Nuovi commissari per 15 grandi opere italiane

Le infrastrutture valgono oltre 3 miliardi di euro. Il 76,6% riguarda opere nel Mezzogiorno

L’Italia accelera sulle infrastrutture e rilancia un pacchetto di grandi opere, strategiche per lo sviluppo dei territori, sulle quali inaugurare la “stagione” di commissari, così come avvenuto finora con successo con altri progetti lanciati negli ultimi mesi.

Il Governo ha infatti trasmesso al Parlamento una lista di 15 opere pubbliche complesse la cui gestione dovrebbe essere affidata ai commissari straordinari. Nell’insieme si tratta di progetti che valgono 3,1 miliardi di euro e rappresentano principalmente collegamenti stradali e ferroviari essenziali per sostenere il percorso di evoluzione verso una mobilità sostenibile sempre più diffusa.

Secondo il piano presentato dal Governo italiano, l’indicazione delle 15 opere dovrebbe chiudere la fase dei commissariamenti, permettendo di portare a termine nei tempi previsti le infrastrutture strategiche per il paese.

I nuovi commissari per lo sviluppo del Sud

Il dato forse più significativo della lista delle 15 opere individuate dal governo italiano riguarda il Sud dell’Italia. Il 76,6% (2,3 miliardi di euro) del valore complessivo dei progetti da commissariare riguarda opere che dovranno sorgere nel Mezzogiorno. L’elenco complessivo prevede 6 infrastrutture ferroviarie, 3 stradali, 2 portuali, 2 interventi di edilizia stradale, 5 interventi di edilizia ferroviaria, un’opera idrica, un intervento portuale e un intervento legato al trasporto rapido di massa, quindi mobilità sostenibile cittadina.

Rispetto alle infrastrutture ferroviarie, i cantieri individuati sono il nodo ferroviario Bari-Nord, la velocizzazione della linea Milano-Genova (dove il Gruppo Webuild sta realizzando il Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova), il collegamento ferroviario Olbia-Aeroporto, l’ammodernamento del tratto ferroviario tra Caltagirone e Gela in Sicilia, il completamento della fase 2 dell’anello ferroviario di Palermo e infine il raccordo ferroviario di Brindisi.

Ancora al Sud, e in particolare a Catania, è stato richiesto il commissariamento per il prolungamento della linea di trasporto rapido di massa dal centro della città fino all’aeroporto di Fontanarossa. Sul fronte delle infrastrutture stradali interventi saranno realizzati sulla via Aurelia nella variante di Sanremo e sul raccordo autostradale della Valtrompia tra Verona, Vicenza e Padova.

Il piano prevede poi anche interventi di edilizia, come ad esempio la riqualificazione del Palazzo di Giustizia di Milano.

La scelta dei commissari che ha accelerato i cantieri italiani

In principio fu Genova e quel “modello” di concertazione tra pubblico e privato garantito proprio sotto l’egida di un commissario straordinario che ha portato alla costruzione in tempi da record del nuovo Ponte San Giorgio.

Quell’opera, realizzata dal Gruppo Webuild, è divenuta nel tempo un paradigma di un nuovo modello di costruzione delle grandi infrastrutture, essenziale in un paese come l’Italia dove molti cantieri avevano subito rallentamenti o addirittura erano stati bloccati. Una delle risposte elaborate a questo problema è stata proprio l’individuazione di 102 opere strategiche alle quali assegnare commissari straordinari. Secondo i calcoli del Governo italiano i commissariamenti effettuati hanno portato, nella seconda metà del 2021, alla consegna di 27 lavori, mentre le previsioni indicano che il 2022 si chiuderà con altre 55 consegne.

Nel complesso, contando anche le opere non commissariate, saranno 150 i cantieri consegnati nel 2022, il 120% in più rispetto alle 68 consegne registrate negli anni che hanno preceduto i commissariamenti.