Roma sopra al Tevere.

2. I ponti di Madison County (1995)
I ponti Roseman e Holliwell in Iowa probabilmente sarebbero rimasti sconosciuti ai più senza Clint Eastwood, che li mise al centro del suo film romantico con Meryl Streep, “I ponti di Madison County”, che ebbe un successo straordinario.
Ulteriore fun fact: Madison County è famosa per essere la contea dove nacque John Wayne e appunto per la presenza di alcuni ponti coperti, tra cui i protagonisti del film.
3. Il ponte sul fiume Kwai (1957)
Se si pensa a un film di guerra, sicuramente uno dei primi che ci viene in mente è “Il ponte sul fiume Kwai” di David Lean (il film vinse ben sette Oscar).
Il ponte in questione si trova nella provincia di Kanchanaburi, in Thailandia, a circa 120 chilometri a ovest di Bangkok: i tratti ad arco sono originali ancora oggi (fatti costruire dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale), mentre i due tratti con travatura reticolare trapezoidale furono costruiti dai giapponesi dopo la guerra come riparazioni belliche.
4. Il ponte di “Manhattan” (1979)
Un’inquadratura di spalle, il bianco e nero che acuisce la malinconia, un uomo e una donna seduti su una panchina che ammirano il Queensboro Bridge, il ponte di New York che unisce Manhattan a Brooklyn.
Possiamo considerarla una delle scene più famose dei film di Woody Allen e della storia del cinema in generale: al centro vi si trova tutta la maestosità del ponte costruito nel 1909.
5. The Japanese Footbridge and the Water Lily Pool (Claude Monet, 1899)
Forse uno dei lavori più famosi di Monet, tanto da averlo replicato un numero davvero notevole di volte.
Il ponticello sopra lo stagno si trovava proprio nella sua tenuta di Giverny, costruito per volontà dell’artista che nel 1884 era rimasto colpito dalla splendida curva del ponte medievale del borgo ligure di Dolceacqua.
6. The Langlois Bridge at Arles with Women Washing (Vincent Van Gogh, 1888)
Vincent Van Gogh dedicò una serie di dipinti al ponte pedonale di Langlois, che prende il nome da un anziano custode incaricato del suo funzionamento.
Tra le diverse versioni, l’artista aveva un debole per quella realizzata nel 1888, oggi conservata al Museo di Colonia. In questa scena, Van Gogh ritrae un momento di assoluta tranquillità.
7. Il ponte di Rialto da nord (Canaletto, 1725)
I ponti di Venezia, in particolare il ponte di Rialto, sono presenti in decine di quadri di ogni epoca: questo del Canaletto è sicuramente uno dei più famosi e apprezzati.
Grazie a un abile gioco di luci e ombre, Canaletto dà alla scena una tensione più intensa, quasi teatrale.